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ANC Ragusa. Inqualificabile il blocco del sito Agenzia entrate

Tempo di lettura: 2 minuti

Il sito dell’Agenzia delle Entrate è bloccato. L’accesso all’area riservata praticamente impossibile, così come l’utilizzo dei principali applicativi presenti sul sito dell’Amministrazione finanziaria. Cassetto fiscale incluso. A denunciarlo è il presidente di Anc Ragusa, Rosa Anna Paolino, che non ci sta. “In pratica – dice – siamo sotto scadenza e il sito è off line. Una cosa inqualificabile. Semplicemente, un’assurdità. Irresponsabile da parte dell’Agenzia delle Entrate pretendere dai contribuenti e dai loro professionisti il rispetto delle date di scadenza quando si è impossibilitati a portare avanti qualsiasi operazione perché il sito ufficiale non funziona. Basti pensare, ad esempio, a tutte le deleghe per scaricare gli Isa che servono per elaborare la dichiarazione del 2022. In pratica, è come se fossimo entrati nell’era non informatica ma del terzo mondo informatico. Lo ribadiamo ancora una volta. E’ una situazione semplicemente insostenibile. Dopo tutte le dichiarazioni unilaterali del direttore dell’AdE sull’efficienza dell’Amministrazione finanziaria, ora lo stesso dovrebbe fare un bel passo indietro e dichiarare il mea culpa. Si potrebbe denunciare Ernesto Maria Ruffini per interruzione di pubblico servizio. Oltre che per millantato credito. E’ duro dirlo ma è così: siamo alle porte della disobbedienza fiscale”.

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10 commenti su “ANC Ragusa. Inqualificabile il blocco del sito Agenzia entrate”

  1. Condivido e sottoscrivo quanto affermato da Rosa Anna considerando che questo problema si trascina da oltre un mese !

  2. scrivo da Roma e sono completamente d’accordo. E’ da ieri che mi è impossibile accedere al sito dell’AdE con scadenze a raffica. Indecente

  3. Ai numeri di assistenza tecnica non rispondono. Negano la tua selezione. Neppure un avviso informativo !!!!

  4. Martina Giancarlo

    E’ semplicemente una vergogna! I nostri governanti hanno informatizzato tutto e tutto il sistema è bloccato e i cittadini e le imprese non possono lavorare. Il nostro Presidente, il nostro Capo del Governo, i nostri parlamentari se ne strafottono dei problemi che loro stessi hanno creato agli italiani. Per molto meno un dipendente del settore privato verrebbe licenziato in tronco. Ma tutti i Garanti inutilmente strapagati, cosa fanno?

  5. la colpa è di noi professionisti e dei nostri albi, contiamo meno di ZERO. siamo meri strumenti di servizio per lo stato, in questo caso volutamente con la minuscola, che ci vessa come cittadini e ci umilia come professionisti. Siamo ai tempi del Marchese del Grillo, ovvero “popolo nun conti un c…..”

  6. Tonino Spinello

    Da anni avete volutamente essere i ruffiani dello stato, oggi dopo avervelo imboccato col cucchiaino, vi accorgete che c’è un problema o un disagio istituzionale a tutti i livelli, non solo fiscale e non solo informatico.
    Più volte ho ribadito che i comunicati servono per risaltarne i disagi, ma se nessuno ascolta o provvede, allora si deve passare ai fatti. I fatti non sono mettersi davanti ad un ministero con tanto di bandiere, slogan, striscioni, megafoni, urla, fischietti ecc, ma come detto dalla stessa Anna Rosa, e visto che non vi fila nessuno, la disobbedienza fiscale dovrebbe essere già entrata in casa e non ancora alla porta.
    La vostra è un’associazione di categoria, tra l’altro molto importante per il Ministero delle Finanze, ma vi piace sempre farvi umiliare professionalmente facendo finta che non è così pensando forse che un comunicato vi solleva dalle vostre responsabilità come associazione. Oppure aspettate che un politico del Ca…. si intesti il disagio con tante belle parole e nel frattempo che elaborate le parole, ritornerete al vostro lavoro con le complicazioni di sempre. E così in eterno! Essendo un’associazione di categoria avete pieno titolo a montare una protesta senza precedenti e che lasciano il segno una volta per tutte. Non pagare nessuna utenza fiscale, fosse anche una multa, è l’unica rivoluzione pacifica e indolore per i cittadini, l’unico dolore lo subiscono loro che si accorgeranno da subito che nelle casse mancano i “picciuli”. E quando i “picciuli” scarseggiano, vedrete scendere tutti gli angeli del paradiso in soccorso.

  7. Siamo in un falso “Stato di diritto” , principio immanente che vede il cittadino come uomo al centro dei propri di diritti, primo fra tutti quello della libertà. Oggi, dietro il fantomatico Stato, c’è un cittadino (impiegato pubblico e macchina burocratica) iper garantito che si è dimenticato esso stesso di essere al servizio del popolo, che invece ha un potere che sta rendendo lo Stato un sistema oppressivo delle vere libertà e che non rappresenta più la volontà del popolo. La nostra categoria è la prima schiava di questa macchina infermale di legiferazione ed obblighi e divieti sempre più stringente, ci maltrattano quando dovrebbero incoraggiare una continua consultazione e confronto concreto e reale (e non meramente formale). Non siamo capaci di reagire al di là dei finti ed apparenti sani principi di Stato, dietro il divieto di scioperare perché garanti di un pubblico servizio, opponendoci ad una macchina che non è più del cittadino ed ormai fuori controllo, ingorda di risorse funzionali solo a tutelare i privilegi, oramai inadeguata sotto molteplici aspetti. Non siamo nemmeno vicini ai cugini francesi o spagnoli, non abbiamo il coraggio di dire BASTA, fermare il sistema imponendo la volontà dei cittadini, un riordino radicale dei testi fiscali, un rapporto di compliance vero adeguato e basato sull’orgoglio patriottico di far parte di una nazione capace di essere con e per la ricchezza (nel senso più ampio del termine) del cittadino. Oggi, chi non ha detto ai propri figli “parti e trova di meglio fuori, studia e vai “.. Questa è la verità … un popolo di pecore merita un governo di lupi.. Scusate lo sfogo, ma sembra di leggere solo falsi ideali e principi di perbenismo che stanno solo stringendo il nodo al collo al cittadino (sono 32 anni che svolgo la professione), con false ed apparenti riforme, ormai pregiudicate da un sistema normativo “incartato” complesso, inadeguato e sicuramente non più per il cittadino. Ciò non significa ignorare che esiste l’evasore seriale o i grandi evasori, ma tutto il sistema si preoccupa di curare gli effetti di una patologia e non le cause, un sistema che continua a legiferare per “ipotesi” e non per “principi”. Fermiamo questa assurdità: SCIOPERO VERO E BLOCCO DI OGNI SERVILISMO FINO A QUANDO IL PARLAMENTO NON PRENDA IL VERO RUOLO CHE GLI È PROPRIO. Che denuncino tutti i commercialisti d’Italia per essersi FERMATI senza inviare più nulla alla macchina infernale mangia dati fino a quando non si scenderà in piazza ad affermare e riprendere ciò che è del cittadino: la libertà delle scelte.

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