Pesci fritti a go-go…Riceviamo

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Correva l’anno 1999, allorché portai all’opinione pubblica un mio studio condotto sul territorio Ibleo.

Una giornalista ( romeo sierra ) di un noto quotidiano locale, mi chiese di poter sentire il parere di due archeologi prima di stilare l’articolo.
Uno ( lima golf ) rispose in modo entusiastico, l’altro ( golf delta ) in modo alquanto particolare ( alquanto intimidatorio ).
Altri giornalisti, sono successivamente intervenuti sullo studio presentato, in modo più o meno approfondito e particolareggiato con dettagli inequivocabili.
Lo studio condotto per anni, riguardava i segni lasciati sul territorio dalle popolazioni in movimento nel periodo arcaico, greco romano ed in molti tratti antecedenti il loro arrivo .
il nostro territorio, è posto su di un uno strato calcareo da sedimenti marini, che nel tempo si è innalzato per fenomeni sismici più o meno lenti e graduali, o veloci e violenti.
Normalmente il substrato pedogenetico è composto da uno strato di terra su roccia madre, da cui ha avuto origine nello scorrere lento del tempo.
Tale strato può variare da pochi cm ad alcuni dm, ma può anche mancare per essere stato asportato da fenomeni fisici erosivi ( vento, acqua ecc. ).
La dove manca, il susseguirsi di azioni antropiche varie, ha impresso o inciso segni più o meno profondi sullo strato superficiale, visibili e inconfondibili.
Un’attenta osservazione ed una buona conoscenza, permette comprendere e capire cosa abbia comportato il modificarsi sui e nei luoghi  sotto studio.
Il giornalista “golf foxtrot”, disse che facevo parlare le pietre, in effetti da piccolo mi dilettavo ad ascoltare i sassi dopo averli immersi in acqua ( provate per credere ! ).
Nelle mie sortite giornaliere, sono riuscito a percorre in lungo ed in largo il territorio della provincia ( fino a 25/40 km ).
Questo mi ha permesso di perfezionare il “Sistema di individuazione e tracciatura di carraie, facenti parte dell’arcaico sistema  viario sugli Iblei”.
Capirete che un tratto viario va da un punto ad un altro, e che lungo un dato tratto, tanti i particolari che lo individuano e lo differenziano.
E considerato i “motori” di quei tempi, capirete la motivazioni di varie fermate per rifornimenti e ristori lungo il tragitto di ACQUA.
Ecco le CISTERNE, più o meno sofisticati recipienti atti a raccogliere e conservare ACQUA, per dissetare animali vari in transito ( compresi umani ).
Giovanni Antoci
© Riproduzione riservata
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