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Anteas Ragusa all’approfondimento di politica internazionale

Il 6 maggio con l'esperta Cecilia Brighi
Tempo di lettura: 2 minuti

Che cosa sta accadendo in Myanmar? E quali sono le ricadute, se ricadute ci sono, per le nostre realtà? Punta sulla politica internazionale Anteas Ragusa e lo fa collegandosi all’iniziativa di Anteas nazionale che ospiterà un personaggio profondo conoscitore del Paese. Giovedì 6 maggio, alle 15, utilizzando la piattaforma Zoom, i soci di Anteas Ragusa potranno partecipare all’incontro “Myanmar: radici e speranza di futuro” con la presenza di Cecilia Brighi, presidente dell’associazione “Italia-Birmania insieme”. “È un disastro, siamo tutti allibiti – ha raccontato Cecilia Brighi -. C’erano delle avvisaglie, perché l’esercito aveva già minacciato un colpo di stato dopo le elezioni, dicendo che 8 milioni di schede erano fasulle e chiedendo il riconteggio, sull’onda di quanto successo negli Stati Uniti con Trump”. L’associazione “Italia-Birmania insieme” sta lavorando ad un appello per raccogliere firme sulla piattaforma “Change” e chiedere al Governo italiano, alla Ue e al Consiglio di sicurezza dell’Onu dure sanzioni contro i militari e l’adozione di “tutte le misure utili a ripristinare lo Stato di diritto”. “Questa volta – sottolinea il presidente di Anteas Ragusa, Rocco Schininà – vogliamo focalizzare l’attenzione su questioni che sembrano lontane anni luce da noi e che, però, parlano di diritti umani e a qualsiasi età, quando si parla di diritti, è indispensabile drizzare le orecchie, anche in questo periodo delicato di pandemia. Tutti abbiamo il dovere di essere informati su quello che accade nel mondo. Perché la storia è maestra di vita. E gli errori compiuti altrove ci fanno capire che cosa deve essere evitato e non più ripetuto”.

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