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Conte BisConte…….l’opinione di Rita Faletti

Tempo di lettura: 2 minuti

Il premier Conte, stando ai sondaggi che misurano il consenso popolare dei personaggi politici se la cava piuttosto bene. Tutto è iniziato quando ha scelto di rappresentare se stesso come l’avvocato del popolo. Gran pensata in un momento di massimo livello di intossicazione dell’opinione pubblica.  Non era mai successo che un primo ministro dichiarasse l’intenzione di prendere le difese del popolo, come se il popolo, nella veste di vittima designata di ingiustizie e angherie, fosse la parte buona da difendere a prescindere. Non è servito appiccicargli l’etichetta “populista” perché se l’è appiccicata da solo, in conformità con l’afflato populista dei due giannizzeri che ne controllavano ogni mossa e parola. Faceva una certa pena il malcapitato Conte preso in mezzo tra Di Maio e Salvini, eppure, a ripensarci, non appariva affatto imbarazzato o a disagio in quello scambio di ruoli. Pazientava, osservava e imparava aspettando il momento del riscatto e della vendetta.  Il leader della Lega non ha tardato a soddisfarlo e chi ne è stato testimone ricorda con rinnovato entusiasmo l’affondo del premier e la reazione di Salvini all’inaspettato e preciso colpo di sciabola. Mossa molto apprezzata dai grillini che se la ridevano e dai dem (alcuni già predisposti all’alleanza) ai quali Renzi stava preparando il piatto avvelenato.  A quel punto, Conte avrebbe potuto salutare tutti e lasciare di sé un bellissimo ricordo, come un campione dello sport che decida di ritirarsi dopo la performance più alta della sua carriera. Ha preferito rischiare (chi non l’avrebbe fatto?) e conservare lo scranno nel tempo in cui la competenza era sotto attacco, in nome del principio fallace enunciato dal comico delle stelle dell’uno vale uno, diventato uno vale tutti.  Di Maio, il più furbo dei grillini, ha recentemente precisato: “ma uno non vale l’altro”. Pensava a Crimi. Così, dalla sera alla mattina, da Conte a BisConte, il premier ha rivelato una inattesa abilità trasformista, passando con nonchalance da un’alleanza a un’altra di segno opposto.  Prerogativa del qualunquista che non avendo alcuna idea politica precisa, può sostenere questa o quella senza traumi, con la certezza che in quel groviglio di interessi personalistici, sgambetti e alleanze costruite contro qualcuno piuttosto che per qualcosa, modello politico ormai acquisito nel paese, basti sapersi muovere con passi felpati senza arrecare troppo disturbo a chi potrebbe metterti il bastone tra le ruote e adattando lingua e stile all’interlocutore del momento. Con un impegno costante ci si perfeziona fino a raggiungere forme di equilibrismo degne dei funamboli del circo. Fatto sta che come la pensi davvero Conte nessuno lo sa e forse a nessuno importa. Neanche a Zingaretti che di lui non voleva saperne e ha finito con il sostenerlo, più che altro per blindare un governo ectoplasma, ma l’unico possibile. Il pareggio alle Regionali, presentato dal Pd come una vittoria dopo il terrore della sconfitta, mette al sicuro il segretario e il premier e ribalta i rapporti di forza tra il Partito democratico e un Movimento frantumato ridotto allo sbando, ormai inesistente nel paese e dilaniato da risentimenti e rivalse interne. E Conte cosa farà? Si ricorderà dell’impegno preso con il popolo, nell’accezione più giusta di paese, o con il Movimento che l’ha portato a Palazzo Chigi? Perché è sotto gli occhi di tutti che i due impegni sono in contrasto tra loro: il populismo si è rivelato il peggior nemico del popolo e del paese. Rimarrà in bilico sul filo aspettando di vedere come andrà a finire prima di prendere una decisione o assisterà indifferente agli ultimi colpi di coda del grillismo? Zingaretti, ora che i rapporti di equilibrio all’interno della maggioranza si sono capovolti, ha avvertito: “Basta con la pigrizia. L’agenda di governo va cambiata, a partire dal Mes e dai Decreti sicurezza”. Il BisConte dimezzato non potrà traccheggiare e rimandare ancora. Dovrà riunirsi e scegliere con chi stare.                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                  Riproduzione Riservata

