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Prima decapitazione in Europa….l’opinione di Rita Faletti

Tempo di lettura: 2 minuti

Nella Francia illuminista del XXI secolo, ma non solo in Francia, un professore che osasse spiegare il significato della libertà di espressione contrapponendo ad essa la sottomissione a una religione retrograda che si oppone al progresso e mortifica la donna, da lunedì potrebbe andare incontro a una tragica fine. Quello che è accaduto alla periferia di Parigi, ieri pomeriggio. Un diciottenne di origini russe e di fede musulmana ha punito con la decapitazione un professore di Storia per aver mostrato in classe alcune vignette satiriche su Maometto pubblicate da Charlie Hebdo. Dopo l’omicidio raccapricciante, l’autore ha postato su Twitter la testa mozzata e si è scagliato contro Macron “difensore degli infedeli”. E’ stato catturato e abbattuto dagli agenti di polizia con il coltello ancora in mano e mentre lanciava minacce. L’uomo era noto ai servizi di sicurezza francesi  tra migliaia di altri di fede musulmana ritenuti pericolosi perché estremisti. La polizia ha anche arrestato nove persone  legate a al Ansar, questo il nome usato dall’assassino su Twitter, che farebbero parte di una minoranza di ceceni che vive in Francia. Le vignette di Maometto avevano sollevato le proteste di studenti musulmani e delle loro famiglie che avrebbero sobillato alla vendetta il diciottenne. Siamo di fronte non al gesto isolato di un islamico fanatico, ma alla barbarie di una comunità che ha deciso l’esecuzione della vittima con le stesse motivazioni e lo stesso metodo dei miliziani dello Stato islamico. Una “condanna a morte” fondata su ragioni inconcepibili per un occidentale, degne solo del fanatismo religioso germinato in una società oscurantista e ottusa, negatrice di ogni forma di libertà. Sul luogo della decapitazione, il presidente Macron nel sottolineare che un cittadino francese è stato ucciso per aver spiegato il significato di libertà, ha detto: “Noi vinceremo”. Recentemente, parlando dell’islam radicale e della debolezza europea, il presidente aveva dichiarato che non intende cedere la Francia libera e laica a una “contro-società” dove i bambini abbandonano la scuola per essere educati secondo principi discordanti dalle leggi della Repubblica e indottrinati in antitesi ai valori dell’eguaglianza tra uomo e donna e del rispetto della dignità umana. Aveva anche ammesso: “Abbiamo lasciato fare, da noi come all’estero. Il ritenere che wahabismo, salafismo  e Fratelli musulmani fossero correnti pacifiche è stato uno sbaglio. Esse sono via via degenerate, si sono radicalizzate e hanno colpito il nostro territorio nella sua intimità”. Nessun capo di stato europeo aveva mai fatto un esame così lucido e coraggioso arrivando a una conclusione che è una verità inoppugnabile:  il radicalismo islamico si sta muovendo verso un traguardo che è divenuto chiaro, prendere il controllo completo della società francese. “Abbiamo un piano per riconquistare tutto ciò che l’islam radicale ha sottratto alla Francia”. Uno dei pilastri di quel piano è lo scioglimento di associazioni finalizzate all’indottrinamento e al reclutamento e il ripudio della pratica di accogliere dai paesi musulmani, Algeria, Marocco, Turchia, espressamente nominati da Macron, imam, muezzin e insegnanti di arabo. Saranno bloccati anche i finanziamenti stranieri incontrollati per la costruzione di moschee. “Noi non siamo una società di individui, siamo una nazione di cittadini. Si impara d essere cittadini, è questione di diritti e doveri”. Come era prevedibile, Macron è stato attaccato dalla solita sinistra ipocrita che assieme alle sinistre europee è responsabile di aver reso l’Europa un continente che ha ormai perso la propria identità.

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3 commenti su “Prima decapitazione in Europa….l’opinione di Rita Faletti”

