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Ambientalisti di facciata…l’opinione di Rita Faletti

Tempo di lettura: 2 minuti

I nubifragi che si sono rovesciati sull’Emilia-Romagna causando, oltre alle morti, ingenti danni non ancora  quantificabili e che non si risolveranno con la fine delle alluvioni e delle frane, confermano che il cambiamento climatico di cui si parla da decenni non è un argomento da lasciare a sedicenti difensori dell’ambiente se non nei talk show dove il limitato tempo a disposizione e la compiacenza del conduttore consentono di sparacchiare stupidaggini senza che ci sia la possibilità di approfondire e confutare. L’ambientalismo ideologico è peggio della catastrofe climatica perché muove dal pregiudizio secondo il quale le attività umane provocano danni all’ambiente, perfino nelle situazioni in cui gli interventi strutturali hanno la funzione di proteggere l’uomo dalla violenza della natura. L’Emilia-Romagna è all’avanguardia nella ricerca ambientale, eppure da dieci anni nulla è stato fatto per mettere in sicurezza il suo territorio, tanto che oggi è la regione a più alto rischio idrologico. La spiegazione risiede nel fatto che le rivendicazioni ambientaliste all’interno della politica emiliano romagnola hanno bloccato qualunque iniziativa in nome della tutela della flora e della fauna. L’oltranzismo verde mette al primo posto l’albero e la sterna. Il rischio idrogeologico non è esclusività di questa regione flagellata come mai prima dall’acqua proveniente dal cielo e sommersa da quella esondata dai fiumi, riguarda in realtà la maggior parte del territorio italiano, ma in Emilia-Romagna le caratteristiche geomorfologiche ne fanno un territorio particolarmente fragile. La regione è piatta e si trova nella valle di una quantità di torrenti appenninici, originariamente costituita di paludi. In passato, il triangolo tra Bologna Ravenna e Comacchio era così pieno di acqua che Bologna era uno dei porti fluviali più attivi d’Europa e la sua flotta era addirittura in grado di sostenere un conflitto con Venezia. Più tardi iniziarono le bonifiche che proseguirono fino agli anni Cinquanta del secolo scorso. La cura del territorio era affidata ai consorzi di bonifica e agli abitanti che tenevano pulite le rogge e i corsi d’acqua e facevano lavori di manutenzione. Gli impianti idrovori con i quali in questi giorni si sta cercando di prosciugare le zone allagate, sono l’eredità di una serie di interventi e di sistemi di manutenzione del territorio degli anni trascorsi.  Nonostante il cambiamento climatico – lunghi periodi di siccità seguiti da brevi ma violenti nubifragi – gli interventi necessari come la pulitura degli alvei, la messa a regime dei corsi d’acqua, il rafforzamento degli argini e delle strutture di contenimento sono stati trascurati. Ai fenomeni naturali esasperati dal cambiamento climatico sono state date risposte minimali dietro la spinta ambientalista, invece di affidare la ricerca di soluzioni alle conoscenze dei geologi e alle competenze ingegneristiche di professionisti esperti, partendo dal concetto che bisogna ridurre il rischio il più possibile ed essere quindi preparati a fermare la violenza degli elementi adattando alle nuove situazioni nuovi sistemi di sicurezza. Perché è l’uomo che deve adattarsi alla natura, non viceversa, e adattarsi non vuol dire soccombere stando fermi e aspettare che passi la buriana. Il problema non sono le cosiddette bombe d’acqua, espressione orrenda, non è il livello dei fiumi che si alza, non è la siccità, il problema è l’uomo con i suoi paraocchi ideologici, è l’impreparazione ad affrontare le sfide del cambiamento climatico anche con infrastrutture che impattino sull’ambiente, è l’incapacità di riorganizzare la gestione del territorio per evitare che le parti più produttive del paese vengano penalizzate nelle loro potenzialità. Ma l’ostacolo viene come al solito dalla politica perché se il governo è favorevole alle grandi opere, ci sono le regioni governate da segno opposto che bloccano tutto. Un nonsenso quando le circostanze richiedono prontezza di reazione e dinamicità. Al cambiamento si risponde con il cambiamento. Il governo Meloni sembrerebbe aver compreso, decidendo di riprendere in mano il Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici, bloccato da 7 anni. Si auspica riesca a neutralizzare il muro del finto ambientalismo che vorrebbe tornare al passato senza avere del passato la saggezza e l’apertura mentale.

