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Bonaccini: il Pd va smontato e rimontato…l’opinione di Rita Faletti

Tempo di lettura: 2 minuti

Nel mondo, il destino delle sinistre è la scomparsa, accelerata dall’incapacità di dare risposte adeguate alle crisi economiche che colpiscono le fasce più disagiate della società, ma anche alle forze produttive che sono la principale fonte di crescita e risorsa occupazionale. La sconfitta del Partito democratico -nonostante i numeri che lo davano partito di maggioranza – prevista da tempo e vissuta con rassegnazione da una classe dirigente che sembra trovarsi a proprio agio quando perde, è stata attribuita in parte a una campagna inefficace e sbagliata, in parte all’aver chiuso le porte ai Cinque stelle di Conte. Una decisione, quella, che per la prima volta dai tempi del governo rosso giallo, il Partito di Letta ha meritoriamente preso,  rifiutandosi di rincorrere l’alleato. La disfatta del 25 settembre, lungi dal costringere i maggiorenti del partito ad analizzare la situazione con logica freddezza, ha triggerato le solite disquisizioni astratte sul proprio cofanetto valoriale, le noiose frasi fatte, le dispute verbali artificiali, gli stessi cliché di sempre, niente che non si sia già sentito, niente di sostanzioso. Eppure, la candidatura di Letizia Moratti a Milano, sostenuta da Azione e Italia viva, poteva essere l’occasione per battere il centro destra. Invece il Pd ha preferito Majorino, noto per le sue posizioni radicali che in una regione come la Lombardia non hanno mai attecchito. Sarà un altro smacco per il Pd che avrà dimostrato di essere totalmente privo di immaginazione, mentre Salvini potrà festeggiare la vittoria di Fontana. Comunque, panacea di tutti i mali, è spuntata l’idea del congresso costituente per la nascita del Nuovo Pd e sarà un comitato di saggi ad elaborare un nuovo Manifesto dei valori e dei principi. Se però il Partito democratico non ha come unica aspirazione quella di fare opposizione, dura, per carità, ma non in saecula saeculorum, farebbe bene ad occuparsi di realtà e programmi concreti in vista delle primarie del 19 febbraio per l’elezione del segretario nazionale. In attesa di quella data, c’è un gran fiorire di candidati, sui quali le correnti  già si dividono. L’attenzione è concentrata su due in particolare: Elly Schlein, astro nascente della sinistra trendy, ambientalismo e diritti civili, ma poca dimestichezza con le difficoltà economiche e sociali di coloro che votano Meloni, è la candidata cui guardano con interesse Letta e Franceschini, e Stefano Bonaccini, lunga esperienza nell’amministrazione e governatore dell’Emilia-Romagna dal 2014, che correrà in ticket con il sindaco di Firenze, Dario Nardella, che ha rinunciato alla candidatura per sostenerlo. Pragmatico e refrattario all’ideologia in tempi in cui è fondamentale partecipare ai cambiamenti del mondo in modo costruttivo, Bonaccini spiega cosa intende fare di un partito immobile, incagliato tra populismo e massimalismo di ritorno: smontarlo e rimontarlo. Come? Spiega, nell’ordine, che per prima cosa serve evitare la replica del passato applicando ricette superate. Bisogna guardare alla realtà per identificare i problemi e avere un’idea per risolverli e un progetto per realizzarla. E’ sbagliato combattere la ricchezza per combattere la povertà e alzare ostacoli alla libera iniziativa e all’impresa, identificata con lo spauracchio del capitalismo, perché senza impresa non c’è lavoro. Per quanto riguarda l’ambiente, proteggerlo non significa essere immobili, ambiente e lavoro non sono incompatibili. L’obiettivo del Pd deve essere togliere alle destre la funzione che gli è propria: difendere il paese e difenderlo significa essere il partito della realtà, non della narrazione, e parlare di contenuti, smettendo di parlare degli altri, altrimenti   dimostra di non avere nulla da dire. In quanto all’opposizione, essa deve essere critica, mai demagogica. Rispetto ai diritti, fondamentali quelli  all’istruzione e alla sanità, che devono essere garantiti a tutti. E infine la leadership, che non va nascosta, ma è essenziale per definire un progetto, un programma, una visione. Dietro a una visione c’è una persona, un leader carismatico, che non vuol dire “uomo solo al comando”. Senza un leader, il Pd rischia lo smembramento , rischia cioè di essere fagocitato in parte dal M5s, in parte dal Terzo polo. Comunque, il Pd dovrebbe darsi un’identità e vincere alle urne, non più governare attraverso accordi.

