
Sul sito istituzionale del Comune di Ragusa è stata pubblicata l’Ordinanza sindacale n. 1155 a mezzo della quale, su tutto il territorio comunale, è fatto divieto di vendita di qualsiasi tipo di oggetto, souvenir, gadget che inneggi o semplicemente richiami “in termini positivi”, in qualunque modo e forma, alla mafia ed alla criminalità organizzata in genere.
Il provvedimento scaturisce da un atto di indirizzo del Consiglio Comunale riguardante la materia, e dalla considerazione che il Comune di Ragusa, come indicato nello Statuto dell’Ente, si impegna ad adottare tutti gli atti necessari promuovere una cultura democratica e antimafiosa oltre al fatto che deve essere continuamente a totalmente contrastato ogni tipo di atteggiamento anche di mera indifferenza nei confronti della cultura mafiosa promuovendo iniziativa culturali, sociali ed amministrative idonee ad eliminarle
Nell’ordinanza emanata si rileva altresì che nell’intero territorio siciliano sono vergognosamente presenti “linee commerciali” di prodotti, tipo souvenir e gadget in cui, talvolta in modo indiretto e subdolo, talvolta esplicitamente, viene miticizzato o esaltato il personaggio mafioso o il fenomeno mafioso, la cui vendita nel territorio comunale di Ragusa, con apposita ordinanza, viene vietata.
4 commenti su “Ragusa. Divieto di vendita oggetti che richiamano mafia e simili”
Vi siete dimenticati di dire: “Sono esclusi politica e politici”!
Non è con questi teatrini che si combatte la mafia. La mafia si combatte creando lavoro, persone preparate in quel lavoro, non raccomandati, cioè lavorare per meritocrazia, non per raccomandazione. Stessa cosa per i titoli di scuola. Fare leggi è regole giuste, la giustizia dalla parte dei giusti, non dei disonesti. Far rispettare le regole anche per parcheggiare un’auto, il menefreghismo, la strafottenza nel prossimo, pure questa è mafia. insegnare a scuola il codice civile. Ricordate che la mafia a mille modi per mimetizzarsi. Ruolo fondamentale che dovrebbero i genitori in primis.
Osservazione acuta caro Gino, la vera mafia sono la disparità e l’ingiustizia sociale nonché, aggiungo io, il fatto stesso che ciò venga ipocritamente tollerato dal popolo. In questo dannato paese la gente dovrebbe essere in piazza a manifestare ( per cose serie) quasi quotidianamente, invece che di rado per delle MINCHIATE e fare casino. La verità piaccia o no, è che siamo un grande popolo dalle enormi potenzialità e qualità a tutto tondo, ma è altrettanto vero che malcostume e malaffare sono saldamente a corredo del nostro DNA.
A Essequattro, esatto, ha scritto benissimo, il malaffare è nel DNA del popolo italiano, è di chi lo governa. Non si muove una foglia senza lucro.