 

 

 

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23 commenti su “Ambientalisti di facciata…l’opinione di Rita Faletti”

  1. Uno dei fatti gravi che sta emergendo, riguarda la diga di Ridracoli, tenuta chiusa per inscenare la siccità e richiedere quindi contributi.

    La diga era già piena da marzo (dati pubblici), e con l’inizio della pioggia hanno dovuto aprire le chiuse per evitarne il cedimento.

    L’onda d’acqua che ne è derivata, ha trascinato tutti i detriti che abbiamo visto chiudendo i ponti. Si è vista la velocità del fiume, non dovuta alla pioggia.

    E’ vero anche che si parla di assenza di manutenzione, 600 milioni di euro spesi per una ciclabile ma totale incuria del territorio.

    Nel ferrarese, ad esempio, sembra che non sia successo nulla proprio perché la manutenzione e stata fatta.

    In 48 ore, non si può allagare mezza regione se vi sono argini fatti come si deve ed i letti dei fiumi sono puliti. Le abbiamo viste le immagini. E l’acqua caduta e molto meno di precedenti avvenimenti accaduti negli ultimi decenni.

    Non a caso, come riporta la Faletti, la pianura padana e una pianura alluvionale.

    Ora vogliono addossare il tutto al cambiamento climatico, sempre esistito e non opera dell’uomo, quando la responsabilità è di chi amministra quella regione. Vogliono specularci sopra solo per portare avanti un’agenda green ben precisa.

    Pensate se i mezzi di soccorso fossero stati elettrici, pensate se non aveste i contanti cosa comprereste in questi giorni, pensate alla vostra macchina elettrica cosa ne potreste fare con quanto successo.

    Mi auguro che i romagnoli, questa volta, gli facciano vedere i sorci verdi. Grande regione, incredibili persone e tanta unione e forza di volonta, la Sicilia dovrebbe solo imparare da loro.

    E potrei dire altro su questa disgrazia, ma mi fermo qui.

  2. Aggiungo anche, perché questa situazione è straziante, che per l’Ucraina sono stati spesi 10 miliardi di euro, mentre per l’Emilia-Romagna si è attivata la raccolta fondi.

    Aziende distrutte, raccolti distrutti, famiglie rovinate.

    Per cosa paghiamo le tasse? Per far fronte a tutto questo con la solidarietà, con i volontari quando oltretutto la responsabilità è di chi ha amministrato quella regione? Dov’è l’esercito? Dove sono le ”risorse” della Boldrini? Dove sono quelli di ultima generazione?

    Le testimonianze sono tremende, nessuna presenza dello stato, le persone si aiutano a vicenda e gli aiuti arrivano da volontari di regioni limitrofe.

  3. Tonino Spinello

    Il mondo così come l’abbiamo creato è un risultato del nostro pensiero. Non possiamo cambiarlo se non cambiamo il nostro modo di pensare.
    Albert Einstain