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9 commenti su “Bonaccini: il Pd va smontato e rimontato…l’opinione di Rita Faletti”

  1. Ricomporre il puzzle PD ( ex PCI ) non è cosa facile in una “nazione” frammentata e per nulla coesa.
    È più semplice e fattibile che La Nazione si sedimenti in due o tre macro-regioni.
    In fondo stiamo assistendo, di già, a delle ripartizioni politiche in altri partiti e/o movimenti.
    E non bisogna dimenticare che fu il Bonaccini ( insieme ad altri leaders di altri gruppi politici ) a lanciare il PdN ( partito del nord ).
    L’Italia a 2 velocità ( forse 3 ) ne è una palese evidenza in vari settori socio economici ed istituzionali.

  2. Nessuno potrà limitare il rientro del “figliol prodigo” già “sicario di Rignano”.
    Della serie “volemece bene”, in fondo “c’eravamo tanto amati”.
    Il problema è come riuscire a “conciliare” i rapporti, tanto auspicati, con Pipino (non il breve ! ).
    Pippinu ( in arte Giuseppi ) ha dalla sua masse tali da spostare dalla sua l’ago della stadera.
    Non da sottovalutare la presenza della “prorompente ed esplosiva”( h24 & ogni tempo ) Elly (cometa da presepe).
    Insomma un “presepe atipico” o un “natalizio arbusto” senza palle con nastrini multicolori per le prossime “natività politiche”.

  3. Ecco che dopo decenni, o meglio dire, da un secolo ed oltre riconosciamo e condividiamo le parole, profetiche, che pronunciò un illustre individuo rivoluzionario:
    ” L’Italia è fatta, ora bisogna fare gli italiani”.
    Affinché la “torta” venga su bene, occorrono sani ingredienti e buon lievito, oltre a mani ed occhio esperto nel dosare e manipolare l’impasto e nella successiva cottura.

  4. Credo il PD sia alla resa dei conti finale, non può ancora permettersi di tergiversare o essere gregario di altri partiti o movimenti.
    Io credo che Bonaccini abbia più possibilità, e sia più opportuna la sua elezione, questo non vuol dire che la sua posizione non debba tenere conto delle istanze della sinistra sinistra, in tutto il mondo dopo la pandemia e la guerra in corso serve una decisa politica sociale senza indecisioni, e questa politica deve essere fatta da persone capaci e motivate, Bonaccini ha tutte le carte in regola.
    Auguri

  5. Terrorista,
    Le devo fare i complimenti per come riesce a commentare il nulla.
    “L’Italia è fatta, ora bisogna fare gli italiani”. Ma di quale Italia parla? Dell’Italia colonizzata?
    Non si accorge che tutti seguono e inseguono la distruzione di una Nazione che potrebbe essere una Potenza Mondiale come lo era anni fa? Gli altri lo sanno e per questo la temono…… Solo noi non lo sappiamo, tanto che ormai non crediamo alle potenzialità e alle risorse che abbiamo, specie quelle intellettuali, ma continuiamo a pensare che gli altri sono più bravi di noi quando invece negli ultimi 50 anni ci hanno tolto sempre energie fino a farci credere che avevano ragione loro, facendoci credere che oltre ad avere ragione, addirittura siamo arrivati ad invidiare i tedeschi o i francesi quando invece è tutto il contrario. Siamo arrivati al punto da logorarci per un Pd o per chi lo deve governare quando sono stati i primi a portarci alla rovina assieme agli altri. Come ci dobbiamo logorare per una Meloni che fa il copiato sul quaderno di Draghi solo per non irretire le lobby finanziarie che ci tengono al guinzaglio in quanto nostri “padroni”. Oltretutto cattivi padroni!
    Come se con la nascita o il cambiare nome ad un partito, poi diventa tutto un paradiso terrestre.
    Ma per favore……….. Almeno lasciateci la nostra dignità interiore visto che quella esteriore ve la siete appropriata voi con i vostri segugi giornalisti, influenzer e pseudo informatori.

