
Quarto giorno di protesta degli studenti di sei scuole della capitale, che continuano a scioperare per chiedere cibo migliore nelle mense e contro i tirocini di lavoro obbligatori imposti dal Ministero dell’Istruzione. provinciale. “Continueremo la protesta, non rimuoveremo i manifesti dalla porta d’ingresso delle scuole e continueremo a lottare per migliori politiche pubbliche”, ha annunciato un rappresentante studentesco della scuola Mariano Acosta, mentre continuano i presidi ad oltranza della scuole. La decisione è stata resa nota dopo che il governo locale ha sporto querela nei confronti dei genitori degli studenti, sostenendo che gli adulti, in quanto responsabili dei minori che partecipano all’occupazione dei plessi scolastici devono rispondere dei danni causati alle proprietà e al risarcimento finanziario degli insegnanti e del personale non docente per i giorni di scuola persi. “Le famiglie che incoraggiano i figli ad occupare la scuola saranno ritenuti responsabili davanti alla giustizia come accaduto nel 2018 in cui 40 famiglie sono state perseguite in tribunale perché questo è ritenuto un crimine”, ha detto il ministro dell’Istruzione Soledad Acuña. Intanto gli studenti continuano a chiedere l’approvazione del progetto “Legge globale sul diritto a un’alimentazione adeguata nelle istituzioni educative”, promosso dai legislatori del Frente de Todos (FdT) Ofelia Fernández e Matías Barroetaveña, che propone l’accesso universale e gratuito agli studenti e una mensa scolastica sana e adeguata. Chiedono inoltre che i tirocini obbligatori attuati dal Ministero dell’Istruzione per coloro che frequentano l’ultimo anno di scuola superiore siano retribuiti e accompagnati da insegnanti esperti, mentre rifiutano la recente decisione dell’ente scolastico che gli insegnanti lavorino anche il sabato e l’avvio di un dialogo equilibrato tra governo, insegnanti e studenti.