
Undici persone, tra cui due minori, sono state uccise durante una sparatoria nella città di Cetinje, nel Montenegro centrale. Un 34enne, dopo un’ alterco, ha prima aggredito i suoi parenti, continuando successivamente a sparare sui passanti per strada. La sparatoria è avvenuta nell’antica Centinje, non lontano dall’attuale capitale Podgorica. La procuratrice Andrijana Nastic ha riferito al portale di notizie Vijesti che nove persone sono morte sul colpo, mentre due sono morte dopo il trasporto in ospedale. Ferito un agente di sicurezza mentre cercava di neutralizzare l’aggressore, mentre le ambulanze non hanno potuto avvicinarsi per soccorrere i feriti. Alla fine l’assassino, che non aveva precedenti penali, è stato ucciso a colpi di arma da fuoco da un comune cittadino, presumibilmente un altro vicino che stava assistendo alla carneficina. Il governo del Paese balcanico ha decretato tre giorni di lutto nazionale. Una brutta vicenda, la più grave degli ultimi decenni in questa ex Repubblica jugoslava che si affaccia sulla costa adriatica. Il primo ministro Dritan Abazovic ha definito il massacro una tragedia senza precedenti e ha affermato che l’intero paese è sotto shock.