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D’Antona: ” I debiti del Comune di Modica”

Tempo di lettura: 2 minuti

    “Abbate continua a trasferire ai futuri amministratori il peso di spese non indifferenti che si vanno ad aggiungere ai cento milioni di euro di debiti con lo Stato”. Lo sostiene Vito d’Antona di Sinistra Italiana facendo riferimento a due  recenti deliberazioni dalle quale emerge  che il Comune di Modica, nel solo anno 2021, ha maturato un debito non pagato alle scadenze per canoni e consumo di energia elettrica costituito da ben 1.367 fatture non pagate per un importo complessivo di oltre un milionesettecentomila euro.

      “Di fronte ad una richiesta di approvazione di cessione di credito – dice D’Antona – la Giunta non contesta il debito maturato e, appellandosi ad un cavillo, decide di rifiutare la cessione del credito, senza indicare quando pagherà, facendo legittimamente presumere, come è ormai prassi, il rinvio ad un tempo indeterminato e a carico dei futuri amministratori.

      Se non è così, Abbate informi i cittadini quando intende estinguere il debito.

      Con un’altra deliberazione l’amministrazione comunale, dopo non avere adempiuto al pagamento per anni della quota parte delle spese annuali di funzionamento dell’Ato Idrico di Ragusa, e dopo una prima transazione approvata e non eseguita l’anno scorso, e al fine di evitare il commissariamento del Comune, approva in tutta fretta una transazione dal costo di 652.788,11 euro in due rate annuali, di cui una entro il mese di aprile 2023.

      Se è vero che Abbate si dimetterà a maggio per candidarsi in una ancora non definita lista per le elezioni regionali, questi provvedimenti dimostrano come dietro i quotidiani slogan propagandistici preelettorali esiste una gravissima crisi finanziaria senza precedenti, i cui effetti graveranno sui bilanci comunali e sull’attività dei prossimi amministratori.

      Prima di dimettersi, Abbate spieghi ai cittadini come sono stati utilizzati in questi nove anni gli oltre cento milioni di prestiti ottenuti dallo Stato, proprio per estinguere i debiti”.

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6 commenti su “D’Antona: ” I debiti del Comune di Modica””

  1. Purtroppo questa amministrazione, fotocopia della precedente, lascerà un debito enorme che i modicani onesti dovranno pagare. Cerchiamo di ricordarcelo quando siamo dentro l’urna a votare.

  2. Certo che . .

    Lo zar non ha intenzione di dare conto del suo operato a nessuno, neppure alle Procure ( tra l’altro sono rari gli interventi accertatori )
    Lui ed i suoi oligarchi sembrano al sicuo da azioni giudiziarie varie.
    Tra l’altro l’uscita amministrativa anticipata per la corsa a Sala d’Ercole mette lo zar al sicuro.
    Cosa diversa è la gestione amministrativa post zarista, dell’immenso debito lievitato a ben poco inferiore ai 200 milioni.
    Certo potrebbe arrivare una qualche condanna per Danno Erariale all’amministrazione zarista..
    Ancora poche settimane ed avremo modo di conoscere cosa emergerà dalle scartoffie di palazzo S.Domenico.

  3. NON SI PREOCCUPI SIG.D’ANTONA ….TANTO LEI NON SARA’ PIU’ AMMINISTARTORE DI MODICA. SI RILASSI E SI GODA LA SUA ” MERITATA PENSIONE”. A TORTO O A RAGIONE CERTI PERSONAGGI E CERTI MODI DI FARE POLITICA SONO STATI CESTINATI DALLA STORIA.ABBRACCI LA RASSEGNAZIONE!

  4. Fortunatamente “forse”(è d’obbligo visto l’andazzo di questi anni) le elezioni saranno 6 mesi più tardi, in questo lasso di tempo speriamo che usciranno fuori le verità (scomode), oltre che i tanti debiti accumulati che andranno a ricadere inevitabilmente sulle spalle di noi poveri ed inconsapevoli cittadini, le varie imprese non pagate, ecc, ect, ect..
    Gli organi di controllo arriveranno in tempo? La Corte dei Conti riuscirà ad arrivare a capo di qualcosa.
    Mhaa!!!!

  5. sono curioso di vedere il prossimo Sindaco. Ma già hanno messo le mani avanti. Sarà colpa del precedente….. Bla…. Bla… Bla… La solita storia che si ripete ogni volta, da decenni. Sono dieci anni che il comune deve andare in dissesto, arriva il commissario ecc ecc. Invece siamo a fine dei due mandati. Votato dal popolo. Al contrario di chi sta a Roma.

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