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Polizia. A Ragusa la decima edizione di “Una vita da social”

Tempo di lettura: 2 minuti

Ha fatto tappa a Ragusa, in piazza Libertà, il truck della Polizia di Stato della X edizione di “Una vita da social”, la più importante e imponente campagna educativa itinerante realizzata dalla Polizia di Stato, cofinanziata dalla Commissione Europea e dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, con un tour itinerante su tutto il territorio nazionale che interesserà novanta città.
Il Questore della provincia di Ragusa, dr. Vincenzo Trombadore ha rivolto un saluto ai ragazzi ed agli insegnanti degli istituti comprensivi “Francesco Crispi” e “Vann’Anto” e della scuola superiore “G.B. Vico – Umberto I – R. Gagliardi” mentre il dirigente del Centro Operativo Sicurezza Cibernetica della Polizia Postale “Sicilia orientale” dr. Marcello La Bella ha illustrato, all’interno del truck allestito con un’aula didattica, i rischi legati ai social network, il fenomeno del cyberbullismo, dell’adescamento online e l’importanza della sicurezza online.
“La Polizia di Stato da anni è impegnata non solo nel contrasto del cybercrime – ha dichiarato il Questore – ma, altresì, nell’attività di prevenzione, organizzando incontri con i ragazzi per evidenziare loro i rischi a cui possono esporsi con una navigazione non consapevole sulla Rete”.
“Abbiamo chiesto ai ragazzi, tutti molto attenti ed interessati, di essere non solo maggiormente consapevoli – ha aggiunto il dirigente del Centro Operativo della Polizia Postale- ma anche di farsi parte attiva diffondendo una cultura della legalità e della sicurezza on-line tra i loro coetanei”.

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1 commento su “Polizia. A Ragusa la decima edizione di “Una vita da social””

  1. La mia domanda: quante vittime di qualsiasi natura ci sono ad oggi fra i minorenni a causa dell’utilizzo dei social?

    Per 4 decessi di bambini in Italia a causa di abbandono in auto da parte dei genitori, hanno obbligato milioni di italiani ad acquistare dispositivi antiabbandono, installare app e prevedere sanzioni.

    Perché l’utilizzo dei social e vietato solo sotto i 14 anni in Italia visti i danni che arrecano a breve e lungo termine quando non portano anche al suicidio? E tanti genitori violano questa legge permettendone l’uso anche al di sotto di questa età?

    A cosa servono i social a dei bambini o ragazzini, quando hanno bisogno di ben altro e quando si assiste a come stanno riducendo le nuove generazioni, oltre ai rischi che gli fanno correre?

    Io ragionerei su questo, non, per quanto lodevole l’iniziativa, ad educarli all’utilizzo. I rischi sono elevati, l’utilizzo non è giustificato per nessun motivo ed andrebbe regolamentato severamente.

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