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L’Ungheria respinge piano di sanzioni UE contro petrolio russo

Tempo di lettura: 2 minuti

Oggi Orban, presidente dell’Ungheria, ha affermato  che le proposte dell’Unione europea di limitare le importazioni di petrolio russo non offrono alcuna garanzia per la sicurezza energetica  del suo Paese. Lo ha detto dopo che Ursula von der Leyen ha chiesto il divieto delle importazioni di petrolio russo entro la fine del 2022. Il portavoce del governo ungherese Zoltan Kovacs ha affermato che il suo paese non vede piani all’orizzonte su come gestire una transizione. “Non vediamo alcun piano o garanzia su come potrebbe essere gestita una transizione basata sulle attuali proposte e su come sarebbe garantita la sicurezza energetica dell’Ungheria”, ha affermato Kovacs. In merito al piano di sanzioni presentato dalla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, il Cremlino ha commentato che sta osservando il processo di preparazione del sesto pacchetto di sanzioni dell’Ue contro la Russia, calcolando una varietà di scenari. Dmitry Peskov, addetto stampa della Presidenza russa, ha osservato che “stiamo calcolando una serie di opzioni contro le importazioni di petrolio nell’UE)”. Secondo Peskov, i paesi che cercano di danneggiare la Russia imponendo sanzioni saranno costretti a pagare un prezzo più alto; nella fattispecie per gli europei il costo energetico aumenterà giorno dopo giorno. “In generale, se parliamo del campo delle sanzioni, delle aspirazioni sanzionatorie di americani, europei e di altri paesi, allora questa è un’arma a doppio taglio”, ha commentato. “Cercando di farci del male, devono anche pagare un prezzo molto alto, e lo stanno già facendo” ha affermato il portavoce del Cremlino. Presentandosi davanti al Parlamento europeo a Strasburgo, in Francia, Ursula Von der Leyen ha invitato i paesi membri dell’UE a diminuire gradualmente le importazioni di petrolio greggio entro i prossimi sei mesi e i prodotti più raffinati entro la fine dell’anno. “Ci assicureremo di uscire dal petrolio russo in modo ordinato, in un modo che consenta a noi e ai nostri partner di garantire rotte di approvvigionamento alternative e ridurre al minimo l’impatto sui mercati globali”, ha affermato la Von der Leyen. Il capo del Dipartimento per la cooperazione economica del ministero degli Esteri russo, Dimitri Birichevski ha sottolineato che Mosca si riserva il “diritto di inasprire misure speciali in caso di aumento della tensione nell’area”,  in una dichiarazione al quotidiano Rossiskaya Gazeta.

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4 commenti su “L’Ungheria respinge piano di sanzioni UE contro petrolio russo”

  1. Tonino Spinello

    Dott. Ruzza,
    Mi spiace che non si sottolinea il fallimento e l’infantilismo totale della Ue.
    L’Italia (del suo governo non degli Italiani) è asservita alla Ue in quanto di sua proprietà, garantita da Draghi che funge da caporale e quindi esercita la sua professione di caporalato. La Ue asservita all’America di Biden con l’Alzheimer (quindi al globalismo esoterico) che vuole portare la guerra in Europa. E tutto questo per difendere gli interessi delle famiglie Biden, Obama, Clinton, Busch e degli illuminati che ci stanno dietro. CIA, MI6, e Mossad compresi.
    Sorprendendomi e non poco, ha detto bene il Papa: “La Nato è come un cagnolino che abbaia alla porta”! Poi ha chiesto un incontro con Putin. Che il pampero argentino abbia avuto una sorta di illuminazione non lo so. Fatto sta che tacitamente e non reso pubblico, si è recato all’Ambasciata Russa a Roma. Con chi si è incontrato e cosa si sono detti, non si sa, ma è facile intuire che qualche equilibrio internazionale sia alla fine.
    Tutto questo mi ricorda una frase di Cicerone: “Più la caduta di un impero è vicina più le leggi sono folli”.
    Come si può essere cosi folli da sanzionare chi potrebbe garantire la mia sopravvivenza? Se ho le alternative lo posso capire, ma se non ne ho, che senso ha esasperare le cose tra l’altro contro una nazione che ci è stata sempre amica? O quantomeno non ostile. Alla fine, ma cosa ci ha fatto a noi la Russia? Perché la devo odiare?

  2. signor Spinello,
    ci sono tue tipi di informazione, una sui fatti reali (l’invasione russa, le morti e le distruzioni) un’altra su una realtà parallela che potremmo certamente definire inventata ad arte (l’uomo non è mai stato sulla Luna, Hitler era ebreo, e tutta colpa degli Stati Uniti e della Nato ecc..) creata dalla propaganda di paesi che hanno tutto l’interesse a diffondere fake news. Per quanto concerne l’Ungheria, Orban dice che quello che succede in Ucraina non sono fatti suoi e che lui pensa solo all’approvvigionamento di gas. E’ ora di finirla di parlare di democrazia, diritti del popolo, potere al popolo, quando difronte alla tragedia che sta investendo un popolo indipendente e sovrano, ci voltiamo dall’altra parte perchè ci fa comodo. Lecchiamo il fondo schiena a Putin, come fanno Salvini, Conte e una parte della sinistra sperando solo di tornare al governo. Questo è l’onore dell’Italia.

  3. la verità, sempre

    Spinello, lei farnetica! Cortesemente, faccia solo dolci e li porti al suo amato Putin, quello che la farebbe pisciare nel collo di una bottiglia!

  4. Si chiude il cerchio: sovranisti, populisti e qualunquisti (molti in Italia fra leghisti, grillini e grillo-comunisti, pacifisti dalla parte di Putin e comunisti antisistema) sono con Putin, noi siamo dall’altra parte, dalla parte della democrazia, continuo a sostenere che, chi non è interessato alla democrazia non si capisce perché deve restare, la libertà è anche quella di rientrare dove ci si trova bene.
    Signor Giannino Ruzza, a tanti i fatti reali non interessano, si costruiscono i fatti che servono a puntellare tesi strampalate, leggasi propaganda.

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