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Emergenza idrica…l’opinione di Rita Faletti

Tempo di lettura: 2 minuti

Il cambiamento climatico è una minaccia per il futuro dell’umanità. Quante volte sentiamo ripeterlo e quante volte pensiamo, egoisticamente, che sì lo è ma intanto non ci riguarda perché viviamo nel presente e del futuro si occuperà chi verrà dopo di noi. I nostri figli? viene da chiedere, considerando con quanta frequenza le progenie vengano citate per motivi che attengono ai nostri interessi più che ai loro. Serve una “progettualità di lungo respiro”, lungo fino all’appuntamento elettorale successivo.  La tattica della toppa o del rimando non si attaglia ai tempi attuali. La siccità di questi giorni, in alcune regioni non piove da quattro mesi, potrebbe ripresentarsi con maggiore frequenza e a farne le spese sarebbe soprattutto l’agricoltura con ricadute sull’agroalimentare, eccellenza italiana. Il riscaldamento globale sta facendo sentire i suoi effetti e l’emergenza idrica insegna che non bisogna lasciarsi cogliere impreparati, nonostante il nostro paese sia ricco di acqua (montagne, fiumi , laghi, un sistema di canali di migliaia di chilometri)  il terreno sia permeabile e negli ultimi dieci anni la gestione del servizio idrico si sia modernizzata. Mentre però le variazioni climatiche si sottraggono al controllo umano, le misure da prendere per contrastare le conseguenze della penuria idrica possono essere migliorate e perfezionate. La statistica aiuta a farlo come la conoscenza di alcuni dati che fanno capire che il razionamento domestico e la chiusura dei rubinetti nelle ore notturne non sono la soluzione. Infatti, solo il 3 per cento dell’acqua sotto forma di piogge e scioglimento delle nevi,  è destinato alla potabilizzazione, che, per un terzo, in alcuni casi fino al 70 per cento, si disperde a causa della rete di distribuzione fatiscente per mancanza di manutenzione, in particolare nei piccoli comuni con scarse risorse economiche. Sono perdite che riguardano il danno economico mentre il cuore della scarsità idrica sono le politiche agricole e del territorio, le riforme strutturali e gli investimenti, di cui parla Giulio Boccaletti, esperto di sicurezza ambientale, in “Acqua. Una biografia”.  L’autore suggerisce soluzioni efficaci che tengono conto di alcuni dati fondamentali: le precipitazioni annue – piogge e scioglimento delle nevi – rispetto alla quantità  e ai periodi di massima intensità, e le colture in relazione al ciclo fisiologico e alle necessità idriche. Il primo dato, le precipitazioni, registra 300 miliardi di metri cubi all’anno, dei quali la metà torna in atmosfera per evaporazione diretta e traspirazione attraverso le piante, mentre l’altra metà finisce nei corsi d’acqua e nelle falde per poi raggiungere il mare. Le foreste e le coltivazioni nei campi sono le prime ad intercettarle, ma siccome la capacità produttiva si concentra nei mesi estivi, proprio quando le precipitazioni sono minime e l’evaporazione massima, si ricorre, oltre all’acqua degli invasi, a quella dei fiumi, che tendono così a seccarsi. In aprile e tra novembre e dicembre, invece, si segnalano i picchi delle precipitazioni a fronte di una capacità produttiva limitata. Si tratta quindi di compensare lo sfasamento tra necessità idrica e precipitazioni adottando soluzioni a beneficio dell’agricoltura. Servono infrastrutture, tecnologia e impianti, cioè più investimenti, e serve capitale sociale, ossia organizzazione, condivisione e regole, e istituzioni legittimate a prendere decisioni sulle scelte da fare, cosa tenere e cosa sacrificare. Un sistema di gestioni troppo locale e non sufficientemente  industriale non è in grado di rispondere a situazioni di emergenza idrica, così come un modello agrario rigido, incapace di adattarsi ai cambiamenti climatici, si rivela poco produttivo.  In conclusione, l’acqua che abbiamo va usata in maniera più efficiente,  razionalizzando la domanda piuttosto che espandendo l’offerta. L’“oro blu” è un bene talmente prezioso che nel 1995 il vice presidente della Banca Mondiale previde che le guerre del XXI secolo sarebbero state combattute per la sua conquista.

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25 commenti su “Emergenza idrica…l’opinione di Rita Faletti”

  1. @terrorista
    Bella domanda la sua! In genere il sistema di gestione dell’acqua potabile è diverso e non comunicante con quello per l’irrigazione, non so se valga anche in Sicilia. In ogni caso, non essendo a conoscenza della situazione siciliana, ritengo che quello che ho riportato sia una guida da seguire in tutto il territorio nazionale benché immagino che i problemi e gli ostacoli siano differenti da regione a regione.

