Cerca
Chiudi questo box di ricerca.

Per le imprese iblee dei servizi recupero è ancora molto lungo

Confcommercio: “Un ritorno ai livelli di consumo del 2019 solo tra un anno e mezzo”
Tempo di lettura: 2 minuti

“Non tutti i settori stanno viaggiando allo stesso ritmo in queste settimane che sono e saranno essenzialmente dedicate alla ripartenza. Se la manifattura e le costruzioni già da alcuni mesi facevano registrare variazioni positive, per i servizi la strada da percorrere è ancora molto lunga. Per i grandi aggregati del turismo, della cultura e della convivialità, un ritorno ai livelli di produzione e consumo del 2019 potrà verificarsi, molto probabilmente, solo tra poco più di un anno e mezzo”.
E’ quanto afferma il presidente provinciale Confcommercio Ragusa, Gianluca Manenti, secondo cui, ad esempio, il turismo, soprattutto quello riferito ai visitatori provenienti dall’estero, è ancora molto lontano da una vera ripresa. Per l’anno in corso, è stata stimata, per l’area iblea, una crescita delle spese turistiche del 17,5%: fanno quasi 18 milioni di euro di maggiori spese rispetto al 2020. Ma anche in questa ipotesi favorevole, il giro d’affari sarà inferiore del 50% rispetto ai livelli del 2019, con una perdita notevole.
“Tra l’altro – chiarisce Manenti – sono ancora moltissime le imprese chiuse mentre per alcune la data di riapertura è stata prevista da poco con consistenti limitazioni. Questo significa rischio concreto di cessazione definitiva delle attività, con conseguenze pesanti per l’occupazione”. Ma, da questo punto di vista, i dati sui senza lavoro sono da considerare preoccupanti? “In generale – prosegue Manenti – il lavoro indipendente è stato il più colpito dalla crisi. Ad aprile si scontava, rispetto a febbraio del 2020, una riduzione del 6,6% di occupati in questa posizione ed è un numero importante per la nostra realtà provinciale. Finita l’emergenza andranno messe in pista robuste politiche attive fondate sul rapporto tra cura delle competenze e servizi pubblici e privati per l’impiego”. Lo sguardo, da parte di tutti, è adesso rivolto al Pnrr. “Con cui – prosegue ancora Manenti – dovremo cercare di risolvere nodi strutturali di lungo periodo e rilanciare un processo di crescita in affanno da almeno un ventennio. Riteniamo sia giunto il tempo di una nuova e più avanzata pagina del progetto a sfondo europeo. Per affrontare e vincere questa duplice sfida, serve il combinato disposto di investimenti di qualità e delle riforme indispensabili per il migliore funzionamento del nostro sistema Paese”.

456007
© Riproduzione riservata

I commenti pubblicati dai lettori su www.radiortm.it riflettono esclusivamente le opinioni dei singoli autori e non rappresentano in alcun modo la posizione della redazione. La redazione di radiortm.it non si assume alcuna responsabilità per il contenuto dei commenti e fornirà, eventualmente, ogni dato in suo possesso all’autorità giudiziaria che ne farà ufficialmente richiesta.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Articoli correlati

RTM per il cittadino

Hai qualcosa da segnalare? Invia una segnalazione in maniera completamente anonima alla redazione di RTM

UTENTI IN LINEA
Torna in alto