  6. Il destino della sinistra per tantissimi anni a venire si compie proprio in questi giorni.
    Letta, con la sua serena lentezza non cava un ragno dal buco, gli avvelenatori gongolano da D’Alema a Bindi.
    Bonaccini può essere il nuovo segretario del PD, ma solo se avrà la capacità di allearsi con il m5s ma con dignità, lasciando l’epoca zingarettiana che ancora ci fa tremare.
    E’ giusto ciò che scrive Pippo, serve più sinistra ed una decisa politica keinesiana in tempi come questi, ce lo dicono tutti dalla confindustria a bankitalia, che non sono delle istituzioni di sinistra per l’appunto.
    Ma la politica sana comprende i tempi e sa da che parte andare, anche se questa politica dovrà essere fatta con oculatezza, se da una parte occorre combattere l’evasione fiscale, cosa fatta poco e male dalla stessa sinistra ad eccezione di pochi governi, dall’altra, non si può dare carta bianca ai ladri ed agli imbroglioni italioti.
    Occorre dare aiuti dignitosi ai deboli con misure come il reddito di cittadinanza, ma non alimentare il lavoro nero e gli imbroglioni che percepiscono a sbafo.
    La Meloni ha compreso e deve fare passi indietro uno dopo l’altro, è il destino dei vili populisti, lo abbiamo visto con i grillini e lo rivedremo con i fratellini, la realtà è sempre più forte.
    E poi fatevi un’abbuffata di dolci nascondendovi dalle potenze mondiali e dai poteri forti come suggerisce il signor esimio e carissimo Spinello, meglio mangiare dolci che pensare, si campa cent’anni.
    Buona giornata a tutti

  7. Grandissimo Vincenzo, lei scrive molto bene ciò che sarebbe giusto dire e fare.
    L’Italia è piena di gente che vuole “fottere” lo stato, ma poi lo cerca (lo stato per intenderci) per tutti i propri capricci, per tutti i regali ed i diritti del mondo ma non pensa minimamente di assolvere ai propri doveri, non ne vuole parlare proprio di DOVERI.
    “Fottere” lo stato per una moltitudine di imprenditori che evadono a pene mani, evadono su tutto sottopagano i loro dipendenti (chissà se qualcuno che scrive ha dei dipendenti e mi chiedo, chissà quanto li paga), e poi in fondo ci sono tante persone che hanno poca voglia di lavorare ed hanno “gustato” il dolce far niente con reddito per autopremiarsi e magari qualche lavoretto in nero non si nega.
    Il tutto distrugge lo stato, ma poi tanti “amici sonnolenti” parlano di poteri forti o magie cosmiche.
    L’onestà vera ci vuole e non quella dei grillini che ora si sono affezionati al potere e si sono sbranati fra di loro per il potere, vedasi Grillo e Casaleggio, poi Di Maio e Di Battista, la Taverna e la Ruocco, la Azzolina e la Raggi, comunque hanno spiegato benissimo la realtà.
    E poi volevo scrivere, la Meloni fa il copiato dell’agenda Draghi perchè è più furba di certi commentatori che mai si troveranno al suo posto perchè non ne avrebbero le capacità, Meloni fa il copiato perchè comprende bene che non farlo farebbe saltare l’Italia veramente, e tutte le balle diffuse in campagna elettorale non può più utilizzarle, semplicemente.
    Se potesse minimamente fare una sola cosa sovranista lo avrebbe già fatto, è rimasta solo la lotta contro i più deboli e i poveracci che arrivano con i barconi, grandiosa.
    Chissà cosa avrebbe fatto al suo posto Spinello, lui sicuramente è più intelligente e avrebbe fatto il duro contro le lobby, io lo voterei per godermi lo spettacolo…. pietà.

  8. Pippo
    Nessuno vuole f…….. lo Stato, semmai è lo Stato che come scrive lei f…… i cittadini …..su tutto, è da sempre, giorno per giorno…….!!! Piuttosto Vada a lavorare!! Perché quelli come lei non sanno cos’è il lavoro. Crede di capire qualcosa di politica, ma in realtà non sa proprio nulla!! Infatti era lei che scriveva che Abbate non sarabbe mai andato a Palazzo dei Normanni a Palermo, ma invece ha fatto il pieno di voti ……. sarebbe perfetto per fare il segretario dei PD………!! Vada a lavorare, invece di essere mantenuto dalle tasse degli italiani. Pensate Pippo segretario del PD …….a chisti malafiuriiiii

  9. OK, tutti in paradiso, il popolo è fatto di santi, gli eletti dal popolo no, quelli sono demoni, ma non si capisce perchè tutti stì santi eleggono demoni.

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