
Il prossimo 22 settembre, a New York, si svolgerà la conferenza mondiale di Durban contro razzismo, discriminazione, xenofobia e intolleranza. L’evento, alla sua terza edizione, ha come obiettivi l’esame e le proposte di risoluzione nei casi di razzismo e discriminazione in base all’appartenenza etnica, culturale o religiosa, che siano ostacolo alla tolleranza e alla convivenza pacifica tra i popoli. Nobili propositi se non fosse che ad occuparsene è l’ONU, l’Organizzazione delle Nazioni Unite, i cui orientamenti e operato hanno causato più di qualche dubbio sull’efficacia nel raggiungimento dei risultati, nonché sull’applicazione del principio di imparzialità al quale l’organizzazione dovrebbe ispirarsi. A tale proposito, e a conferma dei legittimi dubbi, ricordo il comportamento ambiguo tenuto da Ghebreyesus, direttore generale dell’OMS , l’agenzia delle Nazioni Unite specializzata per le questioni sanitarie, sulle responsabilità cinesi nella diffusione del Covid-19. E a chi se ne fosse dimenticato, che Ghebreyesus fu eletto grazie al sostegno del Dragone. Quindi, aspettarsi che l’ONU agisca in ossequio ad un presunto spirito di equidistanza nei confronti di ognuno dei 192 Paesi che ne fanno parte, sarebbe come affidare a ladri professionisti la custodia dei tesori di Topkapi. La prima conferenza di Durban, svoltasi nella città sudafricana nel 2001, si trasformò infatti in festival dell’antisemitismo. Nella bozza finale della Conferenza, Israele fu definito dal Forum delle ong “stato di apartheid e razzista” e accusato di genocidio. Una smaccata istigazione al boicottaggio e all’odio contro l’unica democrazia del Medioriente, contro i superstiti, i figli, i nipoti delle vittime del più aberrante genocidio della Storia. Quello sì fu genocidio, come genocidio fu lo sterminio, da parte della Turchia, di oltre un milione e mezzo di armeni, riconosciuto dall’ONU “solo” sessant’anni dopo. Questa è la tempestività con cui assolve alle proprie funzioni un baraccone di burocrati superpagati, pigri e incapaci, la cui filosofia è improntata all’inerzia. Si pensi che da ben 72 anni, l’Agenzia assiste i profughi palestinesi, passati da poche centinaia di migliaia nel 1948 a oltre cinque milioni oggi. Come li assiste? Con un assegno giornaliero che serve a giustificare la mistificazione della realtà presentando i palestinesi come povere vittime di razzismo e i terroristi uccisi dagli israeliani come martiri. E’ quanto viene propagandato da certi media e dal verminaio variegato e menzognero dell’antisemitismo. Una presa d’atto che spinse Stati Uniti e Israele ad abbandonare la conferenza di Durban nel 2001. Durante la seconda edizione, tenutasi a Ginevra nel 2011, diversi rappresentanti dei paesi europei lasciarono la sala intanto che l’allora presidente iraniano Ahmadinejad si scagliava contro Israele e negava la Shoah. Quest’anno, alla Conferenza di New York, le defezioni saranno più numerose. Regno Unito, Stati Uniti, Canada, Australia, Germania, Austria, Olanda, Repubblica ceca, Ungheria e Israele non parteciperanno. Neanche l’Italia ci sarà. Incisivo e chiaro il messaggio del presidente francese: “Boicottare i boicottatori di Israele”, ha scritto Macron, accusando gli stati colpevoli di diffondere il virus dell’antisemitismo, la cui forza di seduzione è accresciuta dalle teorie complottiste costruite sugli ebrei e dal ricorso all’iperbole (genocidio dei palestinesi). Ma le vere ragioni dell’odio nei confronti degli israeliani, si trovano in ciò che è stato detto sugli armeni: “L’élite culturale ed economica, pur essendo una minoranza linguistica e religiosa, è il ritratto perfetto del capro espiatorio”. L’Occidente ha forse compreso, con notevole ritardo, che salvare lo stato ebraico dalla campagna di delegittimazione e odio è salvare se stesso e la democrazia.
