
“Nei giorni scorsi abbiamo chiesto la sospensione, in via cautelativa, del mercato settimanale del mercoledì in contrada Selvaggio a Ragusa e dei mercatini rionali che, volenti o nolenti, possono creare occasioni di assembramento. A oggi, nessun provvedimento è stato assunto dall’amministrazione comunale. Aggiungiamo che proprio ieri, in via Roma, si è tenuto il mercatino dell’antiquariato che merita una riflessione a parte. Ci chiediamo: siamo certi che tutto avvenga nella massima sicurezza e senza creare potenziali occasioni di contagio? Se non fossero possibili le dovute garanzie indispensabile in questo periodo, è opportuno intervenire in maniera attenta e precisa”. A chiederlo è il presidente dell’associazione Ragusa in Movimento, Mario Chiavola, dopo avere comunque verificato il grande impegno degli operatori del settore che si stanno prodigando per assicurare il pieno rispetto delle regole “anche se, aggiungiamo noi – prosegue Chiavola – per forza di cose si vengono a creare situazioni non semplici da gestire, per cui è opportuno che si prenda una decisione definitiva, a maggior ragione in un periodo in cui rischiamo di dovere fare i conti con la necessità di attivare misure specifiche per contenere l’aumento dei contagi. Per quanto concerne, invece, il mercatino dell’antiquariato, che in città è promosso dall’associazione Hereusium, abbiamo avuto modo di appurare dagli organizzatori che, non essendo ancora arrivate comunicazioni specifiche al riguardo da parte dell’amministrazione comunale di Ragusa, ancora ieri si è tenuto anche se, a dirla tutta, c’era un solo espositore, con un quantitativo di merce molto ridotta, considerato, tra l’altro, che le condizioni della giornata non erano proprio favorevoli. Apprezziamo, anche in questo caso, l’impegno profuso dagli operatori e chiediamo un maggiore senso di responsabilità ai ragusani che vanno a fare compere nei mercati, siano essi quelli rionali, quelli dell’antiquariato o, ancora, il mercato del mercoledì, almeno fino a quando non saranno assunte decisioni diverse, affinché si rispettino, non ci stancheremo mai di ribadirlo, le regole e si limitino al massimo le occasioni di assembramento. Come abbiamo visto, con il virus non c’è da scherzare e non possiamo correre il rischio di alimentare, seppur inconsapevolmente, la curva dei contagi”.