“Quella di venerdì al Castello dei Conti è stata una “inaugurazione finta”; la prova l’ha fornita indirettamente lo stesso Sindaco che, con la sua Giunta il 17 giugno, mentre fervevano i preparativi per la cerimonia, approvava la deliberazione n. 197, con la quale si autorizzava la stipula di un disciplinare finalizzato a regolamentare i rapporti tra il Comune e la Regione per il finanziamento dei lavori relativi al “Completamento del centro congressi del Castello”. Lo sostiene Vito D’Antona di Sinistra Italiana secondo cui la stipula del disciplinare per un finanziamento parziale dimostra, invece, che i lavori per il completamento del centro congressi del castello dovranno ancora iniziare e solo dopo altri passaggi amministrativi e tecnici si potranno avviare.
“Peraltro, i cittadini sappiano che, poiché il finanziamento è soltanto pari al 79,1% dell’ammontare del progetto, sul bilancio comunale dovranno ancora essere trovati 347.396,34 euro.
Ma a questo, come anche per altri progetti, ci dovranno pensare i futuri amministratori.
Per Abbate il Castello dei Conti, invece di essere completato in ogni sua parte, di essere oggetto di una seria, programmata e duratura campagna di scavi per tutto quello che ancora può essere portato alla luce, arricchendo la ricerca storica e archeologica della nostra città, è stato ridotto ad oggetto usato per organizzare periodiche “riaperture” e “inaugurazioni” di carattere preelettorale.
Già l’11 ottobre 2017, guarda caso sei mesi prima delle elezioni comunali, alla presenza del Principe Alberto di Monaco, – aggiunge D’Antona – si procedeva alla prima inaugurazione e riapertura del castello, con tanto di comunicato stampa elogiativo del Sindaco perfino della allora maggioranza dei consiglieri che sosteneva Abbate e con il quale, per la cronaca, si annunciava anche l’imminente apertura del Palazzo dei Mercedari, ancora oggi (dopo quattro anni) chiuso e con un progetto di consolidamento da realizzare”
1 commento su “Modica, per D’Antona “inaugurazione del Castello è finta””
Sig. D’Antona,
Da come descritto nell’articolo mi sembra un po indignato!
Ma perchè indignarsi quando ormai è prassi innaugurare la qualsiasi per 4-5-6-10 volte prima di restituire un’opera alla società o ai cittadini?
Lei sa quanti in passato hanno usato questo modus operandi, e sa anche che quelli del suo stesso partito hanno utilizzato anche loro questi metodi per poi esternarli in campagna elettorale.
La Siracusa Gela (incompleta) ancora in alto mare, è stata innaugurata 4-5 volte, l’aeroporto di Comiso non li ho contate più le innaugurazioni, mi ricordo solo che la prima volta l’ha innaugurato Dalema addirittura senza torre di controllo e nonostante, tutti erano li a sgomitare per appropriarsi del merito.
Io personalmente di queste (e altre) cose mi sento profondamente offeso nella dignità, la politica ormai si è ridotta ad una sorta di corsa a chi fa peggio, e tutto per accaparrarsi consensi ingannevoli!
In virtù di questo, quale politica o politico potrebbe suscitare fiducia per il nostro futuro e per il nostro benessere?