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Impianto compostaggio Vittoria. Campo: “Pronti a fare la nostra parte”

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“Doveva essere pronto per gennaio 2021 ma della concreta attivazione dell’impianto di compostaggio di Vittoria, nonostante tutti i rinvii, ancora non se ne parla. La struttura, infatti, non risulta ancora completa perché manca di alcuni interventi imprescindibili come la copertura dei 20mila metri di superfice e, a quanto pare, anche di un impianto antincendio. Noi faremo la nostra parte attraverso un emendamento che preveda l’inserimento di somme a bilancio, ma Musumeci dia un’accelerata perché la situazione rifiuti si sta aggravando di settimana in settimana, e si rischiano anche pesanti aggravi di spesa per i cittadini”. Così la deputata regionale 5Stelle di Ragusa, Stefania Campo, su un’opera che risulta fondamentale, assieme all’impianto di compostaggio di Ragusa, per lo smaltimento dell’umido dell’intero territorio ibleo. “Parliamo – specifica la parlamentare ragusana – di 24mila tonnellate di rifiuti compostabili l’anno, e di un’opera che, in considerazione degli annunci trionfalistici di Musumeci, avrebbe dovuto essere completata entro ottobre 2020, data che poi era slittata a gennaio 2021. E, invece, si è venuto a scoprire che l’impianto non è per nulla completo e che, per essere messo realmente in funzione, necessita ancora di una mastodontica tettoia, del costo addirittura di un milione e 800 mila euro, insostenibile per la S.R.R., società pubblica, che dovrà gestire la struttura. Fino a quando non saranno realizzati questi interventi l’impianto non potrà partire. Con un emendamento stiamo inserendo le somme in bilancio, ma chiediamo che sia il governo regionale ad assumersi la responsabilità di farlo. In questo caso, garantiamo che tutto il gruppo parlamentare 5Stelle presente all’Ars voterà e sosterrà favorevolmente l’impegno del governo stesso perché la questione sta diventando molto grave. L’impianto di Belpasso, difatti, utilizzato in questo frangente per far fronte ai ritardi, fra poco tempo non riuscirà più a sopperire a tutto il fabbisogno quotidiano necessario, corriamo pertanto il serio rischio che i Comuni iblei si ritrovino costretti ad andare a conferire a Reggio Calabria. Questo assurdo disservizio quintuplicherebbe i costi in bolletta per tutti noi cittadini, quando, ripeto, potremmo godere dell’opportunità di essere già autosufficienti. Chiediamo, infine, ai sindaci iblei che si uniscano in questa battaglia che non deve avere colori politici ma che deve essere una battaglia per l’intera collettività e per il nostro territorio”.

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