    La giunta regionale dell’Emilia Romagna col suo presidente Bonaccini e il suo vice Schlein fra il 2021 e il 2022 ha restituito al ministero per le infrastrutture ben 55,2 milioni di euro su 71,9 milioni ricevuti dallo stato per la manutenzione a la messa in sicurezza dei corsi di acqua della regione. Ora però il mainstream a reti unificati ci propone un codice Iban per raccogliere fondi a favore degli alluvionati. A chi sono intestati tali conti non saprei, fatto sta che se i fondi che avevano ricevuto non li hanno saputi spendere, mi chiedo tali fondi a chi e per che cosa andranno spesi premesso che non sono tenuti a restituirli se non li devolveranno per la causa. La Faletti ha tirato fuori un argomento che seppure di attualità, ci porta per tanti aspetti a tante domande. Domande che molti sono scettici ma che oggi anche molti romagnoli la pensano in questo modo: Crisi indotta? Alluvione organizzata deliberatamente?
    Manco a farlo apposta, proprio su Piazza Pulita si è parlato a proposito di queste strane scie chimiche (per come sono definite) e che della strana ingegneria può provocare sul serio. In pratica questa ingegneria per questo tipo di scienza la chiamano “inseminazione delle nuvole” e che ormai è praticata da circa 70 anni, ma che oggi se ne fa un uso massiccio specie in Cina, Australia, America, Francia, Emirati Arabi. e ovviamente l’Italia che a quanto pare è diventata il laboratorio per questa bioingegneria geologica. Molti cittadini segnalano giri di aerei concentrici e alquanto strani in più parti d’Italia, poco tempo dopo, succedono catastrofe, possibile che sono tutte coincidenze?
    Ma la narrazione ci dice che è per il cambiamento climatico, come ad esempio puntualmente la Schlein dice: “Noi da tempo segnaliamo l’urgenza di intervenire sull’emergenza climatica”.
    Questa signora è la stessa che ha dovuto restituire i soldi allo Stato perchè non li ha spesi per pulire i fiumi e rafforzare gli argini. Ma no, è dovuto al cambiamento climatico. Perdonatemi, arrivati a questo punto, posso chiedermi se è vero quanto ci raccontano sul green, clima e tutti i gretini a seguito? Posso almeno pensare che pochi giorni fa queste zone erano in falsa siccità (indotte o meno) e di colpo sono alluvionate? Posso pensare se per caso l’uomo non si è sostituito a Dio? Come mai in Veneto è piovuta più del doppio di acqua rispetto all’Emilia Romagna e non ci sono state queste catastrofe? Perchè in Veneto i soldi li hanno spesi per rafforzare gli argini e mettere in sicurezza le città da possibili esondazioni. Ma forse in Veneto il cambiamento climatico è diverso.
    Non voglio pensare se qualche strano aereo sorvolerà i nostri cieli facendo dei strani giri!

    Può darsi che non siate responsabili della situazione in cui vi trovate, ma lo diventerete se non fate nulla per cambiarla.
    Martin Luther King

  4. Il cambiamento climatico è una foglia di fico con cui si tenta di scaricare le responsabilità dirette che l’uomo ha nel gestire l”ambiente. Il disboscamento agevola il dissesto e la dove si verificano questi fenomeni, niente avviene mai per caso. La cementificazione, l’incuria, il restringimento degli alvei, la modifica dei letti dei fiumi fanno la tragedia. L’uomo manipola la natura, ma la natura o prima o poi riprende quello che le appartiene. Gli invasi, le chiuse con l’ondata di acqua, inondano e creano l’esasperazione dei fenomeni, dello straripamento dei fiumi. Speculazione geologica, ingegneristica, economica! È verissimo e allo stesso tempo insopportabile come con l”ucraina prontissimi a fornire e promettere rinforzi di ogni genere, invece a casa nostra la tragedia è affidata alla solidarietà e all”opera di volontari.

  5. Critico ma non lamentoso

    Una regione stupenda, nessuna presenza dello stato, le persone si aiutano a vicenda, questa è la vera solidarietà.
    Dalle nostre parti dopo un cataclisma, nessun aiuto dello stato, ma le persone non si aiutano a vicenda… aspettano a ficu na ucca.

  6. I fiumi od i torrenti scorrono in alvei al di sopra del piano di campagna, e fluiscono con una pendenza minima ( siamo in pianura )..
    Da quanti anni non si faceva manutenzione dei canali e degli alvei?
    La consistenza dei colli che si affacciano sulla pianura emiliana-romagnola e particolare, ed è molto friabile..
    L’effetto dilagante della pioggia, pian piano ruscella a valle particelle più o meno grandi, e vista la velocità ridotta vanno a sedimentarsi negli alvei alzandone il fondo..
    Vista la scadente manutenzione, il fondo pian pian si alza riducendo la luce di sezione, riducendo la portata..
    La crescita di essenze arboree ed arbustive nell’alveo, frena ulteriormentr la velocità è conseguentemente ingorga ulteriormente il deflusso…
    Ciò porta al trabocco, ed alla rottura delle sponde, ed all’inondazione..