17 commenti su “Il festival dell’antisemitismo…l’opinione di Rita Faletti”
Secondo me, tutti i popoli specie quelli più “democratici”, più ricchi, e più timorati da Dio prima di sedersi a discutere di pace fra i popoli, dovrebbero ammettere apertamente e pubblicamente i propri errori e i propri “orrori” commessi negli ultimi anni. Basta l’ultimo secolo, tanto per non andare nell’era preistorica. Dovrebbero chiedere tutti scusa per i crimini commessi a partire dagli aristocratici inglesi (Lord, Ser ecc.) per avere schiavizzato e sottomesso per oltre un secolo milioni di persone di colore (i cosiddetti negri) a finire a quella élite di famiglie che oggi schiavizzano il mondo economicamente assoggettandolo a vivere secondo le loro visioni. Tutto questo passando dagli Americani che hanno sterminato gli Indiani, (gli unici veri americani), alla Chiesa con le sue crociate, agli imperatori Cinesi, a Stalin, agli Armeni, a Hitler ecc. ecc. ecc.…
L’Onu è nato dopo il conflitto mondiale per garantire la pace nel mondo, ma da sempre è stato un carrozzone mangiasoldi a comando delle multinazionali che viene chiamato in causa per risolvere i problemi che hanno in qualche paese a loro ostile per i suoi affari. In pratica a servizio di chi li paga meglio e di chi comanda veramente. Cioè il denaro e chi lo possiede!
Voglia perdonare la Faletti il mio cronico paradigma, ma onestamente non ne vedo altri motivi per poterli giustificare. Mi ha spiazzato il pensiero su Ghebreyesus. Nota il perché occupa quel posto, chi lo ha messo li, e poi stenta o non vuole vedere tutto il resto, vaccini compresi.
Sull’antisemitismo, la shoah, lo sterminio, il pensiero è rivolto solo agli ebrei, la sensazione è che la loro persecuzione per quanto crudele sia stata, è un ritenersi tutti in colpa perennemente e solo per loro, quando altri popoli o razze o etnie hanno subito molto di più rispetto a loro. Come se le persecuzioni siano di serie A e di serie B. La storia della seconda guerra mondiale è concentrata quasi tutta sulla persecuzione degli Ebrei. Per carità, tutto il mio rispetto per le atrocità perpetrate contro esseri innocenti che hanno pagato a caro prezzo i peccati e le atrocità che invece avrebbero dovuto subire semmai i loro sacerdoti o chi li governava. Non tutti ad esempio sanno che gli Ebrei avevano in mano il potere economico della Germania nonostante il popolo tedesco viveva in miseria. Un certo Richard Caudenhove- Kalergi in “Praktischer Idealismus” 1925 scrive:
“Noi [Ebrei] intendiamo trasformare il popolo europeo in una razza mista di Asiatici e Negroidi governata dagli Ebrei”.
Quando pochi anni dopo Hitler prende il comando della Germania, sappiamo tutti come si vendicherà con tutta la sua rabbia e cattiveria.
Oggi gli Ebrei si sono ripresi con gli interessi quello che gli era stato tolto, ma non penso che sia stato per opera del loro Dio.
Il Rabbi Mosche Aryeh Friedman ammette e scrive:
The Holocaust is a successful historical fiction. (L’olocausto è una finzione storica di successo).
Oggi il popolo Israeliano come tutti gli altri popoli oppressori, ed invasori devono mettere a nudo le loro menzogne, devono mettere da parte i loro vittimismi, e se questo non accade, non possiamo sperare di sederci tutti attorno ad un tavolo specie con l’Iran o il Pakistan o il Vietnam.
Questo è il solo modo per salvare la “vera democrazia” e vivere in pace, poi ci possiamo inventare tutte le democrazie che vogliamo o che ci piacciono!
Signor Spinello, se le dò di complottista, Lei si offende? Se Le domando se è contento di vivere in un Paese occidentale o preferirebbe, per esempio, essere un “cittadino” pakistano, turco, coreano (del Nord), cubano, cinese, russo, saudita, yemenita, nigeriano, o scelga Lei il Paese che più Le aggrada, cosa mi risponde? Può anche non rispondermi, ma o si sta da una parte o dall’altra. Cordiali saluti. R.F.
