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Da autocrate a dittatore tagliateste..l’opinione di Rita Faletti

Tempo di lettura: 2 minuti

La vita, nelle ex Repubbliche sovietiche, dopo una breve stagione democratica agli inizi degli anni ’90, è sospesa tra speranza e paura. L’indipendenza raggiunta dopo la disgregazione dell’Urss, per Putin è un ghirigoro insignificante su una mappa con contorni che delineano chiaramente i confini di un impero da ricostituire. Prima o poi i russi torneranno. Il progetto imperiale segue uno schema e dei tempi; si potrebbe intitolare “Make Russia great again”. E’ il chiodo fisso di Putin, quello di restituire alla Russia la sua originaria posizione tra le grandi potenze mondiali. Con Trump attentatore della democrazia americana, aveva intravisto qualche possibilità, poi tramontata, e prima ancora, quando aveva usato la guerra contro i separatisti ceceni per presentarsi come ultimo baluardo dell’Occidente assediato dal terrorismo islamico. Un’occasione imperdibile. Sgominare il “terrorismo” ceceno, spazzare via città e villaggi, spezzare i legami sociali che avevano tenuto unito un popolo duro e fiero. “Prima del 24 febbraio, la Cecenia era un campo di concentramento all’interno della Russia. Ora la Cecenia è un carcere all’interno del grande campo di concentramento della Russia. C’è un regime totalitario in cui le autorità sono penetrate in tutte le sfere della vita dei cittadini, di cui controllano ogni passo”. A dirlo un avvocato ceceno per i diritti umani. Della Cecenia com’era rimane poco o nulla. Ramzan Kadyrov, nominato presidente da Putin, di fatto un dittatore, controlla l’ordine con tutti i mezzi disponibili, nessuno escluso. In Cecenia Putin ha sperimentato, attraverso i suoi scagnozzi, una metodologia di guerra che ha successivamente replicato in Siria per aiutare l’amico Assad a liberarsi degli oppositori che volevano cacciarlo. I bombardieri russi non risparmiarono nemmeno gli ospedali appositamente indicati sulle carte perché non fossero colpiti. In quanto alla distruzione fisica dello stato islamico fondato da Al Baghdadi tra Siria e Iraq, all’Occidente fu dato da intendere che il merito fosse stato delle forze russe. La verità, fuori della propaganda, è un’altra: gli scarponi sul terreno ce li avevano messi i curdi, il coraggioso popolo preso di mira dal satrapo Erdogan, che considera i curdi terroristi. Quello svitato di Trump non fece un plissé e i ringraziamenti non giunsero neanche dagli europei ai quali premeva solo sentirsi sicuri a casa propria. Poi Trump perse le elezioni, consapevole che i risultati non erano stati truccati, e tuttavia gridando ai brogli, sostenuto dal codazzo di sovranisti americani e europei. Tra lui e Putin correva buon sangue. Entrambi privi di scrupoli e impostori incalliti, abili nel mettere nel sacco i non abbastanza smaliziati, e venderti delle non verità per verità. Ci sono dei fili tra le persone e gli eventi. Uno di questi riguarda il gruppo Wagner utilizzato da Putin in Siria come terreno di addestramento e oggi, oltre che in Ucraina, in America latina, Iran, Iraq e Africa, ovunque serva curare gli interessi del neo tagliatore di teste del Cremlino. Il quale, dopo la Georgia e la Crimea, ha definitivamente rotto l’argine che separa la civiltà dalla barbarie. Senza conseguenza alcuna, anzi, con il privilegio di essere membro permanente con diritto di veto al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, il che gli consente di giocare sporco e infischiarsene del diritto internazionale. Con Putin, la Federazione russa da autocrazia si è trasformata in semi dittatura e infine in una