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Scuolabus a Modica. Il Pd accusa

Tempo di lettura: 2 minuti

“Sulla vicenda del costo del servizio scuolabus prendiamo atto della scelta politica dell’ex sindaco di non far pagare nulla agli utenti”. Anche il Partito Democratico si espone sulla vicenda “cavalcata” da parecchi om questi giorni ed analizza, contemporaneamente, la questione amministrativa del Comune di Modica.

“Avremmo preferito -dice il segretario cittadino, Ezio Castrusini  –  una differenziazione del ticket sulla base dei redditi per venire incontro alle esigenze delle famiglie meno agiate e allo stesso tempo non incidere sulle casse del Comune. Ha scelto l’investimento nel consenso facile (e oggi prova a passare all’incasso) anziché guardare al futuro e lasciare un Comune in ordine.

Perché, restando in tema di  “mosche bianche”, è veramente raro trovare un’amministrazione che dopo nove anni di ininterrotto potere non sia riuscita a far uscire il Comune dallo stato di ente strutturalmente deficitario. Non è una astratta formula burocratica, si tratta di uno status giuridico che impedisce nuove assunzioni.

Grazie a queste innumerevoli scelte, da noi ormai da tempo definite di campagna elettorale permanente, il Comune di Modica ad esempio non potrà avere dei dirigenti nei settori amministrativi o non potrà ampliare il corpo di polizia municipale ormai in via di estinzione e via così per altri tanti servizi utili ai cittadini ma non di facile o immediato realizzo elettorale.

In compenso anche le famiglie benestanti hanno usufruito gratuitamente del servizio di trasporto scolastico mentre quelle disagiate hanno dovuto affrontareil costo del doposcuola visto che grazie a una scelta di questa amministrazione il servizio di doposcuola comunale, essenziale anche per contrastare la dispersione scolastica, è stato demolito.

Adesso l’”ex” si propone di esportare a Palermo il modello Modica con una serie di proposte nel cui novero manca solo quella preferita da Cetto La Qualunque – aggiunge il PD -. Ci permettiamo di suggerirne una: una legge di finanziamento per i comuni dalle contrade e trazzere più illuminate della Sicilia. Se si regalerà alla Sicilia un fior di amministratore che in tema ambientale ci ha donato l’impianto di Bellamagna, un piano regolatore tutto a zona verde e nessuna iniziativa volta a risolvere in modo strutturale il problema dei rifiuti, il minimo che i siciliani possono fare è di pagarci la luce. Perché, col caro energia di questi tempi e la pubblica illuminazione messa in ogni e dove, il Comune di Modica rischia di andare definitivamente in bancarotta alla prossima bolletta che arriverà a Palazzo San Domenico”.

Ci permettiamo, a questo punto, di aggiungere una riflessione dell’ex assessore comunale, Nino Gerratana, rivolgendosi ad un altro esponente dell’opposizione. “Dov’è stato in tutti questi anni il PD? Come fa a non sapere? Come mai non ha denunciato tutto questo nel tempo?

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5 commenti su “Scuolabus a Modica. Il Pd accusa”

  1. lobby, grandi lobby

    “…ci ha donato l’impianto di Bellamagna …”
    Abbiate il coraggio di gridare ad alta voce le GRAVI ANOMALIE CHE HANNO CARATTERIZZATO L’ITER AUTORIZZATIVO così come è scritto nella sentenza del TAR di Catania del 24.02.2022. Tradotto in italiano significa, come minimo, il mancato rispetto delle norme in vigore, per non parlare di ciò che mettono in evidenza i documenti: il volo volutamente ignorare l’esistenza di istituzioni preposte a dare pareri. E che dire del rilascio di un’autorizzazione incompleta nella parte riguardante il progetto stesso orfano di alcune parti.
    La legge a modica, in questi anni, NON È STATA UGUALE PER TUTTI.

  2. Tanto x chiarire, e senza prendere le difese di nessuno. Il tribunale ha dato ragione alla ditta che vuole realizzare questo impianto,lo stesso è stato in appello,ed ora si attende tra poche settimane la sentenza del CGA. Io non penso che un tribunale,ed una corte d’appello non si accorgono che la documentazione presentata dal comune di modica non sia in perfetta regola.Inoltre, vorrei dire che con queste nuove tecnologie di questi impianti,non c’è rumore,puzza,escrementi ed altro,ma quello di positivo che c’è, è anche la produzione di gas,che ne abbiamo tanto bisogno, ed anche la possibilita di un centinaio di posti di lavoro, oltre all’indotto che si verra’ a formare.

  3. @ opinionosta;
    Traspare palesemente che non ha compreso un bel nulla.
    Se proprio ha bisogno di gas, provi ad aumentare la sua alimentazione di legumi ( fagioli in particolare) e cipolla.
    Allorché entrano in gioco le lobby, spesso e volentieri la Giustizia va a quel paese.

  4. Opinionista@.
    Come Lei scrive: tanto per chiarire.
    Vero che il tar ha confermato l’autorizzazione ma ha scritto: IN MANCANZA DI CONTRADDITTORIO. Ciò fa pensare che i ricorrenti non hanno adeguatamente supportato il ricorso. Il tar ha anche scritto che GRAVI ANOMALIE HANNO CARATTERIZZATO L’ITER AUTORIZZATIVO. Se vuole capisce da solo come sono andate le cose. Poi, per quello che mi risulta, nessun appello è stato celebrato. Piuttosto in alternativa al sequestro del sito, riconoscendo valide le motivazioni dell’appellante, il CGA ha fissato l’udienza per il 15 ottobre 2022, anziché a due o tre anni. Che la documentazione è incompleta lo si vede nel fascicolo e lo conferma il tar.
    Segua meglio la vicenda e contemporaneamente si informi sul numero dei nuovi posti di lavoro. Potrebbero essere solo quattro: i custodi h 24. Sull’inquinamento nessuno dei ricorrenti ha mai detto che inquina. Il problema non li sfiora nemmeno.
    Quindi resti vigile, segua meglio la vicenda, non si faccia condizionare, ma soprattutto eviti le sopraffazioni. Sono brutte.

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