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Ragusa. Celebrata ieri la giornata Anmil

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Lo slogan della 71ª edizione della Giornata Anmil per le vittime degli incidenti sul lavoro è stato il punto di riferimento principale dell’intera giornata di ieri anche a Ragusa dove si sono svolte varie iniziative. “Ne valeva la pena? Non lasciamo rimpianti a chi resta” il claim della manifestazione indetta sotto l’alto patronato del presidente della Repubblica, con il patrocinio di Rai per il sociale e la media partnership della Tgr della Rai e, per quanto riguarda il capoluogo ibleo, anche il patrocinio del Comune di Ragusa. Tre sono stati i momenti principali della giornata: in mattinata, la messa in suffragio dei caduti sul lavoro tenutasi nella cattedrale di San Giovanni Battista e officiata dal parroco della cattedrale, don Giuseppe Burrafato; subito dopo, la deposizione di una corona di alloro all’altare monumento di viale del Fante. Quindi, a mezzogiorno, la cerimonia civile al Giardino Rosa. L’iniziativa è stata presieduta dal presidente territoriale Anmil, Maria Agnello, con la partecipazione delle massime autorità e personalità politiche, civili e militari del territorio: dal prefetto di Ragusa, Giuseppe Ranieri, al sindaco di Ragusa, Peppe Cassì, con l’assessore Giovanni Iacono e i consiglieri comunali Mario D’Asta e Raimonda Salamone, oltre all’assessore Iuliana Schuller del Comune di Ispica, dal questore Giusy Agnello al comandante provinciale dei carabinieri Gabriele Gainelli oltre che ai rappresentanti della Guardia di finanza. Presenti anche i deputati regionali Stefania Campo, Giorgio Assenza e Nello Dipasquale oltre al presidente regionale Nino Capozzo e ai componenti del consiglio territoriale Anmil. Toccante, durante la cerimonia in viale del Fante (caratterizzata dalla benedizione impartita dal sacerdote Giorgio Occhipinti, direttore dell’ufficio diocesano per la Pastorale della salute) la testimonianza di un lavoratore extracomunitario che ha dovuto fare i conti, in passato, con un brutto incidente sul lavoro che lo ha lasciato invalido. “La crisi economica e la ripartenza delle attività produttive rappresentano un terreno insidioso per la sicurezza dei lavoratori – ha affermato il presidente territoriale Maria Agnello – e lo dimostra la nuova impennata di incidenti a cui stiamo assistendo. Il bilancio infortunistico di questo 2021 è addirittura peggiore rispetto agli anni pre-pandemia. Come dieci anni fa, ancora oggi, ogni giorno, mediamente tre lavoratori rimangono vittime di infortuni mortali, per non parlare di coloro che muoiono dopo anni di lunghe sofferenze nel più assoluto silenzio dei media, i cui numeri sono ben 5 volte superiori”. I numeri parlano chiaro. Sono state 9 le vittime di incidenti sul lavoro in provincia di Ragusa, da gennaio ad agosto del 2021: tre in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Solo la provincia di Palermo, con 10 vittime, ha superato quella iblea in Sicilia. 1344 gli incidenti sul lavoro denunciati: lo 0,8% in meno dello scorso anno. Numeri che necessitano certamente di approfondimento e di grande attenzione da parte di tutte le parti in causa.

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