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2 commenti su “Conte BisConte…….l’opinione di Rita Faletti”

  1. Sig.ra Faletti,
    Io non la bevo neanche un po’ che lo sconosciuto sig. Conte sia stato tirato fuori dal ragazzino Di Maio che se non erro non ha fatto nemmeno il consigliere comunale e quindi del tutto inesperto, ma catapultato in alto a dirigere un paese in un momento cosi difficile, e neppure Salvini, che seppure
    sa confezionare dei bei discorsetti, dimostra di sapere il fatto suo e ha una certa esperienza, non lo vedo cosi “Machiavellico” da tirare fuori un Conte dal cilindro. Ad avvalorare questo poi, non credo che Conte sia cosi vigliacco da pugnalarlo dopo averlo messo in “Grazia di Dio”. Penso che se fosse stato cosi quantomeno si sarebbe cambiato il Premier o si sarebbe andato alle urne. Secondo me dietro ci sono menti talmente raffinate che non si trovano ovunque e ne tantomeno reperibili. Queste persone, possono nascondersi in due modi; o sono mimetizzati molto bene nella società, oppure sono talmente sotto gli occhi di tutti che nessuno li vede. Quindi al Sig. Conte è stato proposto di fare il prestafaccia per un periodo, fare quello che gli viene richiesto, ed andare avanti col suo mandato fino a quando avrà compiuto il suo dovere. Salvini probabilmente avrà fiutato qualcosa del genere, ma essendo anche lui una persona ricattabile, ha dovuto accettare la cosa di buon grado nonostante avesse vinto le elezioni, e fare governare proprio quelli che invece avevano perso. In nome sempre della Democrazia ed in barba al Popolo Sovrano. Salvini ovviamente non è uno stupido, la “Giustizia ad orologeria” sta dietro l’angolo e quindi o accetta o ne piange le conseguenze.
    Ecco che spunta la pandemia e il premier Conte diventa l’inamovibile uomo con pieni poteri e “incontrastato”. Il Governo non esiste più! A cosa è valso tutte quelle scese in piazza anche in piena pandemia? Già la pandemia! Nulla succede per caso! Questo è bene che lo ricordiamo sempre, specie quando ci sono in ballo MILIARDI e non milioni, per molto meno scoppiano guerre figuriamoci ora cosa potrebbe accadere. Probabilmente nei mesi a venire, specie quando il profumo dei soldi sarà più intenso, accadranno delle cose e si creerà tanto caos e i soldi incominceranno a dissolversi come per magia. Quando tutto è compiuto, al Sig Conte verrà giustamente liquidato il suo compenso per il lavoro reso alla Nazione o gli verrà offerto qualche comoda poltroncina. (Se sarà furbo se ne andrà a godersi i soldi). Ovviamente le mie sono supposizioni, come ci saranno tante altre supposizioni, e le supposizioni saranno talmente tante che nessuno potrà capire mai la verità. Questo è il sistema dei complotti, che se fatti bene sono indimostrabili. La speranza è che strada facendo qualcosa vada storto e allora forse qualche piccolo spiraglio di futuro lo vedremo.
    Scusate se ho scritto queste cose forse assurde, ma sono molto preoccupato, non tanto per me, ma per il futuro dei miei figli e i figli di tutti noi che subiamo impotenti giorno dopo giorno.

  2. @ Tonino Spinello :
    Complimenti , le sue supposizioni sono avvalorate da una marea di indizi ed il tutto è palese .
    @Rita Faletti :
    Come può leggere , un semplice cittadino è arrivato dritto dritto alla massoneria . . .

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