dittatura che conserva con ignominia un posto all’Onu. La beffa colossale che gli dà il diritto di aggredire un Paese indipendente, indire e attuare referendum truffa che dichiarano parte perpetua del territorio russo le due regioni del Donbas, occupate solo in minima parte da forze russe e filorusse, e le altre due, Zaporizhia, occupata solo a metà e Kherson, ripresa dagli ucraini. Una truffa con cui Putin ha inteso rendere non negoziabile l’annessione delle 4 regioni che non ha e spacciare per parte del “territorio della madrepatria russa” perché il rischio di perderle vale nel suo “diritto” come una “minaccia esistenziale”. Quei territori sono ucraini e Zelensky esclude un negoziato che non contempli l’integrità dei confini legali del suo Paese. Nel 2008, in un incontro con Bush, il capo del Cremlino disse: “Cos’è l’Ucraina? Per me non esiste”. Parole profetiche alla luce di quanto sta accadendo. L’Ucraina come la Cecenia, dove Putin si è allenato definendo i ceceni terroristi per giustificare i suoi crimini contro quel popolo e riuscendo a convincere l’Occidente che così fosse. Oggi definisce gli ucraini neonazisti per gli stessi ignobili motivi e scopre che c’è più di qualcuno a credergli. Zelanti filo putiniani nemici dell’occidente e pacifisti di maniera che disprezzano l’abnegazione e il coraggio con cui Zelensky e il suo popolo si battono per la libertà e augurano loro di perderla. Hanno dimenticato, costoro, che a Berlino c’era un muro e la gente cercava di scavalcarlo rischiando la vita? E cercava di scavalcarlo da là a qua, mai da qua a là. Hanno mai sentito parlare della macchina staliniana della morte, i gulag, che ha cancellato centinaia di migliaia di persone, o credono che le testimonianze dei sopravvissuti siano frutto della propaganda occidentale contro la Russia? “Ha stato la Nato!” Sanno, i nostri irenisti, che in Russia è stata inaugurata una nuova fase del terrore con i processi farsa ai dissidenti che avevano sottoscritto un appello per chiedere la liberazione di Vladimir Kara-Murza, colpevole di essere un pacifista? Questo capita a un pacifista della Federazione russa che ha espresso dissenso sulla guerra in Ucraina. Là il pacifismo è un crimine, qua è un corteo di individui di cui gli eticamente migliori sono degli illusi, gli altri hanno capito benissimo che fermare la guerra è possibile solo se gli ucraini si arrendono. E’ per questo che chiedono ai governi di fermare l’invio di armi all’Ucraina per privarli della capacità di difendersi, facendo il gioco di Putin. Il quale aspetta che si aprano crepe nell’Europa finora compatta nel sostenere il popolo aggredito con furia tribale dai suoi soldatacci. Pacifisti domestici, sovranisti ex gialloverdi e sinistri-sinistri uniti nell’odio verso l’America imperialista e colonialista non si sono accorti dei nuovi colonialisti in procinto di dare vita al mondo multipolare, che non sarà certo un idilliaco mondo di pace, ma il contrario. Lo spazio delle democrazie si è ridotto a vantaggio delle autocrazie e il poliziotto del mondo, gli Usa, intervenuto per l’ultima volta in Bosnia e contro l’Isis, troppo tardi, purtroppo, eviterà di mandare a morire i suoi soldati per stoppare le prepotenze future, come ha fatto, da prepotente, in passato, salvandoci il fondoschiena. Dovremo cavarcela da soli: combattere – la vedo dura – o arrenderci sperando nella clemenza del vincitore, la vedo altrettanto dura. Un pacifista vero, Ghandi, disse: “Credo che se l’unica scelta fosse tra codardia e violenza, io consiglierei la violenza”. Sono d’accordo. E a proposito di pacifismo: quali sarebbero i piani di pace cinesi e del Papa?