  2. L’acqua come lo smaltimento dei rifiuti ormai è un grosso problema. Reti idriche colabrodo, i cittadini che lasciano serpentine aperte per lavare l’auto, invasi mai completati, ecc. Ma mi chiedo, l’Italia per tre quarti è circondata dal mare, ma non si potrebbero creare i dissalatori? Quanto meno per l’irrigazione usare acqua dei dissalatori, la mia è una domanda. Devo dire che forse per dissalare l’acqua ha un costo elevato. Ma per esempio a Dubai non piove quasi per niente, ma l’acqua non manca mai.

  3. Tonino Spinello

    Gli architetti ai tempi dei Romani erano bravi a gestire le acque e i flussi di acqua, la loro ingegneria era geniale. Come anche nell’Antico Egitto ai tempi dei Faraoni.
    Oggi con tutta la tecnologia e le intelligenze che ci sentiamo di avere, non riusciamo nemmeno a contenere lo spreco dovuto alle tubazioni vecchie e fatiscenti. Già solo con questo il 50% dell’acqua non andrebbe persa. Da oltre cinquant’anni non si riesce a rinnovare le tubazioni, è possibile? Però per passare la fibra, possiamo mettere sotto sopra una città o un paese!

  4. Verissimo quello che scrive il sig. Spinello, ecco perché in Italia non è stata cosa saggia affidarsi alla politica della terra piatta, delle scie chimiche, dei “gomblotti” e di tutte le balle che sono rifiutate nella maggior parte dei paesi civili ma accolte da un terzo ed oltre (se aggiungiamo i populisti di destra e salviniani) della popolazione italiota.
    E mentre qualcuno di spiegava di essere più onesto degli altri (oggi questa gente di fatto ha confessato che non era assolutamente così) nulla veniva fatto per migliorare i vecchi impianti, e non solo quelli idrici, ma in tutto siamo rimasti indietro, per non parlare che oggi energeticamente ci troviamo con il c…o per terra considerato che non possiamo tenere più conto della Russia.
    Quando si cercava di comprendere che le fonti energetiche tradizionali si sarebbero esaurite, e occorreva affidarsi ad altro come hanno fatto altri stati, noi “dormivamo” il sonno dei populisti.
    Grazie sig. Spinello

  5. Se non si ha conoscenza delle cause da cui scaturiscono i problemi, non si riesce a trovare loro rimedio..
    Specialmente quando non si cercano, per lassismo e per convenienza politica..
    “Ti creo l’emergenza, per poi intervenire in contingenza”..

  6. Il territorio Ibleo, con un sottosuolo ricco di acque sotterranee. sta rischiando la desertificazione…per “mal govetno” del BENE ACQUA..

  7. Le falde sotterranee si sono abbassate di diverse decine di metri..
    E si sta sperperando la preziosa “acqua fossile”..
    Ricordo il gracidiare delle rane a Cava Ispica, ove l’acqua sorgiva di Baravitalla emergeva ed alimentava gli invasi a servizio degli orti..

  8. Bisogna VIETARE l”irrigazione diurna per aspersione a pioggia..
    È uno spreco enorme di acqua ed energia..
    Con temperature oltre i 30°, e con una leggera ventilazione, EVAPORA più della metà dell’acqua..
    Con temperature oltre i 35/40 ° vanno persi il 70% ed oltre dell’acqua emunta..

  9. Appropriate forme di irrigazione, e di contenimento e raccolta..ci permetterebbero lussureggiante forme di coltivazioni (Israele DOCET )…
    Assistiamo. viceversa una corsa sfrenata versa la desertificazione..

  10. Da SUBITO istituire lezioni contro lo spreco dell’acqua, nelle scuole dell’obbligo..

  11. SuxMario informato, mesi prima, dell’EMERGENZA Siccità. non ha preso provvedimenti.
    Forse avrà in testa una qualche altra forma di restrizione?
    Magari qualche incarico speciale a qualche Generale?
    Emergenza Covid + Emergenza Guerra + Emergenza Energetica + Emergenza Siccità + Emergenza Cavallette = Un modo come un altro per amministrare in CONTINGENZA.

  12. Arriva arriva!
    “Emergenza Meteorologica”.
    Dopo tanto intenso caldo, arriveranno bombe di “idrometeore”.

  13. Certo che, sux Mario era stato informato da lei mesi prima che sarebbe arrivata la siccità, poteva farsi mandare due camion d’acqua dalla Russia. Oggi lo ha informato che poi arriveranno le piogge ed a gennaio anche la neve? Io metterei lei al posto di sux Mario, che ne dice? Lei certo che è molto più attento di tutti, ma che bravo.