  7. Dai filmati risulta chiaro cosa è accaduto..
    È stata tutta una serie di concause a generare i danni..
    Da cui emerge la priorità della responsabilità antropica..
    Su google maps e possibile visionari gli invasi con specie arboree d’alto fusto, da cui affiora la mancata manutenzione…
    Normale e naturale, la possibilità di fattori metereologici eccezionali..
    Qualcuno dovrebbe risponderne, ma siamo in Italia…
    Il nubifragio del gennaio 2017, sul Pozzo dei Pruni la dice lunga..

  8. Sig Paolo
    Sono perfettamente d’accordo con tutto ciò che ha scritto. Danno la colpa ai cambiamenti climatici per nascondere la loro incuria. Cambiamenti climatici che ciclicamente succedono da secoli, e non per colpa dell’uomo. Ce ne sarebbero cose da dire…….ma lascio perdere. Nazione allo sfascio totale.

  9. Nei rapporti tra i Consorzi di Bonifica e le Provincie ( ex ) pare ci siano stati problemi comunicativi o ben altro di non specificato, al punto da non riuscire di “mettere a terra” quanto progettato e finanziato..
    Potrebbe essere stato la causa delle mancate manutenzioni…
    Chissà se avremo modo di venirne a capo, o tutto verrà messo a tacere??

  10. Effettivamente sembra che le dichiarazioni fatte dal Bonaccini, hanno la parvenza, di “aver messo le mani avanti”..ed una pietra sopra..
    Qualcosa da celare e da non far sapere, all’opinione pubblica ??

  11. @ Paolo;
    Non ha visto l’Esercito??
    Io ho visto i Guastatori, i paracadutisti, ho visto i reparti della Trieste, gli elicotteristi dell’aeronatica di stanza in Romagna, i carabinieri, la polizia, le fiamme gialle, la CRI, la Polizia Locale e tanti della Protezione Civile..

  12. @ T.Sponello:
    Le colline Venete hanno una pedogenesi totalmente diversa dalle colline dell’Emilia romagna.
    Inoltre gli alvei fluviali , per la diversa orogenesi, sono sotto il livello di campagna..
    Le colline romagnole sono dei suoli sciolti con particelle molto piccole ( sabbia, limo ed argilla ) e se bagnati perdono coerenza e si comportino come dei liquidi..
    Da notare il colore, è identificativo..

  13. Alla Faletti, dopo tanto dire sugli argomenti con cui stuzzica il pensiero dei lettori, volevo dire che oggi 22 maggio… Santa Rita…
    Buon Onomastico! Auguri!

  14. Critico ma non lamentoso

    E che dire dei nostri “ambientalisti” che usano il poco cervello che hanno per imbrattare opere d’arte, monumenti e beni pubblici, mentre le persone più miti e concrete a rimboccarsi le maniche, spalare fango e darsi da fare.
    Questa è la differenza fra i sognatori con le pance piene e pieni di livore contro il mondo e chi, invece, agisce nel silenzio e nella concretezza per risolvere i disastri ed i problemi.

  15. @ Rita Faletti;
    Buon onomastico..

    Musumeci è stato chiaro…la dove esiste un rischio, e bene chiedersi quando si presenterà, non se accadrà..

    A Modica abbiamo 2 grosse criticità, e si è fatto ben poco..
    Quando avremo la possibilità di parlarne e di prendere le opportune contro misure ??

  16. Tonino Spinello

    LETTERA APERTA AL GOVERNO

    Ci avevate detto che in Inghilterra, nel 2013, erano morti 270 bambini di morbillo.
    E non era vero.
    Ci avevate detto: “Non ti vaccini, ti ammali e muori”!
    E non era vero.
    Ci avevate detto che sarebbe bastata una dose, poi due dosi, poi tre. Poi non ne bastavano quattro.
    E non era vero.
    Ci avevate detto che il vaccino anticovid sarebbe stato sicuro.
    E non era vero.
    Ci avevate detto che il green pass era garanzia di immunità.
    E non era vero.
    Ci avevate detto che l’uomo Digos che scuoteva la camionetta dei carabinieri in piazza stava testando la sua capacità ondulatoria.
    E non era vero.
    Ci avevate detto che c’era la siccità.
    E non era vero.
    Ci avevate detto che se avessimo rinunciato al condizionatore d’estate avremmo avuto la Pace.
    Ora ci dite che l’alluvione in Emilia Romagna è stata una disgrazia dovuta al cambiamento climatico.
    Per quale ragione dovremmo ancora credervi?
    Andrea Tosatto (Giulamaschera- il risveglio)

