Oggi 16 aprile, vigilia di Pasqua, si commemora la Giornata internazionale contro la schiavitù minorile in omaggio al ragazzo pachistano Iqbal Masih, assassinato il 16 aprile 1995 per essersi opposto alla schiavitù subita fin dalla tenera età. Tutti i bambini del mondo, senza eccezioni, hanno diritto a una vita sana, a un’istruzione di qualità e a essere protetti contro ogni tipo di abuso e violenza, indipendentemente da dove sono nati, dal colore della pelle o dalla condizione economica. Tutti i bambini hanno gli stessi diritti. Tuttavia, questa realtà non si realizza poiché si stima che almeno 400.000.000 di minori nel mondo vivano in schiavitù , di cui 168.000.000 lavorano e 85.000.000 lo fanno in condizioni pericolose. Questa situazione è in aumento in tutto il mondo, ed è dovuta alla complicità o alla passività dei governi, ai conflitti armati, alle ondate migratorie che mettono i bambini in una condizione vulnerabile. I paesi in cui questo flagello è più diffuso sono: Eritrea, Somalia, Repubblica Democratica del Congo, Myanmar, Sudan, Afghanistan, Pakistan e Zimbabwe. Ad esempio in Congo, la violenza fa da sfondo nella vita quotidiana dei suoi abitanti, motivo per cui i bambini sono reclutati da parte di gruppi armati, ma anche costretti dalla carenza di cibo. Inoltre, l’alto costo dell’istruzione fa sì che i genitori decidano di costringere i minori a trascorrere la giornata nei giacimenti minerari, alla ricerca di ghiaia o rame per poter generare reddito. Anche la Somalia considerata uno dei paesi più poveri del mondo, sta vivendo un conflitto armato. Un bambino somalo su due è costretto a lavorare per soddisfare i propri bisogni e quelli della propria famiglia. Qui, il lavoro minorile di solito consiste nello svolgere le faccende domestiche o di aiuto nel confezionamento di prodotti nelle aziende. Infine cito l’Afghanistan. Nel paese asiatico per motivi culturali le donne non possono lavorare fuori casa, i bambini sono costretti a lavorare come venditori ambulanti, portatori d’acqua, raccoglitori di cartone, lustrascarpe, assistenti di taxi, domestici o commessi. Nei paesi succitati, questa triste realtà contro i bambini viene mostrata con crudezza, quindi è necessario che il mondo intero si attivi per sradicare questa penosa situazione. Molti bambini subiscono conseguenze fisiche e psicologiche che dureranno tutta la vita.
- 17 Settembre 2024 -