Cerca
Close this search box.

Modica. Festa dell’albero nel giardino di Santa Maria del Gesù

Tempo di lettura: 2 minuti

Quest’anno la “Festa dell’albero” di Legambiente è stata celebrata anche a Modica, nel complesso monumentale di Santa Maria del Gesù. Sabato mattina, nella lingua di terra adiacente la chiesa, dove sono già in corso i progetti “API” (Agricoltura Per l’Inclusione) e “Vicinale” (percorsi didattici e di agricoltura sociale) con l’obiettivo di ricreare l’orto giardino sicuramente presente ai tempi in cui il convento era abitato dai francescani minori osservanti, sono stati piantati dieci nuovi alberelli, tre alberi e una serie di siepi di erbe aromatiche officinali.
L’iniziativa ha visto la collaborazione e la partecipazione del circolo di Legambiente “Il Melograno” di Modica, dell’associazione LAP, presieduta da Francesco Lucifora (associazione che gestisce il complesso monumentale), dell’associazione RimboschiAmo con Luca Lo Presti, della divisione “Piante & Passione” del vivaio ECOFABER e dei progettisti dei progetti API e Vicinale.
“Siamo contenti del risultato – dichiara Lucifora – perché durante la mattinata abbiamo registrato l’adesione all’iniziativa di tanti cittadini e soprattutto molti giovanissimi che non hanno avuto alcun timore di sporcarsi le mani, letteralmente, per zappare un po’ di terra e piantare siepi e alberelli. Come associazione Laboratorio Autonomo Potenziale siamo stati felicissimi di ospitare la festa dell’albero che si inserisce perfettamente nel quadro delle iniziative già previste a Santa Maria del Gesù per restituire alla fruizione pubblica un terreno che, altrimenti, rischierebbe l’abbandono e di attirare incivili sempre in cerca di un luogo dove far sorgere microdiscariche. La nostra missione è far sì che l’intero complesso sia davvero un patrimonio, una risorsa per la comunità di Modica Alta e per l’intera città. Confidiamo che il ripetersi di iniziative di questo tipo, sia per quanto riguarda l’agricoltura sociale o le campagne di sensibilizzazione, sia quelle culturali che sono continuamente ospitate all’interno della chiesa e del chiostro, servano sempre più a considerare il convento un luogo da preservare e – conclude Lucifora – far diventare il centro di una rivoluzione urbana che punti all’aggregazione e alla socializzazione”.

496124
© Riproduzione riservata

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Articoli correlati

RTM per il cittadino

Hai qualcosa da segnalare? Invia una segnalazione in maniera completamente anonima alla redazione di RTM

SEGUICI
IL METEO
UTENTI IN LINEA
Scroll to Top