
Al momento il bilancio provvisorio indica 19 morti e 14 persone rimaste ferite dopo che un autobus di linea in viaggio da Islamabad (capitale) a Quetta è precipitato in un burrone nel sud-ovest del Pakistan. La maggior parte dei 33 passeggeri a bordo del mezzo pubblico erano studenti, lavoratori e afgani che tornavano a casa, mentre si prevede che il bilancio delle vittime aumenterà viste le condizioni di tutti i feriti. Il veicolo è precipitato in un dirupo dopo un volo di 60 metri, mentre cercava di svoltare su una strada resa sdrucciolevole dalle piogge nei pressi della città di Dhana Sar, nella provincia sud-occidentale del Belucistan. L’informazione è stata confermata da Ghulam Khan, agente del quartier generale della polizia del distretto di Zhob, vicino a Dhana Sar, Ghulam Khan e dal governatore ad interim del Baluchistan, Mir Jan Mohammad Khan Jamali che ha espresso, assieme al primo ministro pakisatno le sue condoglianze alle famiglie in lutto. Il sovrintendente medico dell’ospedale civile di Zhob, il dottor Nootul Haq, ha commentato che i 14 feriti arrivati nella struttura ospedaliera sono giunti in condizioni critiche, quindi si presume che il bilancio delle vittime sia destinato a salire nelle prossime ore. Il tragico incidente è avvenuto intorno alle 15,30 ora locale in un’area remota e impervia che ha impegnato i soccorritori per almeno 5 ore sul fondo del dirupo. Sebbene le cause dell’incidente non siano ancora state accertate, le indagini preliminari indicano l’eccessiva velocità del bus e lo stato della strada, resa scivolosa dalla pioggia. La nazione dell’Asia meridionale ha un alto tasso di incidenti stradali rispetto ad altri paesi del mondo, a causa del cattivo stato delle sue strade, dei vecoli vetusti e del fatto che il trasporto pubblico viaggia solitamente sovraccaricato di passeggeri. I dati del governo del paese confermano che circa 30.000 persone muoiono ogni anno per questi motivi in Pakistan, attraversando la pericolosissima Karakorum Highway che nel 2009 ho attraversato assieme a mia moglie in andata e ritorno (da Islamabad al confine cinese) per complessivi 1860 chilometri. Un’avventura pazzesca.