Una flessione congiunturale per entrambi i flussi con l’estero, più ampia per le esportazioni (-1,9%) che per le importazioni (-1,1%). La diminuzione su base mensile (febbraio 2023) dell’export nella nostra provincia è dovuta al calo delle vendite verso entrambe le aree, Ue (-1,2%) ed extra Ue (-2,6%). E’ quanto evidenzia Confcommercio provinciale Ragusa facendo riferimento ai dati Istat. Nel quarto trimestre 2022, rispetto al precedente, l’export era cresciuto dello 0,8%, l’import, invece, era diminuito del 6,6%. A dicembre 2022, l’export era cresciuto su base annua del 13,5% in termini monetari mentre in volume si riduceva del 2,4%. Il commento del presidente provinciale Confcommercio Ragusa, Gianluca Manenti: “L’incremento in valore nel 2022 di entrambi i flussi con l’estero riflette un’analoga crescita dei valori medi unitari, con una dinamica dei volumi pressoché stazionaria. Nel complesso dell’anno, la crescita dell’export in valore (+19,9%) è trainata in particolare dalle vendite di beni di consumo non durevoli e beni intermedi; quella più marcata dell’import (+36,5%) è spiegata soprattutto dai maggiori acquisti di prodotti energetici. Il deterioramento del saldo commerciale nel corso dell’anno, tornato comunque positivo negli ultimi due mesi, porta a un deficit commerciale complessivo per il 2022 superiore a quello dell’anno precedente se consideriamo lo stesso periodo. Nella media del 2022, i prezzi all’import segnano una crescita del 18,5%, la più alta dal 2005, ossia da quando è disponibile la serie storica dell’indice; al netto dell’energia, i prezzi crescono in media d’anno del 10,3% (+4,7% nel 2021). Riteniamo, però, che le indicazioni del mese di febbraio, sulla base di quanto accade nel resto d’Italia, siano positive per la nostra provincia e ci attendiamo che la tendenza possa continuare a essere la stessa e, anzi, perché no, a migliorare”.
- 11 Dicembre 2024 -