
“Speravamo di potere fare qualcosa con gli allenamenti individuali. Ma abbiamo ritenuto più opportuno fermarci. Perché il momento non è dei più semplici e, in questo modo, riteniamo che ci sia maggiore rispetto per tutti”. A dirlo è Gaspare Violante che si occupa della cura tecnica dell’Asd Città di Comiso, squadra che milita nel campionato di Promozione, girone D, e che, prima del blocco dei tornei, si era distinta per un gioco spumeggiante, in grado di dettare legge tra le mura amiche e fuori casa. “I nostri ragazzi – afferma Violante – stavano interpretando al meglio lo spirito di questo campionato. E, d’altro canto, dopo anni in cui, dalla Seconda categoria siamo riusciti ad arrivare sino alla Promozione, diciamo che conosciamo a menadito queste realtà in cui ci siamo calati a perfezione. In più, abbiamo dato vita a un gruppo che ha dimostrato di sapere il fatto suo e di potere contrastare nella maniera migliore le avversità di questa fase iniziale della stagione. Poi, tutto si è interrotto e, in qualche modo, abbiamo anche perso lo slancio che ci eravamo dati. Possiamo dire che giocavamo a memoria? Forse ancora no, ma era l’obiettivo a cui puntavamo. Non è facile, adesso, dopo che siamo stati fermi, programmare la ripartenza. E, soprattutto, non è facile che ciò avvenga in maniera naturale. Ogni squadra, sicuramente, sarà costretta a pagare il proprio scotto. Noi cercheremo di perdere terreno il meno possibile. Ma è chiaro che, per tutti, quando sarà riavviato questo percorso, se sarà riavviato, non sarà facile. Ci muoviamo nella consapevolezza che tutti abbiamo, per il momento, di stare attenti a tutto quello che facciamo per evitare contagi. Per giocare e divertirci a calcio ci sarà tempo e modo”.