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Bilancio comune di Ragusa, Territorio: “Diverse le perplessità”

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In merito all’approvazione del bilancio di previsione 2023 il movimento Territorio esprime alcune perplessità sul merito e sul metodo applicato in aula consiliare dalla Giunta Cassì e dalla sua maggioranza.

“Abbiamo assistito a un modo di agire – dichiara il Consigliere Raimonda Salamone – che ci lascia a dir poco perplessi. Non condividiamo i toni quasi trionfalistici espressi dal sindaco rispetto a un esito che mostra più di qualche semplice ombra. Basti pensare, ad esempio, all’aumento delle risorse di 1milione e 900mila euro per il servizio di igiene urbana che verrebbero coperte (a dire dell’Amministrazione Comunale) con conseguenti attività legate alla lotta all’evasione. Un proposito da considerare più che astratto senza un’adeguata spiegazione su come si intenda agire. Sembra di più una giustificazione all’inevitabile aumento della TARI che i cittadini ragusani toccheranno con mano solo tra qualche tempo. Sulla questione ‘lotta all’evasione’, poi, ci sarebbe da approfondire per comprendere come sia stata portata avanti e quali risultati si siano ottenuti negli anni. In bilancio pare non essercene traccia. Come, ancora, non è fatto riferimento alcuno alla scadenza dell’affidamento della gestione dei rifiuti in città, che sarà nel 2024, a dimostrazione che l’amministrazione naviga a vista”.

“C’è da segnalare, inoltre – spiega ancora Salamone – il grave sbilanciamento della destinazione di alcune risorse, ingenti, a favore di determinati settori piuttosto che altri: stanziare 1milione e 350mila euro per missioni legate alla valorizzazione dei beni culturali e del centro storico e 970mila euro per il turismo è uno schiaffo al tessuto sociale e imprenditoriale della città che rimane privo di qualsiasi aiuto da parte di questa amministrazione. La totale assenza di sensibilità su questi temi da parte dell’amministrazione Cassì è dimostrata dal fatto che oltre il 10% delle risorse previste in bilancio siano destinate a cultura e turismo, certamente settori importanti, ma si tratta di una dotazione che è uno sproposito rispetto a temi sociali nei confronti dei quali nel bilancio si vedono cifre ben lontane dalle reali necessità: solo 750mila euro per i servizi per gli anziani; 221mila per i servizi alla famiglia; 235mila per il diritto alla casa. Quando in Consiglio comunale abbiamo chiesto di rivedere queste ripartizioni, l’amministrazione si è dimostrata sorda e disinteressata a queste esigenze dei cittadini ragusani. Quindi, la Giunta Cassì da una parte vuole investire su cultura e turismo, senza dirci come, dall’altra si disinteressa dei segmenti più deboli del nostro tessuto sociale”.

“In ultimo – continua l’esponente di Territorio – una notazione tecnica, ma importante: il bilancio di previsione è stato presentato in aula senza la propedeutica relazione sul controllo strategico, cioè quello strumento che relaziona sul grado di realizzazione dei risultati e sull’efficienza della macchina amministrativa che non è un mero pezzo di carta, ma un obbligo di legge. Anche il Collegio dei Revisori dei Conti ha sottolineato l’importanza di questo documento che, però, non accompagnava lo strumento contabile dell’Ente”.

“Purtroppo – conclude Salamone – l’atteggiamento dell’Amministrazione sulla gestione dello strumento di previsione e sul metodo adottato in aula dalla maggioranza non può che riportare alla mente Alberto Sordi e il suo Marchese del Grillo. Un comportamento che continueremo a condannare nei metodi e nei contenuti”.

Duro anche il segretario cittadino di Territorio, Raffaele Schembari, che aggiunge: “Quattro anni e passa di una maggioranza monocolore, circondato da yes-man con solo qualche mal di pancia di tanto in tanto, hanno dato al sindaco Cassì un’illusoria percezione della propria capacità amministrativa. Ha incassato il suo ultimo bilancio di previsione solo grazie a un gruppo di consiglieri che da strenui oppositori sono diventati maggioranza, barattando il consenso in aula con quello delle urne a fine maggio. Una prova generale di nuova alleanza nella quale aver qualcuno disposto a tenerlo a galla. L’analisi di Raimonda Salamone fotografa un’Amministrazione che non vuole ascoltare le grida d’aiuto delle fasce più deboli, ma che è sensibile, invece, alla lusinghe elettorali. I cittadini lo ricorderanno tra pochi mesi ai seggi”.

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