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37 commenti su “Da autocrate a dittatore tagliateste..l’opinione di Rita Faletti”

  1. Tonino Spinello

    Stavolta sono sorpreso, avrei scommesso che la Faletti avesse fatto un articolo su Renzi-Calenda e invece il solito niente di nuovo.
    Sull’articolo non ho nulla da obiettare, tutto perfetto!

  2. Tonino Spinello

    Dott.ssa Faletti,
    Tralasciando l’articolo che parte dai Cosacchi ai giorni “vostri”, mi piacerebbe avere una risposta esaustiva ed esauriente su questa domanda:
    Perchè se sono amico con Putin, non lo posso essere con Zelensky e viceversa?
    Ovviamente non è costretta a rispondere!

  3. Tonino Spinello

    Ovviamente non ha risposto!
    Quindi non posso essere amico con Lei e nello stesso tempo con Ruben Ricca. Non era Mussolini al tempo del fascio che imponeva questo? Oggi la nostra democrazia?
    E poi le scarpe sono state create a paia perchè piedi ne abbiamo due.

  4. @ Tonino S.
    Un suo conoscente, per conciliare il dilemma, va a comprare 2 paia di scarpe dello stesso modello di colore diverso..
    Poi van in giro calzando scarpe dello stesso modello, ma di colore diverso..
    Ciò permette elementare distinguo, un modo come un altro per non menzionare dx o sx..anche perché non sarebbe capace di distinguere..

  5. Si può essere contemporaneamente amico dell’invasore e dell’invaso?
    Si, un articoletto sui “due polli nel pollaio” sarebbe interessante.

  6. Mi ero ripromesso di non commentare, ma risulta impossibile non evidenziare come determinati fatti siano completamente ignorati.

    Caduta dell’urss > accordi gorbachov – usa (questo è il periodo ”democratico”)

    Trump Attentatore democrazia e manipolazione voti > processi in corso, video agli atti della polizia che fa entrare lo sciamano a capitol Hill, prove giudiziarie dell’estrazione di trump di possibili subbugli e richiesta di invio di guardia nazionale rifiutata, presenza di infiltrati cia a capitol Hill, verifiche e processi in corso su manipolazione voti (hanno votato anche i deceduti), probabile manipolazione compiuta da agenti italiani tramite satellite (complicità Leonardo), possesso di chiavi di cifratura dominion da agenti esterni. I processi e le indagini sono in corso, non si può ignorare questa verità.

    I poliziotti del mondo hanno distrutto le vite di centinaia di migliaia di persone, in Serbia, in Iraq e quant’altro. Mai processati, anzi, a qualcuno pure il Nobel.

    La Russia non ha certo bisogno della Cecenia e dell’ucraina per risultare una potenza mondiale. Lo era già. Altro discorso, omesso, e di cui non si parla, sono i biolab e gli intrighi di hunter e della famiglia biden, otre che le provocazioni nato. Ovvio ai più che vi sia un qualcosa dietro, come si spiegherebbe questo interesse per una nazione irrilevante ed il disinteresse verso Yemen, Palestina ed altri?

    Grazie al ”dittatore” in rovina, paesi che erano nemici storici stanno stringendo legami, ognuno senza predominare sull’altro, la nostra economia va a rotoli e la loro cresce, con la dedollarizzazione, la distruzione dell’economia occidentale e la crescente risposta delle persone contro i propri governi occidentali e l’UE. Sono fatti.

    Non comprendo il titolo inerente tagliatore di teste. Se si riferisce al video dove presunti soldati russi tagliano la testa ad un presunto soldato ucraino, pure i media occidentali sono costretti ad ammettere che non vi sia possibilità di verificare l’affidabilità. Fino a prova contraria, gli ucraini minacciano di tagliare testa a Putin, lo fanno con le statue russe, stesse minacce con le guardie di frontiera bielorussa, indossano patch dell’isis (associated press), e parlano russo. Tagliare teste non rientra nella cultura militare russa. Ovvio, come per latte occasioni, si tratti di un palese false flag.

    Meglio un Putin che difenda la propria nazione ad ogni modo è la preservi dal male, cercando di farla prosperare e facendo crescere la propria economia con altri sfuggendo all’egemonia usa, che un qualsiasi governo occidentale corrotto che affami la propria gente per coprire lo schifo che compie diffondendo menzogne su menzogne.

    Il poliziotto del mondo, ci ha salvato il fondoschiena chiedendo in cambio la nostra sovranità, preparando il terreno ai suoi interessi ed ammazzando qualsiasi italiano di spicco che cercasse di fare gli interessi di questa nazione.

    Zelensky, l’attore che non si cambia mai la maglietta, è un utile idiota che esegue quello che i padroni comandano, mandando le persone a morire.

    Utile far notare, poi, quello che sta venendo fuori dai piani militari trapelati, dalla presenza di contingenti francesi ed americani, a molto altro, che esorto a ricercare. L’Ucraina non c’entra nulla,. Il conflitto e fra usa, nato e Russia, e non è per nobili valori quali quelli che si cerca di far credere agli occidentali. Solo i liberali, solo chi odia
    La propria nazione e le sue origini, puo temere un leader che preservi fede, tradizioni, cultura e crescita economica non soffocata dal liberismo.

