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Modica. Chiude il Panificio S.Giuseppe dopo 50 anni

Tempo di lettura: 2 minuti

Chiude dopo oltre 50 anni il Panificio San Giuseppe di Via Carlo Papa a Modica. Un pezzo di storia della ristorazione locale finisce.
Ci sono persone, ambienti,  che diventano famiglia, casa, posti e volti che restano dentro la nostra vita. Ma una porta chiusa non cancella il passato, chi ha il coraggio di chiudere con il passato è per vivere un presente e un futuro nuovo, bello, intenso.

Era il 1970 quando Giovanni Modica e la moglie Pina decidono l’avventura. Funziona: il pane sfornato in quel locale piace. Un ragazzino del Quartiere Dente un giorno si presenta, cerca lavoro: viene assunto. Quel panificio gira a dovere: il signor Giovanni, dopo avere sfornato, carica chili di pane sulla motoape e comincia a distribuirlo in diversi supermercati con ottimi riscontri. L’attività si trasforma in un’azienda familiare perché il garzone, Michele Arena, si  innamora di Giorgia, una delle figlie del titolare. La storia finirà in matrimonio e in nipoti: la generazione continua.

Da quel locale giornalmente arriva  un irresistibile profumo di pane appena sfornato, di focaccia modicana e di rustici in genere.  I clienti arrivano da ogni parte della città e non solo. Gli anni passano inesorabili fino al pensionamento di Giovanni Modica. Le redini li assumono il genero e la figlia: la tradizione continua, non molla. Subentrano i figli dell’ affiatata coppia ma anche per Arena arriva il momento del meritato riposo.

Il finale sta tutto in un post:

Eccoci qua – recita  – è arrivato il nostro ultimo giorno. Queste mura ci hanno visto nascere, ci hanno visto diventare donne e uomini, ci hanno insegnato cos’è il lavoro duro, ci hanno fatto capire che la dignit, l’umiltà e soprattutto l’onestà sono valori fondamentali , ma l’elemento più importante di tutti è sempre stato la famiglia.

Se per voi è stato il vostro panificio, per noi è stata tutta la nostra vita e oggi come sempre nei momenti più importanti non potevamo che salutarvi tutti insieme, un grazie immenso al nostro papà Giovanni e alla nostra mamma Pina che hanno creato tutto questo, a Giorgia, Michele, Martina, Lorenzo e Adriano che hanno portato avanti la tradizione di famiglia con grande cuore, Sandro e Melania che sin da piccoli hanno aiutato i genitori e ai nostri figli , mariti e mogli che ci hanno supportato. Ma il ringraziamento più grande va a tutti quanti voi che in questi ultimi giorni siete stati presenti fino alla fine, e soprattutto grazie per averci dato l’onore di entrare nelle vostre case nel momento più bello della giornata, a tavola, perché è lì che si riunisce la famiglia.

Le 4 generazioni del panificio San Giuseppe – conclude il post – vi abbracciano e vi augurano tutto il meglio che la vita vi possa offrire, il vostro cuore lo portiamo nel nostro cuore”.

 

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10 commenti su “Modica. Chiude il Panificio S.Giuseppe dopo 50 anni”

  1. Quando ero ancora a Modica andavo sempre a comprare il pane i miei nonni abitavano li a due passi…ricordo il sig Modica che faceva il giro con la motoape gialla e andava a portare il pane nelle botteghe di via Carlo papa….persone stupende e gentilissime…punto di riferimento per un quartiere…purtroppo chiude ultima attività commerciale storica di via Carlo Papa dopo Don Carlo….perdite enormi per un quartiere quasi abbandonato e sempre più sporco….quanti ricordi…

  2. Grazie a voi per quello che avete fatto…
    oltre al pane, anche le scacce e le pizzette più buone, ma questo lo possiamo dire solo noi modicani, che sappiamo ben distinguerne la qualità.

  3. Come mai non è stata venduta l’attività?
    Visto che tutti ne parlano bene, compreso chi ha redatto il servizio. Così continuerebbe la tradizione del pane appena sfornato e delle succulente scacce modicane e dei rustici in genere….non credo che nessuno della Famiglia del Panificio S. Giuseppe non ci abbia pensato su, forse se l’acquirente c’era… non c’era l’offerta “giusta” per poterla venderla a prezzo ragionevole? Chissa…. ???

  4. Anna Maria Inserra

    Carissima famiglia Modica e Arena, è stato un grande piacere avervi conoscere come famiglia affiatata, cortese e di una gentilezza ineguagliabile e logicamente avere assaggiati i vostri prodotto genuini e gustosissimi, e inoltre ti ho conosciuto Giorgia, sei diventata una carissima amica e una fantastica collega del coro Monteverdi che per anni, vi auguro una buona nuova vita

  5. Sono stati nostri clienti , ed hanno venduto con successo i nostri prodotti. Sono delle persone gentili e cordiali . Anche se dispiace vedere una bella realtà chiudere i battenti,
    Penso che la vita va goduta di piccoli momenti specialmente in famiglia che è la cosa più importante.
    Complimenti per il traguardo raggiunto

  6. Via Carlo Papa 121 il portone difronte è stata la casa della mia adolescenza, il panificio del Signor Modica per anni é stato quasi una seconda casa.
    Tantissimi ricordi fra i quali non dimenticherò la notte passata sui sacchi della farina in occasione di una scossa di terremoto mi pare fosse l’anno 1982/83.
    Le pagnotte calde cunsate, poi le pizze col grissino sopra e così via via fino alle famose focacce e piatti da asporto.
    Mi dispiace moltissimo.
    Grazie a tutti voi, vi auguro ogni bene ed un futuro ricco di soddisfazioni per tutta la vostra splendida e numerosa famiglia.

    Grazie Signor Modica, Signora Pina, Giorgia…per tutto quello che avete fatto per la mia cara nonna Lina.

  7. Ci mancherà tantissimo il buon pane del panificio San Giuseppe. La vita tante volte ci chiede di fare delle scelte magari molto importanti con molto coraggio, sono sicura che queste belle persone avranno comunque ancora tante belle sorprese e soddisfazioni. Tanti auguri per il nuovo percorso.

  8. Avevo saputo della chiusura. Un vero peccato. E adesso dove compro le sfogline e le scacce? Ripensateci!

  9. Vedendo la foto, la famiglia del Panificio S.Giuseppe è numerosa, forse sarà appunto le diverse “capotesta” a non mettersi d’accordo per la continuità dell’attività ultradecennale, altrimenti non si spiega il motivo della cessata attività o tentare a far la prova per la vendita d’attività, ci sarebbe scappata un’ottima “buonuscita” per il buon nome dell’attività. Questo a noi concittadini non è dato sapere, ma anche nelle migliori famiglie, ci sarà/c’è stato qualche dissidio insormontabile per arrivare alla cessazione.

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