  14. @ Vincenzo;
    È incorreggibile e pure zon….come tanti modicani ignoranti..
    A che l’e servito cambiare nickname?
    E rimasto quello di pri.a.

  15. Ma certo Vincenzo, il Mario doveva provvedere, doveva fare riempire i serbatoi, solo che abbiamo un incapace al governo, il modicano furbo che la insulta avrebbe saputo bene cosa fare. Pazienza, i migliori ce li abbiamo noi a Modica ma non lo sappiamo.
    Ora ha fatto un’altra grande profezia, certo che, ora arriveranno le idrometeore, ma le ho cercato su wiki e ancora non ne sanno niente, certo che se arrivano le piogge e le inondazioni sarà una bella sorpresa, solo “certo che” avrebbe potuto pensare a questo.
    E comunque Vincenzo o nzulu, non faccia arrabbiare certo chè, altrimenti la sommergerà non solo di acqua ma anche di insulti a lei ed a tutti i modicani ignoranti come vi definisce, spero di non essere anche io in quella lista, ma eventualmente me ne farò una ragione, un saluto Vincenzo e stia sereno.

  16. @ Ai compari Vincenzo e Pippo:
    Il Vs suxMario, mesi fa ha riceuto un dossier preventivo sulla siccità.
    Mai preso in considerazioni, aveva altro da fare.
    Tra cui l’eliminazione dell’avversario Conte, scatenando il bibitaro.

  17. Siete ignoranti!
    Ovvero non siete a conoscenza, o vi fa comodo non riconoscere che suxMario non ha preso in considerazione il dossier sulla siccità che degli scienziati gli avevano consegnato.

  18. Lo stesso dicasi del vostro non voler riconoscere l’azione becera e meschina dell’ aver usato il bibitaro per far fuori il Conte..
    Documentatevi, ignorantoni!
    .

  19. Certo che, abbiamo capito, ma non abbiamo capito se doveva fare la danza della pioggia.
    Ma lasci stare con ste’ storie di ignorantoni o non a conoscenza, fa ridere già così, lasci perdere, sappiamo tutti che lei è un super dotato, ma non super dotato per motivi nascosti, ma super dotato perché ha una gran dote di sapienza ed intelligenza che noi comuni mortali non abbiamo, ok super intelligentone?

  20. @ R.Faletti;
    Aspettiamo un articolo appropriato su quanto è accaduto sulla telefonata del premier a Grillo..

  21. @Pippo:
    NOSTALGHIA ? ?

    “cu lascia a veccia ca nova . . sapi chi lassa e nun sapi chi trova”..
    Vada a farsi consolare…

  22. E’ un modo per non fare soffrire il m5s. Se Grillo stacca la spina a Conte, il movimento non soffrirà e se ne andrà in paradiso, e tutti si ricorderanno di loro, si ricorderanno degli honesti che hanno cambiato l’Italia.
    Terrorista guardi l’aspetto positivo delle cose, non vede che i grillini si stanno sbranando a vicenda, ho visto le lacrime della Taverna dopo aver attaccato il garante padrone Grillo, e poi Di Majo è andato con i poteri forti, Di Battista non vuole Conte, ma non vede come soffrono, terrorista, un po’ di pietà umana per favore.
    Draghi li voleva solo aiutare, cosa può fare di più, vuole che somministri cure palliative solo per tenerli ancora in vita a succhiare stipendi, sti insuperabili honesti.
    Terrorista, purtroppo bisogna vedere le cose oltre l’apparenza, purtroppo, la saluto.

  23. Francesco Azzarelli

    Ogni uno con le proprie esperinze. Non esiste un emergenza cosi’ tarda come la nostra. a Distanza di due mesi to’ manca l acqua. Ce’ emergenza idrica scatta prima che venga amancare l acqua..ma dove viviamo…Prevenzione mai fatta le tubature ogni falla scoperta e’ il pretesto per rinnovare un tratto di impianto. Da Falla by Bar Fucsia bene..hanno riparato il tubo 100 volte ma mai rinnovato. Viaggia a tre cm sotto l asfalto. Qui si parla il politichese si vanta la conquista le coppe il teatro..ma nella vita di ogni giorno siamo ignoranti ed egoisti da fare vergogna piu’ di una padella bovina fumante.
    Qualsiasi argomento…si tratta. Certo per fortuna siamo orgoglioni ed invece di abbassare la testa..abbassiamo gli occhi.
    Gli enti preposti chiamano emergenza e si finiscce di scherzare con l acqua..esistono prestampati che consigliano le abitudini per ogni genere di emergenza. Qui’ abbiamo bisogno di educazione.

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