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Usura, la provincia di Ragusa in testa alla classifica nazionale

Tempo di lettura: 2 minuti

La provincia di Ragusa in cima alla classifica nazionale per l’usura mentre quella di Enna lo è per gli omicidi volontari. E’ questo il dato fornito dal Sole24 Ore tra le 107 province nell’indice di criminalità. Milano si conferma il territorio con più furti rilevati ogni 100 mila abitanti, in particolare nei negozi e nelle auto in sosta. La metropoli, poi, è settima per denunce di violenze sessuali, seconda per rapine in pubblica via; terza per associazioni per delinquere. Enna   è seguita, invece,  da Aosta – mentre Biella e Ragusa vestono la maglia nera per, rispettivamente, estorsioni e usura.
A influenzare il trend delle denunce rilevate dalle forze di polizia nel corso del 2021 sono i flussi turistici anche nella seconda provincia classificata, Rimini, dove – anche qui – sono i furti la tipologia di reato più denunciata, come a Milano. Seguono per densità di crimini le altre grandi città: tra le prime dieci classificate si incontrano – oltre a Milano – anche Torino (3ª), Bologna (4ª), Roma (5ª), Firenze (7ª) e Napoli (10ª). La mappa dei delitti commessi è denunciati, fornita anche quest’anno dal dipartimento di Pubblica sicurezza del ministero dell’Interno, conferma comunque il trend in calo dei reati: confrontando i dati 2021 con quelli del 2019, prima della pandemia, si registra una diminuzione generalizzata in termini quantitativi degli illeciti. E l’andamento è confermato in tutte le aree metropolitane: Milano, per esempio, ha messo a segno un -11,8%, mentre Roma è a -6,8%; Firenze, Venezia e Bologna sono le grandi città con la flessione più marcata, pari al -24,6%, -17,8% e -15,3%.

Alcuni territori, però, vanno controcorrente: mentre quasi tutte le province segnano un calo generalizzato dei reati denunciati rispetto al periodo pre-Covid, sono una decina quelle da cui emergono segnali di allarme. Piacenza e Isernia, per esempio, nel 2021 hanno registrato entrambe un incremento della criminalità rispetto al 2019. A Piacenza e provincia i reati denunciati sono saliti dell’11,7%, attestandosi poco sotto le 10mila denunce. Tra i primati negativi della provincia emiliana spiccano quello per le rapine in casa e quello per gli omicidi stradali (2ª). Ma il territorio risulta essere tra i peggiori d’Italia anche per le violenze sessuali e le violenze sessuali su minori di 14 anni (11ª). Isernia, invece, che è a metà (49ª) della classifica generale dei reati denunciati in rapporto alla popolazione, nel 2021 ha registrato reati in crescita dell’8,8% sul 2019. Proprio come per Piacenza, sul conto della provincia molisana pesano gli omicidi stradali, ai quali si aggiungono le associazioni per delinquere e gli incendi (2ª). La geografia dei reati 2021 conferma, poi, una serie di scenari ormai consolidati: Milano capitale dei furti in generale davanti a Rimini e Roma; Barletta in cima alla classifica di quelli d’auto; Napoli prima per furti con strappo e di motocicli, ma anche di contrabbando. E, ancora: Gorizia in cima alla classifica delle truffe e delle frodi informatiche; Vibo Valentia prima per minacce. Emergono però una serie di novità come il primato della Spezia nei reati legati agli stupefacenti – incluso lo spaccio – e quello di Matera sul fronte delle denunce di incendi.

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8 commenti su “Usura, la provincia di Ragusa in testa alla classifica nazionale”

  1. Vittima della legge sull'usura

    Effettivamente in provincia di Ragusa ci potrebbe stare che metà potrebbero essere vittime dell’usura mentre l’altra metà potrebbero essere gli usurai. Diventa interessante vedere quante delle presunte vittime hanno avuto accesso ai fondi antiusura. Alcune presunte vittime hanno denunciato dei liberi professionisti dicendo che l’assegno dato in pagamento era la restituzione di un prestito a tasso usuraio mentre nella realtà si trattava del pagamento della parcella o prestazione.
    Bellissimo questo fatto. Tutti siamo vittime, ma di noi stessi.

  2. Effettivamente in tanti sono usurai, e fanno finta di essere vittime..
    Andrebbero setacciati tutti coloro che hanno percepito soldi antiusura..li stanno i veri usurai..

  3. Statistica a confronto

    Qualcosa non torna. La provincia di Ragusa ha un numero di abitanti, di imprese, di attività diverse e non ultimo un numero di famiglie che i ogni caso restano al di sotto di tante altre province tipo Catania, Palermo, Napoli, Roma ecc. Non è credibile che Ragusa, per denunce, si colloca al primo posto. I conti non tornano. Un’ipotesi: potrebbe starci un filone, per esempio.

  4. Chi elargisce i “fondi usura”?
    Chi controlla i controllori?
    Netta la sensazione che sia stata inventata la “gallina dalle uova d’oro” nei Iblei.

  5. “Fatta la legge, scoperto l’inganno”.
    E poi la definiscono “provincia babba”.
    Gli usurai, truffatori, sono individui furbi esperti in simulare e dissimulare.
    E lo Stato non riesce a tutelare le VERE vittime, per problemi nelle Istituzioni preposte.
    Lo Stato dorme, o forse finge?
    Potrebbe trattarsi di un nuovo caso di cancro istituzionale? ( Saguto docet )

  6. @ Pippo, Vincenzo, Gino, Cittadino, & tanti altri chiacchieroni; non avete parole o non avete da darvi contro?

  7. Viegnu ro muorto ecc ...

    Le statistiche per l’usura nella provincia di Ragusa potrebbe starci che siano prodotte dalle denunce dei soliti noti. Sembrerebbe che con una certa cadenza temporale siano state presentate delle denunce per usura ma nessuno sia stato mai condannato. Qualche denunciate ha ammesso di aver intascato delle somme dai fondi antiusura. Sarebbe interessante vedere se a denunciare sono sempre i soliti noti. In questo caso il dato statistico si che avrebbe una vera importanza a livello nazionale. Viene il dubbio che tutto potrebbe essere stato preparato soprattutto mettendo assieme dei tasselli uno dietro l’altro inzuppati di tante bugie e contraddizioni.
    Purtroppo siamo in un’Italia dove la verità non fa notizia e non interessa a nessuno. Viceversa sulla calunnia, sulla diffamazione vengono costruiti grattacieli.
    Se qualcuno è interessato, in merito, si può scrivere un libro.

  8. @ residentre;
    “Non ti curar di loro e passa”..
    Politicanti a cui interessa il contrasto personale e la baruffa mediatica..altro che interesse nel risolvere i problemi dei cittadini..
    E chi tace ……..

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