  7. Il paradosso di voi sovranisti-moralisti sta nel fatto che diciate peste e corna dell’Occidente ma vi ostiniate a rimanervi. Un paradosso che è però apparente perché non siete affatto sicuri che nella Russia del vostro amato Putin si stia meglio che in una democrazia anche se malfunzionante. Siete infatti tutti bravi a glissare sulla questione dittatura e le sue implicazioni: minacce, persecuzioni, avvelenamenti e eliminazione degli oppositori. Del resto Putin ha riabilitato Stalin, il più grande criminale di tutti i tempi. Durante gli anni della Guerra fredda, ma si fa anche oggi, si scappava da là per venire di qua. Ma si finge che il muro di Berlino non sia mai esistito. E veniamo al benessere del popolo russo: le privatizzazioni sono state il grande saccheggio perpetrato dalle élite ai danni del popolo. Un’espropriazione proletaria alla rovescia. Ma ai russi non manca niente…tranne la libertà che evidentemente per i sovranisti è poca cosa. I ricchi sfondati in Russia non mancano. Sono gli oligarchi che detengono immani ricchezze per metà di Putin, bisogna precisarlo, che così può ricattarli e manovrarli a suo piacimento o farli fuori se in disaccordo con il suo pensiero. Anche questo particolare viene ignorato dai sovranisti italici, come il fatto che i complici di Putin siano sparsi in Occidente. Politici, finanzieri, giornalisti, uomini di legge (!) impegnati ad aiutare Mosca a evadere le sanzioni e proteggere gli oligarchi. Artem Uss, il figlio di un importante oligarca siberiano amico dello zar, era ai domiciliari a Milano e indossava un braccialetto elettronico difettoso. Ma guarda! Pare che sei personaggi nostrani si siano dati da fare perché riprendesse la via di casa prima di essere estradato negli Stati Uniti. Solo odio antioccidentale o vil pecunia? E’ noto perfino ai bambini che l’establishment in Occidente è infiltrato di bastardi filo putiniani che fanno i moralisti a casa loro. In merito al processo di sdollarizzazione, impiegherà decenni, se mai si attuerà completamente. E in Italia nessuno muore di fame, non è successo nemmeno in tempi di austerity, quando nel Regno Unito le persone si sottoponevano a veri sacrifici senza piagnistei. I popoli in gamba si riconoscono anche da questo. L’economia, per sua conoscenza, sta andando meglio del previsto. Si asciughi le lacrime.

  8. @Rita faletti, io continuo a non comprendere quale sia il suo scopo. La contraddizione che è espone, e proprio quella che i sovranisti non lasciano il paese che amano, ma lottano per esso, al contrario di quello che fanno i liberali, che lottano per gli altri, odiano il proprio paese ma non lo lasciano.

    Poi dico, decine di commenti con fatti da me esposti, ve ne fosse uno sul quale si possa essere contestato, proprio perché fatti, sviando l’attenzione in un continuo inserimento di argomenti.

    Dittatura Putin? E detto da chi? Dove risulta? Dalle notizie occidentali, così come tutto quello che lei giudica basandosi solo su un’informazione occidentale evidente ai più che è manipolata? Oligarchi quelli russi mentre i nostri occidentali sono invece filantropi che non controllano nulla?

    Quindi, mi faccia capire, gli occidentali colonizzano economicamente e bombardano mezzo mondo con scusanti assurde e patetiche, massacrano donne e bambini, ora che un mondo multipolare nasce sul rispetto delle rispettive sovranità e non sull’appecoramento (passi il termine), l’ipocrisia e le menzogne occidentali vengono a galla, il cattivo e Putin? Con miliardi di persone dalla sua parte contro qualche milioncino occidentale? Quando la finiamo con la storia dei cattivi pellerossa e di John wayne? Ma non è stufa anche lei di ripetere un mantra uguale a quello televisivo che non ha basi informative se non quelle occidentali, per ovvie ragioni parziali? Qualsiasi sua opinione, è uguale a quanto sentiamo dai cosiddetti opinionisti in televisione, non supportata da fatti e con crepe vistose. Quindi, da sovranista, ripeto che chiunque sia liberale avrebbe il dovere di difendere l’Ucraina. Mi auguro che un giorno, nel momento in cui le evidenze saranno di pubblico dominio, chiunque sia stato dalla parte sbagliata faccia pubblica ammenda.

