
Sull’avviso pubblico per l’accreditamento di soggetti erogatori di prestazioni socio-assistenziali a supporto della domiciliarità per soggetti fragili, emarginazione e nuova povertà del Comune di Scicli, in scadenza domani, 8 maggio, Confcooperative Ragusa ha inviato un documento all’amministrazione comunale evidenziando alcune criticità, richiedendone l’annullamento e l’avvio di un tavolo di confronto con le parti sociali.
Nel documento dell’associazione di categoria, sottoscritto dal presidente territoriale Gianni Gulino e dal vicepresidente dell’area welfare, Nello Aprile, sono state riscontrate una serie di criticità. “I costi del personale previsto per i vari servizi – spiega Confcooperative – non corrispondono alle tabelle ministeriali del Ccnl aggiornate al periodo settembre 2020 e non sempre si evince una corrispondenza tra le tariffe indicate e la tipologia di servizio richiesto. Inoltre, è evidenziato che per il servizio di trasporto per l’eventuale accompagnatore la prestazione riconosciuta è al 50% del valore limite dell’autista. Nell’avviso, inoltre, la liquidazione dei voucher è prevista semestralmente, con pagamento a 30 giorni dalla ricezione della fattura elettronica corredata da tutta la documentazione richiesta, inclusa la regolarità dei pagamenti nei confronti degli operatori e dei contributi previdenziali e assistenziali, obbligando così gli enti accreditati ad anticipare, per il suddetto periodo, i relativi pagamenti, creando in questo modo ulteriori disagi. Negli allegati A e C da presentare viene richiesto di indicare il prezzo offerto per i vari servizi. E’ da evidenziare l’incongruità della richiesta dato che l’accreditamento ha già previsto le varie tariffe dei singoli voucher”.
Confcooperative, poi, in merito ai servizi complementari richiesti, “vuole evidenziare che gli enti accreditabili, con tutti i requisiti richiesti nell’accreditamento, nella maggior parte dei casi, da statuto non possono erogare i servizi così come previsti nell’Allegato A Punto B1 e Punto B2. Si specifica che per l’eventuale subappalto dal Comune citato non si è fatto nessun riferimento all’art. 105 Subappalto del Codice Appalti D.Lgs. 50/2016, e pertanto i criteri dall’ente previsti per i servizi in questione non sono adeguati”. Ecco perché l’associazione di categoria per i motivi in questione, e per altre criticità che non sono state evidenziate, ha chiesto all’Amministrazione comunale la possibilità di avviare un confronto attraverso un tavolo tecnico a cui fare sedere le parti sociali interessate.