
L’Ufficio del Difensore Civico colombiano, criticato dalle organizzazioni per i diritti umani che sta chiedendo le dimissioni di Carlos Camargo Assis capo dell’entità civica, ha lanciato un’allerta a causa della costante situazione di sfollamento forzato vissuta da migliaia di famiglie in Colombia, causati da gruppi armati irregolari che operano in varie regioni del paese e le costringono a lasciare le proprie case. Dal 28 aprile al 6 giugno sono stati registrati oltre venti casi di massicci sfollamenti che hanno costretto 3.ooo famiglie (oltre 9.000 persone) a lasciare le proprie comunità. Interessate, oltre alle regioni andine, le regioni nel dipartimento di Nariño, Cauca, La Guajira, Córdoba, Orinoquia. Tra le tante, coinvolta soprattutto la popolazione indigena Embera Katio, gruppo etnico di fede animista che rappresenta il 2,7 per cento della popolazione indigena della Colombia. Si constata che l‘Ufficio civico sta perdendo progressivamente la propria autonomia nel paese e ora sembra più una dipendenza del governo nazionale del presidente assolutista Ivan Duque. G.R.