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Giovane di Isernia salvato a Modica. Voleva lanciarsi dal Ponte

Tempo di lettura: 2 minuti

Una volante del commissariato di P.S.  e una della polizia locale di Modica hanno salvato un giovane di Isernia ma residente a Santa Croce Camerina che stava per lanciarsi dal viadotto sull’Irminio. L’interessato era arrivato in moto sul posto. La presenza del mezzo aveva insospettito un automobilista che aveva lanciato l’allarme.  Alla vista delle pattuglie il giovane ha tentato di scavalcare la ringhiera ma i quattro agenti aiutato da un passante sono riusciti ad afferrarlo appena in tempo per evitare l’insano gesto. È stato poi chiesto l’intervento per trasferire l’interessato all’ospedale di Ragusa.

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12 commenti su “Giovane di Isernia salvato a Modica. Voleva lanciarsi dal Ponte”

  1. la rete dovrebbe essere alta due metri e inclinata verso l’interno, allo stato attuale non rispetta le normative.

  2. Graziano Blando

    O mio Dio, ho perso un fratello in questo insulso modo. Bisogna montare le barriere inclinate verso l’interno come sul ponte “Guerrieri”, dove non accadono più di queste orribili cose. Vi prego, è un dramma per le famiglie.

  3. Frsnco Spinelli

    Oggi sono sempre piu’ frequenti I tentativi in tal senso, occorrono interventi ad ampio effetto

  4. Una persona escogita di gettarsi giù da un ponte non perchè la rete non è a norma, ma perchè sta vivendo un forte disagio nella sua vita. Si è vero…: probabilmente se venisse eretta una rete a norma ci sarebbe qualche suicidio in meno in virtù del fatto che altri metodi sono ben più noiosi da progettare e ci vuole anche più tempo per architettarli, quindi in tale arco di tempo probabilmente la volontà di farla finita vien meno…
    Una persona “salvata”… viene inviata in ospedale per un tso… ma mica quella persona è matta, magari è solamente consapevole del suo inconsistente futuro. Ricordo di una persona “salvata” perchè non aveva un lavoro, non sapeva come campare, si sentiva senza dignità. E’ stata poi arrestata per furto dopo pochi mesi. Quindi… il problema non è salvare la persona sul momento, e vederla come un “mischinu si vulia jttari”… ma comprenderla ed aiutarla. Verrà fatto? Si spera.

  5. La rete è bassa, ok… non ha la parte finale inclinata verso l’interno, ok… lascia comunque un sorriso amaro il fatto che vi siano persone che si intestardiscono sulle mancanze delle infrastrutture, che per carità ci sono, e non cercano minimamente di capire perchè accadono certe cose.
    Il suicidio, a volte, e capisco che è brutto a dirsi e non è certamente una cosa da lodare, una scelta meditata e ponderata… malamente dirà qualcuno, e ok… ma una persona decisa a farla finita lo farà comunque, in un modo o in un altro.
    Molte persone si buttano da un ponte, e non si impiccano in casa o in garage, perchè non vogliono lasciare ai propri cari l’orribile ricordo di se stessi penzolanti. La rete non è a norma? Giusto, ragione… ma meglio una rete non a norma che aprire la porta di casa e non dimenticare per tutta la vita la vista di un corpo appeso ad un cappio.
    Detto questo ben venga il rifacimento, a norma, della rete… ma non facciamone un capro espiatorio.

  6. Bisogna trovare i rimedi e andare avanti, anche se un ambulanza ti bloccasse la strada, fuor di metafora : che cosa è successo in via calamezzana? All’ imbocco in corso san Giorgio, per svariati minuti da sembrare un ‘ora e essere accaduta una disgrazia , ha sostato un’ ambulanza, grande. Sarà stato il caldo! Ma nell’indifferenza generale dei più , turisti e residenti, mi è sembrata essere accaduta qualcosa di grave a qualcuno, ma nei molteplici quotidiani online non ho trovato niente. Ecco indifferenza è la parola chiave, per spiegare in generale il malessere dei giovani d’oggi, l’indifferenza porta alla solitudine, surrogata a volte con la voglia spasmodica di protagonismo, …ma cosa è successo…..

  7. Condivido il suo pensiero Mabbasta, ha perfettamente ragione. Viviamo in un mondo nel quale tutti devono trovare colpe e colpevoli per sentirsi tranquilli, ogni cosa deve produrre colpevoli ed anche in una scelta assolutamente drastica, deprecabile di qualcuno, si deve trovare un colpevole e magari accusare tutto il mondo.
    Siamo diventati un popolo di giudicanti, in tutti i campi, nessuno riesce a vedere quanta presunzione esiste in questo comportamento.
    Un pensiero deve andare “invece” a coloro che quelle scelte hanno fatto e pregare per loro, cercare di comprendere come a volte ciò che possiamo fare è di essere cordiali, rispettosi ed amare il prossimo che non conosciamo, poichè, chiunque interiormente potrebbe trovarsi in difficoltà, ed alle volte anche una buona parola espressa inconsapevolmente potrebbe cambiare il corso degli eventi e salvare una vita.

  8. @franzalpha: non sarà che qualcuno è venuto alle mani!??? ieri sono passato per la via suddetta e ho visto due litigare , uno corpulento e con gli occhiali ha afferrato un altro . Da quello che ho potuto comprendere, uno voleva malmenare l’altro perché si era rivolto all’autorità per questioni di parcheggio. Non so come si è evoluta la situazione, ma non mi è sembrata un fuoco di paglia, al contrario alimentata da ragioni del contendere importanti.

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