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Ieri una serata di musica e arte multiculturale a Comiso

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Il 10 settembre, alle 21.30, la piazza di Comiso è stata il palcoscenico di un evento di musica e arte multiculturale. Lo spettacolo, promosso dal signor Zouhair Amor, responsabile del centro culturale islamico Al Rahman, e patrocinato dal Comune, si è fregiato della presenza di artisti provenienti da tre continenti, Europa, Africa, Oceania ed è stato costellato da esibizioni di grande virtuosismo, dal canto, alla danza alla musica. La serata, presentata da Lucia Giudice, ha visto la danza del ventre di Ransie Garfì, la sfilata di moda con alcuni abiti della stilista Lucia Caccamo, la musica reggae di Ernest Mirror (Giamaica) e i canti di Akasha Love (Australia), special guest della serata. Momento clou il concerto di musica araba di Ramzi Harrabi (Tunisia) , che ha concluso la serata.
Ad introdurre la manifestazione sono stati la sindaco, Maria Rita Schembari e l’assessore Dante Di Trapani, il già citato Zouhair Amor, il vicario foraneo, don Gino Alessi, la direttrice dell’Ufficio diocesano Ecumenismo e Dialogo Interreligioso, Francesca Cabibbo. Tutti hanno l’accento sulla bellezza della convivenza pacifica, che è arricchimento per ogni cultura grazie allo scambio e al principio della reciprocità. Comiso, in particolare, è stata tradizionalmente terra di accoglienza nei confronti di tutti coloro che qui decidono di vivere nel rispetto delle regole comuni, trovando per sé e per i propri figli occasione di lavoro, formazione e promozione sociale.
Il vicario don Gino Alessi ha portato il saluto di Sua Eccellenza il vescovo Giuseppe La Placa, lieto di aver patrocinato l’evento di promozione della conoscenza della cultura e dell’arte delle terre da cui provengono molti nostri concittadini, nei confronti dei quali tanto le istituzioni civili quanto la Diocesi mettono in campo ogni sforzo in termini di accoglienza e di sostegno.
“Vedere tanti giovani cantare all’unisono e ballare alle note delle sonorità di una musica diversa da quella che normalmente ascoltiamo è stato spettacolo nello spettacolo, hanno dichiarato il sindaco e l’assessore Di Trapani. Molti di loro erano visibilmente commossi mentre ripetevano i versi di canti di nostalgia, in cui rivolgendosi alle stelle un giovane confessa la sua tristezza o il suo strazio per la lontananza dalla casa o dalla mamma – come ci andava amorevolmente traducendo Kouloud Zidi, giovane e bravissima mediatrice culturale e linguistica. Non potevamo non riandare con la memoria ai tanti canti popolari e d’autore che, soprattutto nella tradizione meridionale, esprimevano lo stesso strazio e la medesima nostalgia per la terra e la mamma lontane “.
La serata si è conclusa con un momento di festa collettivo sul palco, con la presenza di giovani e bambini e con il canto condiviso dei due inni nazionali, italiano e tunisino.

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