
Il gruppo dei volontari di Occupiamoci di… coadiuvati dal formatore, Filippo Corvo, dopo il lungo periodo di restrizione è tornato a riunirsi in presenza il mercoledì dalle 9 alle 10.30, osservando i dovuti accorgimenti sanitari, presso il salone della chiesa di San Luca a Modica per dare una mano ai disoccupati a consultare le ultime offerte di lavoro e a redigere curriculum e lettere di presentazione ad hoc in maniera gratuita.
Quest’anno a causa della pandemia non sono state possibili le assemblee in cui i datori di lavoro incontrano i disoccupati ma è stato mantenuto lo stesso il contatto con chi è alla ricerca di lavoro attraverso gli incontri online, ciò ha permesso di raggiungere i disoccupati residenti in diverse parti della Sicilia.
In riferimento alla nota diffusa dal direttivo Confimprese Iblea in cui .si accusano molti giovani e non giovani di rinunciare alla ricerca del lavoro perché piace beneficiare del reddito di cittadinanza e di bonus, i ragazzi di Occupiamoci di…si oppongono a tale dichiarazione che confonde le persone laboriose pronte a fare qualsiasi attività lavorativa legale e che rappresentano la stragrande maggioranza, dai pochi che per scelta e natura non vogliono né lavorare né formarsi, né mettersi alla ricerca di un’occupazione: i neet.
Confimprese Ragusa prende in considerazione il settore della ristorazione che negli ultimi mesi ha subito il colpo maggiore per effetto della pandemia e che adesso è alla ricerca di camerieri, lavapiatti, pizzaioli e personale di sala e fa fatica a trovarlo, tuttavia il problema era già emerso prima dell’emergenza sanitaria.
Il lavoro richiesto nelle cucine e nelle sale è duro, spesso poco tutelato e retribuito male, capita che a fronte di un contratto part time vengono richieste molte ore non pagate e la busta paga è un’optional. Se per decenni questo è stato accettato perché faceva parte della normalità, adesso il solo fatto di non avere una vita regolare di lavorare in giorni festivi e non ricevere una paga adeguata porta a chiedersi : “Ma questi sacrifici per chi?”
Sicuramente occorrerebbe accusare meno i disoccupati e fare una ristrutturazione che parta dalle fondamenta per cambiare e ricostruire i vari settori del lavoro, per questo i ragazzi del gruppo Occupiamoci di…, tutti diplomati e laureati con diversi corsi di formazione alle spalle, invitano i membri del direttivo Confimprese Ragusa ad un incontro costruttivo per avere una visione veritiera di ciò che significa lavoro per chi l’ha perso e non per chi ha giocato per anni al padrone e al sottomesso.