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Sarà operativo a far data da mercoledì 7 dicembre il Contact Point Sindacale Italo maltese.
Lo sportello è un servizio della CGIL e di GWU per dare accoglienza, servizi, assistenza e rappresentanza alle istanze e alle esigenze delle lavoratrici, dei lavoratori, ai giovani, alle pensionate, ai pensionati italiani presenti a Malta. L’operatività del Contact point sarà utile a mettere in relazione l’utenza italiana con le varie sezioni già presenti all’interno della GWU al fine di abbattere le barriere linguistiche e la scarsa conoscenza dei propri diritti sul posto di lavoro.
A Malta lo sportello si trova al Worker’s Memorial Building, South Street, Valletta VLT 1103. Il tel. è 35625679000- E mail: info@gwu.org.mt
In Italia il riferimento è la Camera del lavoro di Pozzallo, in Via Dalmazia, 12 – 97016 Pozzallo
Tel +39 0932 9534247 . E mal : organizzazione@cgilragusa.it
La Cgil siciliana e la Gwu, la maltese Unione generale dei lavoratori, collaboreranno per assicurare la promozione e la tutela di chi lavora nell’area Sicilia-Malta. Ne hanno discusso i vertici delle due organizzazioni nel corso di un incontro. Primo step l’attivazione del Consiglio Interregionale sindacale (Irtuc) Malta-Sicilia, istituito nel 2017. È seguito, nel 2019, un accordo tra le due sigle, ma tutte le azioni sono state rallentate dall’emergenza sanitaria.
Malta è diventata negli ultimi anni uno dei principali mercati di sbocco per i lavoratori delle regioni meridionali. Secondo un recente sondaggio i lavoratori italiani ufficialmente a Malta sono più di 12 mila, tra residenti, lavoratori transfrontalieri e distaccati, di cui circa diecimila iscritti all’Aire (l’Anagrafe italiani residenti all’estero), impegnati in tutti i settori dell’economia del Paese, principalmente in quelli dell’accoglienza e dell’edilizia.
“Siamo quindi di fronte a un fenomeno”, commentano Alfio Mannino e Peppe Scifo, che hanno partecipato all’incontro con Josef Bugeja, segretario generale nazionale GWU, il vice Kevin Camilleri e con Felice Stanislao, delegato a Bruxelles per i rapporti Malta–Italia, “che, influenzato dallo scenario economico, ha progressivamente acquisito le caratteristiche strutturali, sia in termini di qualità che di dimensioni, dei mercati del lavoro nelle regioni di confine”.
“Questa dimensione richiede una nuova e più forte alleanza tra i nostri sindacati. Alla luce dell’analisi quantitativa e del contesto sociale e politico di questi Paesi”, aggiungono, “assume un’importanza fondamentale la questione transfrontaliera, che richiede un salto di qualità da parte delle nostre organizzazioni sindacali nell’elaborazione di strategie comuni. Il nostro obiettivo è quello di sostenere la costruzione di una Europa sociale”, sottolineano Mannino e Scifo, “attraverso un’azione sindacale sinergica, in modo da frenare la deregolamentazione e l’insicurezza sul lavoro, e favorire lo sviluppo e l’occupazione attraverso la standardizzazione dei sistemi previdenziali, assistenziali e fiscali, definendo uno spazio comune di contrattazione e strumenti contrattuali comuni”.