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Ragusa. Decreto reclutamento e sacche di precariato da stabilizzare

L'intervento della Cisl FP iblea
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Dopo che, nei giorni scorsi, è stato convertito in legge il “Decreto Reclutamento”, il segretario generale della Cisl Fp Ragusa Siracusa, Daniele Passanisi, esprime la propria soddisfazione, così come fatto a livello nazionale dal segretario generale Maurizio Petriccioli, per il fatto che “le misure contenute nel Dl affrontano numerosi problemi aperti” e che “consentiranno di utilizzare al meglio le risorse europee”. Dice Passanisi: “Anche per il territorio ibleo, questo passaggio rappresenta un segnale positivo ed incoraggiante di inversione di tendenza, dopo la lunga stagione dei blocchi dei turnover e delle assunzioni, per il riconoscimento del ruolo e della funzione che le Pa ed i loro dipendenti svolgono quotidianamente al servizio della comunità”. Il segretario generale della Cisl Fp Ragusa Siracusa chiarisce, però, i termini del quadro esistenti nel territorio ibleo. “A parte gli Asu (presenti in modo consistente presso l’Asp di Ragusa e il Comune di Modica) – aggiunge – non c’è più precariato nel resto della provincia. Ed è su questo tasto che stiamo battendo. Visto che si sta cercando di prefigurare un quadro di nuove opportunità per la valorizzazione professionale dei dipendenti pubblici. Rispetto a tutto ciò, in ogni caso, non dobbiamo dimenticare che gli Asu, comunque, possono essere stabilizzati con percorsi diversi, in cui la Regione Sicilia è chiamata a fare la parte da leone inserendo norme adeguate in linea con quelle nazionali e, soprattutto, prevedendo l’adeguata copertura finanziaria. Parte tutto da qui se vogliamo finalmente raggiungere il traguardo della cessazione della stagione del precariato negli enti pubblici della provincia di Ragusa”.

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