  9. @Rita Faletti, nessuno stridio, la derisione è l’unica arma rimasta ai liberali di fronte alle evidenze che non si possono contestare, forse abituati ad un pubblico più ingenuo ed incantato. Nessun fatto, nessuna prova, nessuna fonte indipendente, solo dolori di nervi infiammati al sottolineare un castello di carte caduto. Comprendo, deve essere dura dover cercare di ricomporre gli ideali di una vita e dare un senso ad un qualcosa che sta crollando. Bis bald

  10. la Faletti ha un mantra…! Ai suoi articoli,cambia il titolo ma il succo è sempre lo stesso…. I commenti….? le fanno solo sentire lo stridio delle unghie sugli specchi….. però le servono!

  11. Ha scritto bene la Sig Rosalba, cambia solo il titolo, gli articoli sono tutti uguali. Non vale la pena leggere l’articolo. Solo opinioni della Faletti. Ricordo il primo giorno di guerra, nei tg Rai parlavano di Mig russi sopra Kiev…..in realtà era un falso! Erano Mig russi di una parata del 2020. Solo Menzogne per chi non sa. Pur di dare contro la Russia ci racconta dei Zar. Muoiono più Palestinesi che ucraini. Ma mai un’articolo sulla occupazione israeliana. Qualche settimana fa sei Palestinesi uccisi in una palazzina bombardata dagli israeliani.

  12. Ho dimenticato, un mese fa scriveva di 800 soldati russi al giorno uccisi. La Russia infatti ha già finito i soldati. Devo dire giustamente. Combattendo con le “pale” come si può tenere testa a Nato e Usa?

  13. Mi sono fatta una idea molto chiara Rita Faletti, ogni suo commento liberamente espresso in questo sito viene controllato e osteggiato dalle stesse persone e sempre con opinioni assurde e predefinite che prescindono dai fatti.
    Non aggiungo altro per evitare ulteriori inutili discussioni.

  14. Ilenia (o chiunque sia che usa questo nickname)
    I miei sono fatti non opinioni. Detto questo organizzate con la Faletti in uno studio televisivo, e mi fate sapere. Io ci sarò! Vediamo chi sa la vera storia sull’Ucraina. Possiamo partire dalla rivoluzione arancione di piazza Maidan, o anche prima, alla donazione di Krusciov della Crimea all’Ucraina, ma sempre sotto il controllo russo, per passare a Yuschenko, a Yanucovic, a Stefan Bandera, a Yatzenuk, al sindaco Klichiko, al ruolo americano con Obama, al senatore McCain che andava a fare comizi in piazza a Kiev, a Victoria Nuland, all’ambasciatore Payat, alla strage di Odessa, a Poroschenko, fino al burattino di Zelenski che vende le armi donate in Africa. Sulla Nato posso fare nomi e cognomi di ex gerarchi nazisti ed al ruolo che ricoprivano nella Wermacht tedesca, e dopo nella Nato. Buona giornata. Aspetto risposta. Io sono ignorante…..ma voi che siete una cima, ci farete un figurone. Vediamo che succede.

  15. Capisco la perplessità di fronte all’uso di un’arma non propriamente del XXI secolo, eppure la pala in dotazione ai riservisti russi è un vecchio strumento d’ordinanza della fanteria di Mosca, noto come MPL-50. Pare sia particolarmente letale nel corpo a corpo, laddove altre armi si rivelano meno efficaci. Anche questo testimonia di un pauroso ritorno alla barbarie del passato.

  16. @Gino, svieranno sempre l’attenzione, perché non vi sono argomenti. Credono alla narrazione dell’aborigeno che fa km con il padre in spalla per portarlo all’hub, alla bomba nel lavello, alle immagini dei videogiochi, a qualsiasi cosa della propaganda. Il problema, messi davanti all’evidenza, e che non possono sostenere nulla, proprio perché hanno creduto senza verificare e senza farsi domande. Ed allora via, in un continuo protrarsi di argomenti vuoti, senza fonti, sviando il confronto. Che poi, la prima menzogna risiede proprio nel titolo. Tanto è l’accanimento ideologico, che si crea un titolo sottintendendo qualcosa che non ha alcun riscontro nei fatti, solo per accanimento personale. La rabbia ribolle, se ne sente il rumore in ogni articolo che ha come tentativo solo l’atto vendicativo. Il confronto, la vera paura di queste persone, con tentativi continui di depistaggio.

