Dacca, capitale del Bangladesh, è stata nuovamente scossa da un incendio di vaste proporzioni scoppiato in una fabbrica al cui interno erano stoccati prodotti chimici e plastica altamente infiammabili. Finora la tragedia ha causato la morte di 52 persone e almeno 25 feriti, secondo le informazioni diramate dai vigili del fuoco di Narayanganj, la zona in cui è avvenuto l’incidente. L’incendio è divampato al piano terra della fabbrica e le cause della sua origine non sono ancora state rese note. Tuttavia, il capo dei vigili del fuoco di Dhaka, Dinu Moni Sharma, ha detto che le ricerche continuano incessanti in quanto si teme che altri lavoratori siano rimasti intrappolati nell’edificio. Molte persone, per scampare alle fiamme, sono rimaste ferite saltando dai piani alti dell’edificio, mentre dal tetto i vigili del fuoco hanno tratto in salvo una ventina di persone. “Non siamo sicuri di quante persone manchino all’appello” ha detto Abdullah Arefin, vicedirettore del servizio antincendio e di protezione civile di Narayanganj. Gli incidenti nelle fabbriche in Bangladesh sono quasi comuni date le alte temperature, per le precarie condizioni di sicurezza, e per il sovraffollamento dei locali, in cui hanno sede le principali transnazionali occidentali. Tra i principali incedi degli ultimi anni, ricordiamo quello enorme avvenuto nella stessa aerea nel 2019 in un impianto chimico che ha ucciso 70 persone e ne ha ferite 55. Alcuni anni addietro, almeno 119 persone sono arse vive in un altro devastante rogo in una fabbrica di abbigliamento.