
Dopo 40 anni, a Comiso si è tornati a manifestare per la pace. In corteo associazioni, sindacati, istituzioni, forze politiche e religiose, sulle orme di quella “grande coalizione sociale” che nel 1982 venne cucita da Pio La Torre.
Il corteo partito dal Parco Baden Powell ha raggiunto Piazza Fonte Diana. Presenti, insieme al sindaco di Comiso Maria Rosa Schembari; il segretario nazionale di Sinistra italiana, Nicola Fratoianni; il presidente della Commissione regionale antimafia, Claudio Fava; il segretario generale Cgil Sicilia, Alfio Mannino. Insieme alle tantissime persone giunte da tutta la Sicilia, c’era anche il monaco buddista Gyosho Morishita, arrivato a Comiso nei primi anni 80 per partecipare e promuovere le manifestazioni pacifiste.
In migliaia si sono dati appuntamento a Comiso per chiedere la pace, oggi come 40 anni fa, nel nome di Pio La Torre, mettendo insieme rappresentanti del mondo del lavoro, associazioni antimafia, cooperazione, società civile, istituzioni.
Tutti uniti dalla necessità di scendere in piazza non solo per onorare la memoria della storica marcia del 1982, ma per chiedere la fine della guerra in Ucraina. “Dobbiamo fare fuori la guerra dal nostro futuro, la mia generazione pensava di averla cancellata – ha detto dal palco della manifestazione Vito Lo Monaco, presidente del Centro studi Pio La Torre – 40 anni fa eravamo qui, a Comiso, in un grande movimento unitario contro l’installazione dei missili Cruise e il Patto di Varsavia. Oggi, come allora, qui si sono dati appuntamento associazioni di ogni tipo, studenti, sindacati, sindaci, rappresentanti religiosi, buddisti e islamici per ribadire un no compatto alla guerra in Ucraina. Solo con la pace si possono garantire democrazia e libertà e sconfiggere le mafie, le uniche a beneficiare dei conflitti e del riarmo”.













