
Si è conclusa un’importante operazione di esercitazione della protezione civile che si è svolta a Chiaramonte Gulfi nelle giornate del 12, 13 e 14 maggio. Per la prima volta sono state attuate delle procedure che vanno ben al di là dei normali schemi, quando si simula un evento calamitoso. La base operativa degli interventi si è sviluppata all’interno del campo di calcio attiguo, al Santuario di Gulfi. Sono stati impiegati più di 250 volontari di diverse associazioni tra i quali il Gruppo Alfa di Chiaramonte Gulfi, oltre ai volontari delle varie protezioni civili di Monterosso Almo , Ragusa, Siracusa, Catania e Palermo.
Tutti i volontari sono stati coordinati dal Dipartimento Regionale delle Protezione Civile, diretto dall’ingegnere Luigi Lauretta. Altra azione di questa esercitazione è stato l’intervento a tutela dei beni culturali e artistici della cittadina. Lo scenario è stato un luogo di culto che ha subito importanti danni strutturali, rilevati attraverso un robot, che ha fatto da apripista ai soccorritori.
Questa importante operazione di Protezione Civile ha visto coinvolta l’ARI Ragusa. Loro si sono occupati di assicurare le telecomunicazioni di emergenza, attraverso la “Rete Zamberletti” con le prefetture di Ragusa, Caltanisetta, Catania, e Siracusa e ovviamente con la sala operativa del SORIS a Palermo. Per la prima volta durante questa esercitazione è stato attivato un collegamento del COC via satellite, in grado di verificare il movimento dei volontari lungo il territorio interessato all’evento calamitoso.
In preparazione di questa esercitazione il Sindaco di Chiaramonte Gulfi, Mario Cutello, coadiuvato dal Responsabile del gruppo di volontari di Chiaramonte Gulfi, Pino Bellio, ha convocato il COC (Centro Operativo Comunale di Protezione Civile) per una prima disamina dell’attività svolta.
“Si tratta – spiega il Sindaco Cutello – di un’esercitazione molto importante, perché per la prima volta in questo territorio, si sono attuate procedure specifiche, non ultima l’evacuazione di un intero quartiere della cittadina quello di “ San Vito”. Un modo per capire fino a che punto la macchina dei soccorsi è in grado di rispondere in modo puntuale e adeguato a un evento calamitoso, che nessuno si augura, ovviamente. In prima linea in questa simulazio c’è bastato anche il COC che già in occasione delle alluvioni dello scorso mese di dicembre, ha dimostrato di saper reggere a situazioni di grande emergenza”. Nella foto l’intera squadra di Protezione Civile Rangers Europa di Monterosso Almo che ha partecipato all’esercitazione.