  17. i cambiamenti climatici sono solo nella vostra mente deviata dagli interessi della grande finanza internazionale

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  18. In pace requiescat

    Ci avevate detto che in Inghilterra Boris Johnson avrebbe raggiunto l’immunità di gregge e quindi si sarebbe debellato il covid?
    E non era vero, il Regno Unito ha vaccinato come tutti gli altri stati Europei che lo hanno potuto fare.
    Dite che qualcuno abbia detto: “Non ti vaccini, ti ammali e muori”!
    E non era vero. Nessuno ha mai detto questo, anche perché si ragiona solo in termini di probabilità, e tuttavia il covid oggi è stato debellato.
    Dite che qualcuno abbia detto: “Sarebbe bastata una dose, poi due dosi, poi tre. Poi non ne bastavano quattro”
    E non era vero. Nessuno ha detto questo, ne ora e neppure prima per tutti i vaccini che sono sempre stati, il vaccino antinfluenzale è sempre esistito e si è sempre ripetuto ogni anno per le persone a rischio volontariamente.
    Dite che qualcuno abbia detto: “Che il vaccino anticovid sarebbe stato sicuro”.
    E non era vero. Nessuno ha dato mai nessuna certezza, si ragiona solo in termini di probabilità, e la percentuale di rischio non è mai stata superiore rispetto ad altri vaccini.
    Dite che qualcuno abbia detto: “Che il green pass era garanzia di immunità.”
    E non era vero. Tutti sanno che il green pass era la certificazione di essersi vaccinati oppure di aver ottenuto una immunità naturale, nessuna garanzia.
    Ci avevate detto che l’uomo Digos che scuoteva la camionetta dei carabinieri in piazza stava testando la sua capacità ondulatoria.
    Non so cosa centra l’uomo Digos, sarà l’effetto delle scie chimiche per sparare queste sciocchezze.
    Ci avevate detto che c’era la siccità.
    Ed è assolutamente vero, tutti gli invasi sono quasi a secco.
    Ci avevate detto che se avessimo rinunciato al condizionatore d’estate avremmo avuto la Pace.
    E non era vero, ma chi lo ha detto?
    Ora ci dite che l’alluvione in Emilia Romagna è stata una disgrazia dovuta al cambiamento climatico.
    E non era vero, ma chi lo ha detto?
    Poveri noi quanti pallonari si divertono ad avvelenare i cervelli delle persone semplici.

  19. Nella mia vita ho visto caldo, siccità vera ,seconda parte degli anni 80 .
    In un articolo de La Sicilia venivo a conoscenza che allo stretto di Messina il livello del mare era sceso di 80 cm e creava difficoltà ai traghetti quando scendevano il ponte per far scendere o salire i mezzi .
    Tre anni di caldo e di piogge scarsissime ricordo bene .
    Freddo , non ricordo l’anno ma ricordo che a gennaio e febbraio non si è visto il sole e la sera la temperatura scendeva vicino allo zero , me lo segnala la macchina ogni sera .
    O visto tanta pioggia anno 1996 febbraio a San Giuseppe o timpuni il torrente era un fiume in piena l’acqua era alta diversi metri .
    Il clima è per natura variabile.
    Ci sono glaciazioni
    Ci sono come adesso il contrario scioglimento dei ghiacci .
    Ma a tutto questo l’uomo non può niente.
    E non centra niente .
    È il sole che decide come deve stare la terra.
    Tutto il resto è fantasia e materia per i più furbi per fare soldi con le organizzazioni ambientaliste , basta semplicemente seminare terrore e la gente ci crede e finanzia con le tessere !!!!
    Poi ci sono le organizzazioni mondiali che organizzano mega convegni ( chi paga tutta questa gente ?) Per friggere aria , e subito dopo un’altro mega evento ( quanta gente ci campa benissimo in tutto questo ) la gente che incontri in ascensore ti dice che non ci sono più le mezze stagioni , che il tempo è impazzito .
    Missione compiuta i furbi ci pappano alla grande e la gente vive preoccupata .
    Quale cambiamento climatico avrà generato l’alluvione del 1902 a Modica ?

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