“Un governo regionale che esce con le ossa rotte da questa finanziaria che ha solo acuito le enormi difficoltà nelle quali si muovono Musumeci e i suoi assessori”. Lo dichiara l’on. Nello Dipasquale, parlamentare regionale del Partito Democratico, commentando l’approvazione all’ARS della legge di Stabilità finanziaria della Regione Siciliana.
“Tralasciando i tragici, e per certi versi squallidi, fatti relativi alla gestione della sanità che hanno segnato, penso ormai in maniera definitiva, questo governo – continua – ci ritroviamo davanti a una finanziaria, falcidiata dalla stessa maggioranza, senza misure in grado di fronteggiare in maniera sistemica l’attuale grave situazione economico-sociale, aggravata dall’emergenza pandemica.
Purtroppo, dobbiamo constatare anche che le ricadute sul territorio ibleo sono state minime, segnale inequivocabile della scarsa attenzione rivolta dal governo e dalla maggioranza verso settori economicamente determinanti nell’economia isolana.
Tre settimane di lavoro per una finanziaria che è stata modificata articolo per articolo, anche per la semplice riscrittura di articoli stesi male”.
“Occorre sfatare il luogo comune che si trattasse di una finanziaria con poche somme da sfruttare – spiega ancora il parlamentare ibleo – c’erano a disposizione oltre 70 milioni di euro, 55 circa come fondi POC e 22 come fondi regionali, somme importanti che sono state polverizzate per tanti interventi, non tutti indispensabili, molti dei quali potevano essere rinviati a una fase successiva.
Io avevo sottolineato l’esigenza di prestare massima attenzione alle imprese, alle partite IVA, colpite dalla grave crisi in atto. Si deve accettare la realtà che nulla arriverà alle partite IVA, nonostante qualcuno voglia asserire il contrario: le imprese, i commercianti, non troveranno un euro che possa servire a lenire le difficoltà, invece di concentrare le risorse in tal senso hanno preferito “spalmare” (ma quello di spalmare è uno spasso di questo governo) su una serie di interventi non tutti emergenziali.
Un segnale andava dato, e subito, nella finanziaria, una scelta che non hanno voluto fare”.
“Una finanziaria che, per quello che ci riguarda da vicino, ha mortificato il territorio ibleo – aggiunge ancora DIpasquale – a cominciare dall’aeroporto di Comiso, il cui piano industriale della SOACO prevedeva un accantonamento di fondi per tre milioni di euro provenienti da risorse che io stesso avevo provveduto a realizzare nella scorsa legislatura per l’ampliamento delle tratte.
Oggi, di questi fondi arrivano alla SOACO solo 1.500.000 euro. Esaltarsi per questa che non è una conquista è solo sciocco e segnale di miopia politica: non solo nel capitolo vengono sottratti 240.000 euro, ma viene anche negata l’annualità precedente di altri 1.740.000 euro, fondi per i quali la maggioranza si era impegnata.
Avevamo anche presentato un emendamento per finanziare l’autoporto di Vittoria e questo emendamento è stato cancellato”.
“Apprendo da notizie di stampa che qualche collega, invece di mostrarsi vergognato per le scarse attenzioni ricevute come territorio, esalta quanto ottenuto per il Corfilac e per l’ASCA – commenta ancora il parlamentare dem – e pure questo passaggio della finanziaria regionale è una vergogna per l’area iblea: sono state allocate a malapena le risorse sufficienti per pagare gli stipendi del Corfilac, 1.350.000 euro quando 1.250.000 euro servono solo per gli stipendi. E’ evidente la volontà di non voler rilanciare il Consorzio, di lasciarlo come stipendificio, dirottando altre risorse sull’ASCA senza che ci sia chiarezza su quello che si vuole fare dell’ASCA e del ruolo che questa struttura dovrebbe svolgere. Il risultato sarà quello di non ottenere nulla per l’ASCA e di ingessare il Corfilac, più di quanto non lo sia attualmente.
Altro aspetto negativo per il nostro territorio è quello dei fondi destinati solo al dragaggio del porto di Gela; chi si esalta per quanto ottenuto per l’area iblea, dimentica che ci sono anche i nostri porti, di Scoglitti, di Donnalucata, di Pozzallo. Avevo tentato di inserire somme, con un emendamento anche per la nostra portualità, ma non c’è stato nulla da fare, mancano le voci autorevoli nella maggioranza per tutelare la nostra terra, ancora una volta siamo rimasi in pochi a difendere il nostro territorio.
Altra cosa assurda, avere dimenticato le imprese che si sono trovate, in questo ultimo anno, in zona rossa: solo un milione di euro per i Comuni.
La nostra provincia ha visto un terzo della popolazione interessata dalla zona rossa, un terzo delle imprese, considerando le aree di Vittoria, Comiso e Acate, che non vedranno un euro, con una spartizione di una somma esigua che andrà ai Comuni.
Anche questo un segnale del fallimento, del disastro, in particolar modo per questa provincia che già si può rendere conto di quanto poco sia stata privilegiata per i suoi comparti che si distinguono, pure, nel panorama regionale”.
“Un bilancio deficitario per il governo di Musumeci – conclude Dipasquale – non c’è nulla per cui esaltarsi e per cui esaltare l’azione di un governo ormai arrivato al capolinea”.
- 16 Ottobre 2024 -