
Quando mancano appena 0,67% dei voti da scrutinare Pedro Castillo, 51enne insegnante elementare è virtualmente considerato il nuovo presidente del Perù. Congratulazioni e applausi per il risultato raggiunto dal partito spagnolo Podemos che ha celebrato la vittoria del Peru Libre “che ha scelto di voltare le spalle all’eredità Fujimori a favore della democrazia e della giustizia sociale” ha sottolineato. Allo stesso modo, in un comunicato, il gruppo di sinistra paraguaiano Frente Guasu, ha inviato le proprie congratulazioni e “il nostro abbraccio fraterno, sia al maestro elementare Pedro Castillo che alle migliaia di uomini e donne che hanno reso possibile questo storico trionfo”. Non si è fatta attendere anche la voce del Partito Laburista (PT), dell’ex presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva, per la sua vittoria virtuale al ballottaggio. Mentre la candidata presidenziale di Fuerza Popular e figlia dell’ex presidente Alberto Fujimori (1990-2000) ha annunciato mercoledì di aver chiesto alla giuria elettorale nazionale (JNE) di annullare circa 200.000 voti nelle regioni in cui Castillo ha ricevuto un sostegno schiacciante. Keiko Fujimori ha sostenuto che 802 registri elettorali avrebbero mostrato gravi irregolarità, oltre al fatto che si era verificata una “frode a tavolino” commessa dai funzionari di Peru Libre. Castillo in attesa dell’imminente ufficializzazione ha affermato “Non cadiamo nelle provocazioni di chi vuole vedere questo Paese nel caos. Pertanto, facciamo un appello alla pace e alla tranquillità. Continuiamo fermi e felici in questa lotta finale che appartiene a tutti i peruviani “.