
“Pagare 15 dollari l’ora ai lavoratori non lo rende un’ambiente di lavoro progressista se si costringe i lavoratori a volte a urinare in una bottiglia durante le consegne” ha detto il democratico Mark Pocan Membro del Congresso degli Stati Uniti, rivolgendosi ad Amazon, criticando le condizioni di precarietà dei suoi lavoratori. L’azienda di Seattle ha ammesso di aver fatto autogol, visto che inizialmente aveva smentito in un post la questione sollevata da Pocan. “Sappiamo che i conducenti possono avere problemi e devono trovare servizi igienici a causa del traffico e talvolta in percorsi rurali. Questo è successo ancora di più durante la pandemia perché molti bagni pubblici erano chiusi”, aveva scritto in un post l’azienda statunitense. Se fosse vero, nessuno lavorerebbe per noi”. Ma poi incalzato dai fatti, Amazon ha fatto retromarcia. “Ci scusiamo con il signor Pocan”, ha scritto l’Azienda multimiliardaria nel suo blog. L’azienda ha affermato che il problema è diffuso nel settore consegne e che cercherà di trovare soluzioni, senza specificare quali potrebbero essere.