  17. La rabbia ribolle, se ne sente il rumore in ogni articolo che ha come tentativo solo l’atto vendicativo. Mi chiedo, ma vendicativo nei confronti di chi o che cosa? Booo!

  18. Paolo
    Non devono credere a me, basta cercare i fatti. Vadano a guardare cosa è successo ieri nello Yemen, ma dello Yemen non interessa a nessuno. Paolo potrei dire sull’Ucraina anche del ruolo del Fondo Monetario Internazionale, che prometteva soldi se Yanucovic faceva ciò che gli veniva ordinato. Esiste pure l’intervista di Yanucovic, che spiega che doveva fare macelleria sociale, aumentare tutto, senza ritoccare pensioni e stipendi, per poi entrare nella Nato. Esiste pure il video del discorso della Nuland che spiega quanti miliardi aveva già speso l’America per far si che l’Ucraina entrasse nella Nato. Esiste pure l’intercettazione tra la Nuland e L’ambasciatore americano in Ucraina Goffrey Payatt, che con il sta bene di Biden, come, e con quali persone, e ruoli, al nuovo governo Ucraino. Mettendo in secondo piano Thianybok del partito Nazista Sboboda, Klichiko a Sindaco di Kiev, e Yatzenuk a Primo Ministro. E potrei continuare. Chiedete chi ha distrutto il gasdotto Nord streem 2 …….paghiamo tre volte tanto il gas agli americani, per poi ancora trattarlo su quella nave rigassificatrice a Piombino, con altro costo naturalmente. Ma io esprimo fatti non mie opinioni. Ma ognuno è libero di credere a ciò che vuole. Ma se è come penso, entro il 2025 ci sarà lo scontro totale con la Russia. Naturalmente spero di sbagliarmi sullo scontro totale, ma credo sia inevitabile.

  19. Paolo
    Oggi la Commissione Europea si è pronunciata sui balneari, dicendo che quella europea prevale su quella nazionale. Che chiunque anche europei possono aver diritto. Ormai i nostri politici hanno svenduto l’Italia e gli italiani. Chiunque va al governo deve sottostare a questi farabutti della Comunità Europea. Ormai è totalmente inutile votare. E quattro indottrinati chiedono inutili confronti in TV . Che pena!! Sono completamente ciechi…..!!

  20. @Gino, sono asserviti inconsapevolmente, otre che ciechi. E’ un dato di fatto, forse con quello che sta emergendo inizieranno a sorgere dubbi, sperando non sia troppo tardi.

  21. Vero, Sig Paolo, argomenti vuoti senza supporto, se non rabbia e astio, che trapelano più delle idee che si vogliono trasmettere.

  22. @ Paolo non si capisce cosa vuole fare lei in mezzo a questo gregge.
    se il pastore, il cane o il lupo dato che non vuole assolutamente essere una pecora.
    Visto che le sue fonti sono oligominerali non si capisce perchè vuole bere in questo stagno di acque malsane.
    A noi la terra piace tonda e se a lei piace piatta a noi non interessa.

  23. Gentile sig.ra Rosalba, chi la pensa diversamente è il giusto capro espiatorio per incanalare una rabbia ideologica che determinate persone non riescono a tramutare in libero pensiero e discussione continua dei propri punti di vista. Si può scrivere tanto, con tracotanza, titoli onorifici, ma non si può nascondere che vi sia una totale mancanza di fatti e prove. Da qui nasce la rabbia e la mancanza di confronto, nell’incapacita e nell’impossibilità obbiettiva di mettere sul piatto senza schernire i fatti da un lato confrontandoli con gli altri e cercando di arrivare ad una linea logica, tanta la palese e schiacciante menzogna propagata da interessi superiori. Se perseguissimo il nostro interesse, ci informeremmo nel nostro interesse, e non ci affideremmo ciecamente a nessuno, perché l’odore dei soldi bisogna sentire da dove arriva. Ma il tempo è galantuomo, e le spalle sono molto larghe.

  24. @Rocco, a me pare che chiunque parli con me abbia l’unico desiderio di capire chi sono, cosa rappresenta un disegno accanto al mio nome, cosa voglio fare in mezzo al gregge. Ma nessuno è intenzionato a capire o ricercare quello che scrivo. E’ importante capire quello che scrivo o chi sono o cosa voglio? Non ho ambizioni politiche, se è questa la sua domanda, non vendo nulla e cerco solo nelle mie possibilità di contrastare con fatti una narrativa volutamente distorta. Ma noto che questo non importa a nessuno, importa l’interlocutore. Fra l’altro, distorce quanto scrivo. A me non piace la terra piatta, come specificato, faccio domande come tanti che non ricevono risposte, e non solo su questo argomento. Lei ha mai approfondito il perché è su quali basi si fondano altri pensieri, anche per sola curiosità?

