Vantano un credito di 4 mesi (da dicembre a marzo) di stipendi arretrati, i dipendenti della Servizi per Modica. Alcuni sono impegnati in servizi ritenuti essenziali per la collettività (le manovre dell’impianto idrico, la distribuzione dell’acqua potabile, il funzionamento del depuratore, i lavori di manutenzione, ecc.), mentre altri sono utilizzati in attività utili per il Comune, in questa fase di sospensione dei loro servizi.
“Nonostante il senso di responsabilità e gli innegabili rischi cui vanno incontro ogni giorno per recarsi al lavoro – denuncia Pippo Gurrieri, coordinatore provinciale CUB Trasporti – sono trattati come l’ultima ruota del carro: sempre costretti a elemosinare un acconto o uno degli stipendi dovuti, sempre ultimi della fila quando il Comune elargisce ad altre categorie le spettanze”.
Il sindacato ha indirizzato al Sindaco, all’Amministratore Unico e al Prefetto una lettera di rimostranze il 15 aprile scorso.
“Negli ultimi giorni sembra che i telefoni siano staccati; l’Amministratore, addirittura, da mesi non risponde al telefono, e non ha ritenuto di dover consultare i sindacati neanche per la procedura di Cassa Integrazione legata al Covid-19.
“C’è delusione, e tanta rabbia; i lavoratori, a rischio della loro salute e di quella dei loro familiari, stanno assicurando la regolarità dei servizi cui sono adibiti, ma si sentono abbandonati, e molti sono disposti a mettere in atto gesti di protesta anche in violazione delle
attuali norme restrittive, pur di ottenere il pagamento degli arretrati”.













