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Accorpamento Soaco in Sac, Campo: “Non era unica alternativa”

Hanno vinto ancora una volta interessi di parte”
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“La narrazione secondo la quale non ci sarebbe stata alcuna alternativa alla scelta di inglobare la Soaco di Comiso nella Sac di Catania è quantomeno fuorviante. Oggi, affermare che, per assicurare la sopravvivenza dell’aeroscalo comisano, non ci fossero altre soluzioni significa solo ammantarsi di giustificazioni per il proprio cattivo operato. E così mentre i protagonisti dell’operazione esultano, tradendo il proprio mandato, il resto del territorio resta zitto, perché in qualche modo legato dai soliti lacci e lacciuoli con qualcuno tra coloro che in questa vicenda hanno tirato le fila”. Lo dice la deputata regionale del Movimento 5 Stelle della provincia di Ragusa, Stefania Campo, all’indomani della firma dell’atto di “fusione per incorporazione” della società di gestione dell’Aeroporto di Comiso con la società di gestione dell’Aeroporto di Catania, con cui di fatto l’aeroscalo comisano passa ufficialmente sotto il controllo di Sac. “Quel che il nostro territorio ha subito è l’ennesimo scippo da parte di una classe dirigente che non ha fatto altro che lavorare in combutta con pezzi di politica ed economia dell’area etnea rendendosi artefice di un ulteriore depauperamento del nostro territorio e della nostra autonomia gestionale. Tutto ciò, oramai, è sotto gli occhi di tutti”. La deputata Campo, infine, si pone degli interrogativi. “Chi è stato nominato dalla politica ai ruoli apicali della Soaco ha sempre agito in autonomia senza mai lasciarsi trasportare dal peso e dal pressing di Catania? Siamo certi che dietro le ricorrenti crisi dello scalo di Comiso non si nasconda una ben altra strategia di indebolimento sistemico dell’infrastruttura stessa? E il Comune di Comiso, visto il mancato raggiungimento degli obiettivi stabiliti da contratto, avrebbe potuto revocare la concessione e aprire un nuovo capitolo con altri interlocutori competenti del settore? E quanto hanno inciso le scelte politiche del presidente Nello Musumeci e del deputato casmeneo Giorgio Assenza, in questi cinque anni, su quelle dell’Amministrazione comunale di Comiso? Questi gli interrogativi che circolano di bocca in bocca in provincia di Ragusa. Fatto sta che attorno a questa triste resa del territorio ibleo sembra essere calato il consueto silenzio omertoso di tanti e tanti rappresentanti politici locali, certamente più attenti a tutelare e consolidare i propri agganci elettorali, anche in questo ambito, che non a dichiarare pubblicamente come realmente la pensino. Gli unici rimasti con le mani libere di poter dire come stanno le cose sono solo i Portavoce del Movimento 5 Stelle?”.

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