Vorrei stare solo nella parte della giustizia e senza ipocrisia!
Non perchè di razza bianca o europeo significa essere giusto, corretto, perbene e onesto. Non perchè bianco devo autoreferenziarmi a prescindere!
Con rinnovata Stima!
Ps; Non so Lei, ma non sono offeso, forese un pò punzecchiato, ma ci può stare….
Quando si parla di sterminio, si parla di tutti, ma tranne dei cento milioni di nativi americani, gli indiani sterminati dalla culla della democrazia che vivevano su quelle terre prima dei bianchi. Bravissimo il sig Spinello a ricordarli.
Aggiungerei anche il tiranno Iosif Vissarionovic Dzugasvili, detto Stalin, con i suoi milioni di morti, il quale si compiaceva della propria crudeltà, il super assassino Mao che nella classifica degli assassini seriali supera anche Gengis Khan, i criminali turchi e siriani, i dittatori africani e sudamericani, ecc. Noto che si ricordano più volentieri i crimini commessi dagli Stati Uniti piuttosto che dai suoi storici nemici, e si sorvola, non so se per ignoranza o malafede, su quelli commessi dagli altri.
A Giannino Ruzza, non sono d’accordo con lei, quando si parla di sterminio si nominano tutti, ma nessuno ricorda gli indiani. Ne che gli dicevano deponete le armi, e vivremo in pace sulla stessa terra. Gli indiani hanno deposto le armi, e sono stati affamati, massacrati, è derubati di tutto, pure della loro dignità. Il potere chi ce l’ha, lo impone con tutta la sua forza. Ci sono tanti modi per opprimere e massacrare popoli…… Anche in modo invisibile. E magari poi sono ricordati come galantuomini.
Comodo adattare la storia alle proprie idee.
Prima si esportava la civiltà, oggi la democrazia. Parole atte a mascherare, le colonizzazioni con relativia schiavitù, genocidi e furti o espropri di risorse.
Gli europei esportavano civiltà. l’Inghilterra, la Spagna, la Francia, il Portogallo e l’Olanda fecero del loro meglio, o peggio, in giro per il mondo.
Gli USA, figli di quella cultura, hanno deciso di esportare la democrazia.
La storia si ripete ed il prodomimio di un popolo non dura in eterno.
I prossimi saranno i cinesi, poi gli indiani, ritorneranno gli europei e forse un giorno qualche stato africano o sua confederazione.
Proprio di recente un capo terrorista talebano intervistato da una collega di una Tv americana alla domanda sul futuro dell’Afghanistan e del mondo musulmano ha risposto: il futuro è nostro, noi musulmani conquisteremo il mondo, ma non abbiamo fretta. Saremo così imbelli da lasciarglielo fare?
E dimenticavo i fuorilegge erano gli indiani. Pensate leggi fatte dai bianchi, è imposte con la forza, come adesso! Persone pagate dal governo americano per uccidere i bufali per farli morire di fame, e i fuorilegge erano gli indiani che si ribellavano, come adesso, che se un rapinatore ti entra in casa gli devi offrire un caffè, perché se reagisci e lo schiaffeggi, sei un fuorilegge e lo devi risarcire. Leggi fantozziane, fatte da chi sta al potere. E che magari vengono ricevuti dal Papa….. Già la chiesa altra forma di potere, quella che torturava con crudeltà inaudita chi osava ribellarsi al suo potere, bruciando persone da vive come Giordano Bruno. Che prendica povertà ma compra palazzo Avenue con 700milioni di Euro con le offerte dell’Obolo di San Pietro. Il potere fa le dittature. Devo ancora conoscere posti dove non ci sono PADRONI E CONFINI.
Dott. Ruzza,
Il talebano se parla in questo modo è perché Cina e Afghanistan sono nella fase del corteggiamento!
Speriamo solo che non si innamorino veramente.
