
O vi convertite all’islam o vi giustizieremo. La formula ricorrente usata dai miliziani dell’Isis per convincere gli “infedeli” di tutte le religioni, esclusa la loro, a seguire i dettami della sharia. Lo sgozzamento era assicurato a chi non voleva sottomettersi. La Russia teme la Nato e i suoi metodi, “L’Occidente ci impedisce di esercitare la nostra politica estera”, è l’ultima boutade di Lavrov, intendendo per politica estera l’invasione premeditata e ingiustificata dell’Ucraina, che, secondo il capo del Cremlino, non esiste come entità statuale autonoma perché, sempre secondo il capo del Cremlino, non esiste una lingua ucraina e non esiste una cultura ucraina. L’Ucraina è un’entità astratta e come tale, il suo vicino, con la benedizione del patriarca di Mosca Kirill, ha il diritto di esercitare la propria politica estera come gli pare, cioè come abbiamo visto tutti, compresi quei paraculi dei pacifisti. Dunque, l’aggressione con stragi e furti, dall’elettrodomestico al grano alla nave di un armatore italiano, sono ammessi come normali pratiche che regolano le relazioni con gli altri paesi, in particolare quelli che non esistono. Se non fosse per i morti ucraini, verso i quali è naturale provare sentimenti di vera compassione e fare il possibile perché chi continua a combattere difenda la libertà propria e dell’Ucraina, senza escludere l’invio di altre armi, sarebbe da ridere in faccia a Putin e ai suoi scagnozzi che alzano il livello delle minacce e degli insulti rivolti all’Occidente. Razov, l’ambasciatore russo in Italia convocato dalla Farnesina per aver accusato i politici italiani di bassa moralità, ha insistito sulla propaganda antirussa nel nostro paese. Intrappolato nella bolla di menzogne propalate dalla sua Russia, è lontano persino dalla percezione del ridicolo che le sue parole suscitano. Chi è abituato a mentire identifica la menzogna con la verità. Ieri, il comandante in seconda del Cremlino, Medvedev, ha sbottato: “Odio gli occidentali bastardi e degenerati e farò di tutto per farli scomparire”. Finalmente, la Russia si è rivelata per quello che è: uno stato terrorista. Vediamo se quel pollo di Salvini avrà ancora il coraggio di dire castronerie imbarazzanti e indossare impunemente la maschera del pacifista. La passione per Putin, che non ha mai smentito, e la passione per la pace, non possono coesistere, a meno che la seconda non sia una protesi finalizzata alla solita meschina raccolta di voti.