
La Guardia di Finanza, unitamente ai funzionari dell’Agenzia delle Dogane – SOT di Pozzallo, ha individuato e sottoposto a controllo un catanese che, alla guida di un autoveicolo appena sbarcato dal catamarano veloce proveniente da Malta, è stato trovato in possesso di circa 500 mila euro in banconote di diverso taglio, non dichiarate.
Durante le ordinarie operazioni di identificazione, i finanzieri della locale Tenenza, insospettiti dall’atteggiamento schivo ed ansioso del soggetto, hanno effettuato un’ispezione del veicolo
e dei bagagli individuando un trolley visibilmente pesante successivamente rivelatosi essere colmo di blocchetti di banconote da diverso taglio cautelati con buste di cellophane per il
sottovuoto e non dichiarati al momento del fermo.
Date le circostanze e considerato anche che il conducente del mezzo non ha saputo fornire valide spiegazioni che giustificassero il possesso di una tale quantità di danaro, i finanzieri hanno deciso di eseguire un controllo più approfondito anche con l’ausilio dell’unità cinofila “Aquila” del Gruppo della Guardia di Finanza di Siracusa che da subito ha mostrato particolare interesse verso il portabagagli concentrandosi con particolare attenzione sulla ruota di scorta, al cui interno sono state rinvenute, abilmente occultate nella camera d’aria e cautelate col medesimo packaging, altre banconote.
Al termine delle complessive operazioni, i finanzieri ed i doganieri hanno sottoposto a sequestro 237.950,00 euro.
Di fatti, non avendone dichiarato il possesso, il soggetto si è reso responsabile della violazione amministrativa disciplinata dall’art. 6 del D. Lgs. 195/2008 (norma attuativa il
regolamento comunitario in materia valutaria) per la quale è previsto il sequestro in misura pari al 50% dell’importo eccedente la soglia massima consentita di 10.000 euro.
La quota di denaro cautelato è garanzia del pagamento da parte del trasgressore della sanzione che sarà poi comminata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.














1 commento su “Pozzallo, sequestrati 500 mila euro celati in pneumatico”
Chissà a chi erano indirizzati, e quali motivazioni ci stanno dietro, o meglio quale reato insiste?