Cerca
Chiudi questo box di ricerca.

Controlli Covid. La legge, senza controlli. Riceviamo

Tempo di lettura: 2 minuti
Spett.le Redazione,
L’emergenza Covid, seppur sempre presente, grazie alla campagna vaccinale finalmente a pieno regime sembra correre, e l’incertezza è d’obbligo, verso  un lento ritorno alla normalità, seppur con le consuete prescrizioni atte ad evitare nuovi focolai.
Anche i viaggi, finalmente, almeno tra i paesi europei, sembrano ripartire all’insegna della maggiore sicurezza possibile. Per chi, per motivi di lavoro, salute o familiari, ha assoluta necessità di spostarsi (ma anche per svago), questa è una ulteriore ottima notizia.
Purchè tutto ciò avvenga nella massima sicurezza!
Purchè la tutela della salute collettiva avvenga nel rispetto delle normative e, soprattutto, all’insegna dei controlli capillari.
Ed è proprio per questo che scrivo quanto mi è accaduto appena pochi giorni fa.
Recatomi a Siviglia, per motivi personali, ho provveduto a verificare tutte le azioni necessarie per partire in piena sicurezza, con relative disposizioni in materia previste sia dalla Spagna che dall’Italia.
Per la Spagna: informazioni dettagliate sul sito spagnolo di riferimento, con relativa registrazione e accettazione del certificato di vaccinazione italiano, ancorché non internazionale.
Il tutto da completare non prima di 48 ore dalla partenza. All’arrivo a Siviglia, controllo individuale della documentazione, della temperatura e verifica del codice Qr per poter uscire dal Gate.
Tutto, insomma, secondo le disposizioni vigenti. Con relativi controlli.
Per l’Italia:
Registrazione preventiva e compilazione di un questionario con codice Qr, con necessità (chissà mai perchè), di avere a seguito copia cartacea.
In più in ottemperanza a precisa disposizione di legge, tampone rapido in doppia lingua, eseguito in laboratorio autorizzato nelle 48 ore antecedenti il rientro.  Ovviamente, a pagamento (45 euro a persona).
Però…sia in Aeroporto da Siviglia, sia a Catania, zero controlli.
Zero!
Quindi, alcune considerazioni, data l’assurdità della situazione.
Il paese che mi ha vaccinato, non riconosce l’azione sanitaria eseguita dalle sue strutture pubbliche, e mi chiede di compilare un  questionario, con un nuovo Qr Code. Perchè? Non si fida della propria struttura sanitaria? O il solito inutile appesantimento burocratico di qualche genio che non ha di meglio da fare? E perchè, invece, la Spagna, che non ne avrebbe motivo, accetta il certificato, sic et simpliciter?
Ma soprattutto: nessuna verifica, e ribadisco nessuna, sui passeggeri in arrivo da altri paesi. E che, a questo punto, potrebbero non essere la Spagna ma qualunque altro paese del mondo.
Altra piccola considerazione: capisco la necessità di prevenire l’eventuale possibilità che possa essermi contagiato in Spagna e, quindi, chiedere il tampone al ritorno in Italia. E non contesto queste e altre misure preventive, anzi le approvo e le sostengo. Ma, mi chiedo, a cosa serva se un paese, come l’Italia, poi, non svolge la propria azione fino in fondo, attivando i controlli necessari.
E’ questo, mi chiedo, il modo migliore per tutelare la salute collettiva? Costringere le persone a una serie, a volte inutile, di prescrizioni…e poi credere loro sulla parola? Se non fosse la realtà, sembrerebbe una barzelletta mal raccontata e peggio riuscita.
E la preoccupazione per le nuove varianti, come quella Delta? E l’Estate ormai alle porte? Così affrontiamo quello che, ci auguriamo a livello economico, sarà un vero e proprio esodo di turisti verso le nostre coste? Se così, altro che precauzioni e sacrifici, stiamo ballando sul Titanic prima dello scontro. E la musica non è nemmeno delle migliori…
Cosa ci aspetta ancora?


Giovanni  Tumino
Medico Veterinario
456892
© Riproduzione riservata

I commenti pubblicati dai lettori su www.radiortm.it riflettono esclusivamente le opinioni dei singoli autori e non rappresentano in alcun modo la posizione della redazione. La redazione di radiortm.it non si assume alcuna responsabilità per il contenuto dei commenti e fornirà, eventualmente, ogni dato in suo possesso all’autorità giudiziaria che ne farà ufficialmente richiesta.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Articoli correlati

RTM per il cittadino

Hai qualcosa da segnalare? Invia una segnalazione in maniera completamente anonima alla redazione di RTM

UTENTI IN LINEA
Torna in alto