  25. Effettivamente un’anonimo con ambizioni politiche non s’è visto, però anonimi furbacchioni si. Furbacchioni abili ad
    instillare il dubbio anche dicendo:
    “Terra piatta: esiste una foto unica dallo spazio della terra? Perché non si può circumnavigare da nord a sud ma solo da est ad ovest? Perché l’antartide e inibita a tutti mentre i governi di tutto il mondo operano li senza essere in guerra? Perché la visibilità della curvatura della terra cambia sempre di quota secondo i parametri che la nasa riassesta sempre? Come mai sono andati sulla luna con il Commodore 64 ed una lattina con domopack ed ancora non riescono a tornarci? Come mai tante immagini sono artefatte per stessa ammissione della nasa? Posso non credere a questa teoria, ma le domande, ad oggi, sono prive di risposta, e la curiosità e parte dell’essere umano.’
    Bella la storiella del domopak (non domopack), il Signor Valetto è partito da Torino per consegnarlo personalmente.
    Ha dimenticato di chiedere perché non ci sono pinguini sull’artide.

  26. …… Solo rabbia ideologica, tossica che non può alimentare un confronto scevro da acuti isterismi. Ilenia, ha fatto bene a non aggiungere altro al suo commento.La Faletti non scrive commenti sul sito, ma articoli che vengono commentati dai lettori. Non si vuole osteggiare a prescindere. La sua è una captatio benevolentia….. perché puttroppo non si accetta il dialogo per la presunzione di insindacabjlita” delle proprie verità.

  27. Per fortuna che c’è il “Trio Tonino Gino e Paolo” altrimenti come dovremmo passare il tempo!?!?

  28. Sta parlando di un trio fantastico, io aggiungerei il professor Orsini gli può fare un baffo a tutti. Bravissimi

  29. Il Trio
    Il passatempo ce l’ha la Commissione Europea, come pure i nostri Ministri con quelli come lei……che gli dicono come quando e cosa mangiare, anche larve e insetti, che con il petrolio a 100$ pagava il carburante a 1,20, a 50$ paga adesso 1,80. Lo obbligano a incularsi un siero che porta più malattie che guarigioni, altrimenti con i suoi risparmi non può entrare in banca, nei pronto soccorso fa una settimana di fila, per una ecografia aspetta sei mesi, per il lavoro deve fare lo schiavo, i suoi figli precari a vita, a 50 anni ancora con i genitori, però paga le tasse più alte al mondo, per pagare mega stipendi e privilegi a chi gliela mette in quel posto……e gli paga il vitalizio anche dopo essere morto, fino alla quinta generazione di chi gliela mette in quel posto…..!! Complimenti per la sua “intelligenza” lei è una persona molto furba ……merita un applauso. Vediamo se riesco a scoprire chi è……..questa volpe.

  30. @Enzo, nuovamente dimostra la sua totale abnegazione al pensiero unico. ”Instilla il dubbio” dice, come se fosse un reato, mentre invece la ricerca della verità e un divenire continuo mettendo in dubbio qualsiasi cosa. Lei è la creatura perfetta di questa società, contento lei.

  31. Pippo Vincenzo e altri nomi….
    Adesso dopo la sua intelligente affermazione…….aspettiamo tutti l’altra affermazione con l’altro/i nomi. Oppure insulti come sa fare lei……la conoscono tutti ormai. Aggiunga altri nomi, così magari evitate di essere una coppia di fatto…….!!

  32. A rigor di logica chi distorce è lei.
    Questo è il titolo:
    Putin: da autocrate a dittatore tagliateste…l’opinione di Rita Faletti
    Legga bene, opinione.
    La scrivente, che non ha bisogno di alcuna mia difesa, è chiara nel dichiarare che la sua è un’opinione.
    Il significato di opinione, credo sia conosciuto da tutti.
    Le sue sono tutt’altro che opinioni, le dichiara come fatti, ma in realtà non dimostra nulla.

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