Eliminare la tassa per l’occupazione del suolo pubblico riferita agli operatori nel settore dello spettacolo e agli operatori commerciali nel settore della somministrazione e della ristorazione. Predisporre, altresì, per questi ultimi e per le strutture turistico-alberghiere un contributo finalizzato alla realizzazione di dehors ombreggiati con tende o con pergolati chiusi amovibili e per strutture chiuse fisse interne al proprio perimetro. Sono, in sintesi, le richieste contenute nell’ordine del giorno che il capogruppo del movimento Cinque Stelle al Consiglio comunale di Ragusa, Sergio Firrincieli, ha presentato a palazzo dell’Aquila chiedendo che possa essere discusso il prima possibile.
Ma da dove prende le mosse questo intervento? “La sopraggiunta condizione di restrizione, il necessario distanziamento sociale – spiega Firrincieli – hanno modificato e stanno modificando le nostre abitudini di vita, i nostri abituali modi di fruizione degli spazi pubblici, costringendo le attività commerciali, e non solo, a orari di lavoro inediti, oltre a modificare l’accesso e la permanenza nei propri locali. Le attività di ristorazione e somministrazione in genere saranno costrette loro malgrado a limitare il numero di posti a sedere all’interno del proprio locale, aggravando la già grave crisi economica che stanno vivendo tutti gli operatori del settore. Una circostanza che potrebbe determinare inevitabili riduzioni di personale e perdita di posti di lavoro. Anche le attività di commercio ambulante sono fortemente penalizzate”.
“Quando sarà cessata l’emergenza Covid-19, e ritrovata la possibilità di effettuare manifestazioni pubbliche – aggiunge – ritengo fortemente necessario incentivare associazioni e imprenditori del settore spettacolo e dell’intrattenimento in genere a scegliere Ragusa per organizzare eventi utili a dare sostegno al settore turistico. Occorrerà, poi, trovare una soluzione alla riduzione di posti a sedere nei ristoranti, nelle attività di somministrazione e nelle strutture turistico/alberghiere che hanno ampi spazi interni o parcheggi”.
Firrincieli prosegue nel suo ragionamento evidenziando che la “Tosap è una tassa per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche stabilita dal Comune e che è nelle facoltà del Consiglio comunale stabilire l’opportunità e le modalità di pagamento della stessa. Quindi, in questo caso, non c’è nulla da attendere rispetto alle decisioni che arriveranno, su tale fronte, dal governo nazionale. Riteniamo che sia nell’interesse primario dell’ente locale territoriale, in questo caso quello di Ragusa, attivarsi per incentivare la ripresa del settore turistico e della somministrazione, fortemente colpiti dall’emergenza sanitaria”.
Da qui l’articolata proposta contenuta nell’ordine del giorno. “Autorizzare – scrive il capogruppo M5s Ragusa – supermercati, panifici, farmacie, negozi di frutta e verdura e tutte le attività ove sia necessario l’ingresso a turni, a realizzare una pedana (dehors) di lunghezza pari al prospetto dell’esercizio commerciale e della larghezza proporzionata alla disponibilità legata all’ampiezza della strada, di modo che l’opera non comprometta il normale transito veicolare, opportunamente ombreggiata con tende estensibili o pergolati amovibili, per ridurre i disagi degli avventori. Esonerare le stesse attività commerciali dal pagamento della tassa per il suolo pubblico per l’anno in corso e per tre anni a partire dal 1 gennaio 2021 ed erogare un contributo (o eventuale forma di compensazione) per la realizzazione opportunamente stabilito nella misura del 30% dell’importo speso per un massimo di mille euro”.
“Autorizzare – è precisato ancora – tutte le attività di ristorazione e somministrazione in genere, che loro malgrado saranno costrette a limitare i posti a sedere all’interno del proprio locale, a realizzare una pedana (dehors) di lunghezza pari al prospetto, larghezza proporzionata alla disponibilità legata all’ampiezza della strada e alla possibilità di consentire il transito veicolare, opportunamente ombreggiata con tende estensibili o pergolati amovibili chiusi al 50% con vetri, per ampliare la possibilità di ospitare clienti, fatta salva la necessità di effettuare l’opportuno distanziamento sociale tra avventori e la salvaguardia di posti di lavoro. Esonerare, allo stesso modo, le stesse dal pagamento della tassa per il suolo pubblico per l’anno in corso e per tre anni a partire dal 1 gennaio 2021 oltre che erogare un contributo (o eventuale forma di compensazione) per la realizzazione, opportunamente stabilito nella misura del 30% dell’importo speso, per un massimo di 1000 euro. Esonerare altresì dal pagamento della tassa per il suolo pubblico per l’anno in corso e per 5 anni a partire dal 1 gennaio 2021 tutte le attività di ristorazione e somministrazione in genere che abbiano già realizzato le suddette strutture; e, ancora, esonerare dal pagamento della tassa per il suolo pubblico tutte le attività di commercio ambulante che ne faranno richiesta a partire dal mese di marzo per l’anno in corso e fino al 31 dicembre 2024”.
“Favorire a partire dal primo giorno utile, finita l’emergenza Covid-19, e fino alla data del 31 dicembre 2023 – è scritto ancora nel documento – l’installazione di palchi in occasione di manifestazioni pubbliche, concerti e feste religiose, e di attrazioni varie esonerando associazioni e imprenditori di settore dal pagamento della tassa per l’occupazione del suolo pubblico, al fine di incentivare la scelta di Ragusa come location per le proprie manifestazioni/attrazioni con lo scopo di dare sostegno al settore turistico. E, ancora, al fine di favorire l’ampliamento dei posti a sedere nella attività di ristorazione, somministrazione e nelle strutture turistico/alberghiere, nel caso di attività dotate di ampio parcheggio e di spazio interno privato, agevolare la realizzazione di eventuali strutture fisse chiuse a vetro, da adibire a sala da pranzo, che dovrà essere incentivata con l’esonero (o eventuale forma di compensazione), dal pagamento pari al 100% dell’importo degli oneri dovuti fino alla dimensione di 50 mq; del 75% per i mq eccedenti i 50 mq e fino a 100 mq; del 50% per i mq eccedenti i 100 mq e fino a 300 mq”. Firrincieli precisa, a conclusione, che “questa è una misura che non può sostituirsi a misure di sostegno più imponenti che possono arrivare dal governo nazionale. Ma riteniamo che nel suo piccolo, il Consiglio comunale, fatte salve le proprie prerogative, possa e debba venire incontro alle attività produttive più colpite”.