Se ciò accade il problema sarà più serio di quanto si pensa. L’Europa dei sogni, o meglio chi la comanda, è solo “fiction”. Se prende il curriculum vitae di ognuno che governa, specie quelli che hanno il portafogli o accesso ai bottoni, si accorge come tutti più o meno sono intrecciati, si accorgerà come tutti sono legati a quel mondo sommerso. Quando questo mondo emergerà o meglio si manifesterà, e ci si accorgerà del loro contributo appassionato, (voluto, non voluto, ignari, ricattati, collusi, per avidità) sarà troppo tardi per pentirsene!
L’unica speranza è che da oltre oceano qualcosa cambi, e da come si stanno susseguendo i fatti, penso che qualcosa di buono arriverà. Attenzione, non sto dicendo che arriverà il messia, però come detto da Lei tempo fa “meglio il DDT Americano che il Covid Cinese”. Quanto detto è in risposta alla sua domanda se saremo così imbecilli da lasciarglielo fare! Mi spiace che nel frattempo molti che hanno paura di essere presi per complottisti, seguono gli eventi per come gli vengono raccontati dai media. A tale proposito, La invito a vedere il curriculum non tanto dei giornalisti, ma delle testate importanti, a chi fanno capo, e come e perché ricevono fondi. Forse ne resterà sbalordito! Parola di “complottista”.
@Tonino Spinello
La Cina sta a guardare e soprattutto non vuole terroristi islamici in casa. Teme legami con gli uiguri, di fede islamica, che attualmente sta “rieducando”. Neanche la Russia li vuole. L’Europa è imbelle. La Germania è piena di immigrati turchi, la Francia, vittima di feroci attentati, è il Paese europeo più minacciato. Ci sono aree intere dove domina la sharia. E’ evidente perché i Visegrad (Repubblica ceca, Polonia, Slovacchia e Ungheria) intendono tenere sigillate le loro frontiere. C’è purtroppo del vero in quello che Lei ha scritto se anche a questo Lei si riferisce. Troverà la conferma, relativamente alla Francia, ma il messaggio potrebbe essere esteso all’Europa, almeno una sua parte, nel “romanzo terribilmente profetico” ( La Stampa) di Michel Houellebecq. Lo legga. Il titolo è: Sottomissione, ed. Bompiani. Buona lettura!
Dott.ssa Faletti,
Non so se seguirò il suo consiglio, non sono appassionato di religioni specie dell’ islam. Vedremo può darsi di si.
Poi ho letto molto Dan Brown e non posso incasinarmi il cervello!
Forse mi sbaglio, dalle recensioni che ho letto mi sembra un libro da leggere, ma pur sempre un libro commerciale. Comunque il mio parere a prescindere da tutto, è sempre lo stesso, le religioni sono più pericolose di un serpente a sonagli! Lei sa come la penso su questo e ne abbiamo discusso con mio personale piacere in tanti suoi articoli.
Buona Giornata.
@Tonino Spinello
il libro non sviluppa alcun tema di carattere religioso né tratta specificamente di religione, bensì di politica. L’introduzione al capitolo V è una frase dell’ayatollah Khomeini: “Se l’islam non è politico, non è niente”.
Dott.ssa Faletti,
Mi ha convinto, lo leggerò. Alla fine leggere è sempre un piacere, mentale e spirituale. Le farò sapere.
Questo vuol dire anche che devo rimandare il libro di Cortazar suggerito da Ruzza, (che non l’ho dimenticato) ma farò anche quello.
Ovviamente c’è anche il proprio lavoro da accudire…..
Dott.ssa Faletti,
Proprio stanotte ho finito di leggere il libro suggerito.
La mia impressione:
L’inizio mi fa vedere come anche in una grande città ed in mezzo a milioni di persone, un uomo preso dal suo lavoro, dai suoi impegni, e dal quotidiano, si può sentire solo. Molto più frequente ci sono persone che vivono soli per scelta, per il lavoro che fanno, o semplicemente perché la vita gli è andata in quel modo. Specie tra gli intellettuali che siano uomini o donne, e specie nelle grandi città, è molto frequente trovare single. Oggi il timore è che tutto diamo per scontato, in primis il lavoro, la paura di perderlo frena la voglia di mettere su famiglia e cresce anche l’ansia di non poterla portare avanti e farla vivere dignitosamente. O semplicemente perché si vuole godere di una certa libertà che per molti non ha prezzo, anche a rischio di sentirsi soli. Specie dopo avere trascorso qualche ora d’amore con qualcuno che potrebbe starti accanto ma non hai il coraggio di fermarla per non compromettere un’amicizia. Tutto questo girando un po’ per Parigi (città dell’amour) e dintorni.