  1. Tonino Spinello

    Che strano vedere come la storia si ripete e non fare dall’esperienza acquisita virtù!
    Qualche secolo fa nel periodo dell’oscurantismo, praticare queste cose (o simili) era solo un privilegio dei preti. Sfogavano la loro cattiveria e la sadica perversione in nome e per conto del loro Dio per purificare, redimere e salvare le anime dal demonio. Ovunque c’erano demoni e streghe che venivano torturati e messi al rogo in piazza per intimorire e reprimere la gente che vuoi per la troppa ignoranza dell’epoca ci credeva, e si faceva soccombere facilmente. Se qualcuno osava ribellarsi a questo, era un demone e andava purificato! Quando la cosa divenne insostenibile, i preti capirono che continuare in questo modo li poteva portare solo alla loro estinzione ed allora fecero un Papa nuovo (non mi ricordo chi) e ripresero in mano la Bibbia e soprattutto il Vangelo. La gente si avvicinò di nuovo al Signore senza timore e loro continuarono gli affari in altro modo con la benedizione dei fedeli. I musulmani in questo senso sono qualche secolo indietro, però a differenza dei nostri, i loro preti plagiano i cervelli dei fedeli per compiere azioni malvagie in nome e per conto di Allah, Maometto ecc…Loro stanno nell’ombra, non si sporcano, educano solamente, inneggiano alla (loro) fede interpretando il corano a modo loro per aizzare contro gli infedeli cioè noi. Quando una persona sin da piccolo è martellata da questo, educato a sottomettere la donna, educato che la fede è l’unico scopo perché esisti, educato a vivere in funzione di Allah, educato che se fai qualcosa, qualunque cosa in nome di Allah, siederai al suo fianco per l’eternità, è logico che il tuo cervello è annebbiato e faresti qualunque cosa per Allah, specie se qualcosa contro un infedele. Quindi morire per questo è un privilegio che Allah ha riservato a te e non puoi tirarti indietro dopo essere stato il prescelto. Manovrare le menti è quello che fanno tutte le religioni, chi più chi meno ma lo fanno. Certo se prendi il Corano, non dice di uccidere un tuo fratello, questo lo dice il tuo sacerdote o meglio il tuo mentore. Ovviamente non tutti i musulmani inneggiano alla morte, anzi sono persone buone e generose, osservano il Corano forse meglio del Cristiano che legge il Vangelo, ma la linea che separa dal fanatismo è talmente sottile che prevaricare è un attimo. Quello che penso è di lasciare le persone libere di credere ciò che vogliono, e ai capi di stato di non fare entrare nelle faccende politiche le religioni, qualunque esse siano perché se qualcuno si fa esplodere o decapita qualcuno per mostrare al mondo qualcosa, è perché vogliono qualcosa. E se vogliono qualcosa in nome di un Dio è perché sono addentrati in faccende socio-politiche che non dovrebbero riguardargli. Se si inizia con questo tipo di mentalità, pian piano ognuno rientrerà al suo posto e ognuno si farà il proprio lavoro per cui è destinato o per cui ha prestato giuramento!
    Non è facile e neanche corretto semplificare su un argomento cosi vasto e complesso, spero solo di non offendere nessuno con questa mia personale convinzione!

  2. Gravissimo quello che sta succedendo, ma occorre restare con i piedi per terra. Comprendiamo tutti, anche i più buonisti o gli pseudo-religiosi, sicuramente, ma il punto è: quale soluzione vorreste si apprlicasse? 1 si faccia la guerra a tutti i musulmani? 2 si buttano fuori tutti gli estremisti musulmani? 3 si agisca seguendo il motto di “occhio per occhio e dente per dente”, come nel vecchi testamento poi cambiato nel nuovo o come è ancora vigente nella cultura islamica? Fatemi capire, perchè, il fatto che sia gravissimo lo abbiamo capito tutti, è inutile discutere inveiendo contro questi macellai schiavi della loro ideologia,ì.

  3. Il mio nome è Sarebbe-potuto- essere; mi chiamo anche non-più, Troppo-tardi, Addio. (Dante Gabriel Rossetti) Penso sia una risposta guardando i fatti. Quando nel mondo i cristiani vengono ammazzati e nessuno dice niente, quando in Europa occidentale i cittadini di fede ebraica vengono guardati con sospetto, insultati, aggrediti, ammazzati e nessuno dice niente, quando in Francia un professore di scuola viene decapitato perché parla di libertà e c’è qualcuno, più di qualcuno, che ha ancora l’impudenza di giustificare questi orrori, significa che è tardi. Significa che le numerose avvisaglie e gli avvertimenti, spacciati per islamofobia da chi non rischierebbe un’unghia del dito mignolo per difendere il diritto alla libertà di pensiero e il rispetto della vita, significa che gli scritti di Oriana Fallaci, non l’ultimo scribacchino vendutosi al dio opportunismo, contro “le nefandezze della guerra e le porcherie della pace” intendendo gli ignobili compromessi di chi calcola solo i propri interessi politici, sono caduti nel vuoto. E’ difficile che governi asfittici prendano decisioni drastiche. Potrebbero però optare per un pilatesco referendum popolare su base europea. Come la pensino i paesi del Gruppo di Visegrad lo sappiamo. L’immigrazione non si ferma, ma si può selezionare. Il premier israeliano Netanyhau ha recentemente accolto duemila nuovi immigrati provenienti dall’Etiopia, i Falashmura, di origine ebraica.

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