
“C’è la necessità di fare chiarezza su alcuni aspetti che, ieri pomeriggio, durante le battute iniziali della seduta del Consiglio comunale, hanno costituito oggetto di confronto pubblico tra alcuni componenti della maggioranza”. A dirlo è il consigliere comunale Carmelo Anzaldo, espressione della lista CasSìndaco, che illustra come si sono sviluppati i fatti. “All’inizio della seduta – spiega – abbiamo osservato un minuto di silenzio per la scomparsa di un parente del dott. Luigi Rabito, assessore comunale alla Sanità, ovviamente assente in aula. Subito dopo, una serie di interventi che invocavano chiarezza su una serie di situazioni che riguardavano proprio le materie di competenza del dott. Rabito e che hanno tirato in ballo il servizio del 118. E’ strano che ci sia chi trova il coraggio di parlare proprio oggi, dopo due anni di silenzio, forse perché la mancanza in aula dell’assessore al ramo gli avrebbe dato la certezza di una assenza di replica. Attacchi vili e meschini proprio perché, considerate le circostanze, si poteva evitare l’occasione di manifestarli. Ho cercato di sedare gli animi e, subito dopo di me, anche il sindaco. In ogni caso, è opportuno precisare che, e lo faccio da professionista del 118, il tentativo di tirare in ballo proprio il servizio in questione non è andato a buon fine perché le accuse lanciate sono state sparate nel mucchio, senza indicazioni circostanziali. C’è chi dimentica che il servizio, in provincia, è caratterizzato dalla presenza di 17 ambulanze, di cui 4 proprio nella città di Ragusa e una di queste è medicalizzata. Tutto sulla scorta di uno specifico decreto assessoriale. Dispiace constatare che questo modus operandi abbia fornito il pretesto all’opposizione di evidenziare la presenza di discrasie in seno alla maggioranza. Ritengo che poteva essere più opportuno un confronto interno piuttosto che fornire il la a critiche strumentali, fini a loro stesse”.