Ho sempre pensato che le università sono la fonte vitale di ogni epoca e la formazione mentale dei giovani intellettuali, che siano nel campo scientifico, politico, filosofico, non importa. I docenti spesso inculcano il loro modo di pensare e trasmettono le cose in un certo modo per compiacere magari il sistema, che se non assecondi, potresti essere messo alla porta e trovarti senza stipendio da un giorno all’altro. I ragazzi, specie i dottorandi, assecondano i docenti per entrare nelle loro grazie e strappargli un voto più alto, e senza averne cognizione non si accorge di essere entrato nel sistema viziato e malato. In pratica incastrato!
L’Islam in Francia ormai è molto radicato, addirittura hanno un partito politico in forte ascesa e non mi sorprenderebbe se i Fratelli Musulmani prendessero il potere in Francia. Quello che mi ha sorpreso, ma non più di tanto, è come gli accademici che di solito sono avulsi da religioni, si facciano “agganciare” facilmente con promesse di una vita agiata e senza preoccupazioni economiche. Basta essere fedeli e ubbidienti alla Fratellanza ed avrai potere e prestigio. Comunque per adesso è un fenomeno Francese, potrebbe succedere di propagarsi in Europa come un virus, ma ho forti dubbi che ciò accadrà nell’imminente. Anche se da un lato la chiesa cattolica con il suo Bergoglio ce la mette tutta per farsi spingere nel burrone, dall’altro ci sono gli Ebrei (economicamente potenti) che non so quanto siano propensi a fare crescere i Fratelli Musulmani in modo esponenziale.
Nella sostanza cosa mi ha trasmesso il libro. Tutto quello per cui ti sei speso una vita, potrebbe cambiartela in un attimo il gioco di potere. Per giochi di potere o religiosi, puoi perdere il lavoro, e scoprirti di colpo un gramo, se ti “sottometti” o costretto a sottometterti al sistema vivrai una vita, che può essere apparentemente gratificante, ma non vivrai mai la “tua” vita libera!
Signor Spinello, sono felice che non abbia “mollato” dopo le prime pagine che aveva trovato poco coinvolgenti. Accade spesso che il primo approccio sia deludente rispetto alle aspettative. E sono felice che abbia scritto le sue impressioni, che condivido. La solitudine credo sia la causa principale della sofferenza umana, i social ne sono una dimostrazione e l’adesione all’islam di tanti giovani occidentali spiega la necessità dell’uomo di avere dei punti di riferimento, chiari benché rudimentali. La Chiesa cattolica ha le sue gravi responsabilità: la scristianizzazione e il disarmo culturale e morale per inseguire la modernità ne sono le conseguenze. Differente la situazione degli ebrei, che, come Houellebecq sottolinea nel libro, mai si convertirebbero all’islam. La loro forza è il senso dell’identità di un popolo con la propria religione. L’assimilazione della Francia all’islam è possibile e Chirac, il presidente molto islamofilo che non voleva offendere i potentati arabi del Medio oriente e detestava l’Europa, gettò le basi perché ciò potesse verificarsi. Si rifiutò infatti di far scrivere nel testo del Trattato costituzionale europeo quello che Giovanni Paolo II aveva raccomandato: l’importanza delle radici giudaico cristiane nella cultura europea. In sostanza, Chirac cercò di far vergognare gli europei di essere europei. Al diffondersi dell’islam in Francia c’è stata una causa e peccato che in questo caso specifico si sia trattato di un uomo di poche letture e assai influenzabile. E’ stato definito il presidente del singhiozzo dell’uomo bianco. Pensi un po’. La saluto cordialmente. R.F.
Se si riferisce al libro di Pascal Bruckner l’accostamento è perfetto.